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«Ospedale, medaglia di legno per l’assessore Carannante»

PROCIDA – Dopo la sentenza del TAR Campania, che ha accoglie quelle che sono state le istanze di cittadini ed associazioni procidane in merito al taglio del Pronto Soccorso Attivo dell’isola di Procida portato avanti dal Commissario Polimene all’interno del nuovo Piano Ospedaliero Reginale, apprendiamo con una certa sorpresa che l’assessore “al tutto” Antonio Carannante, dopo aver, almeno mediaticamente aperto l’isolotto di Vivara e l’ex struttura Carceraria di Terra Murata ed aver portato a termine altre mirabilie, “senza vergogna”, lui che ha sempre espresso, privatamente e pubblicamente, nel caso specifico, una certa sfiducia nel ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, non solo non riconosce i meriti dei cittadini che, viceversa, hanno riposto aspettative positive perpetrando tale strada, ma, addirittura, porta la decisione del TAR ad onore e vanto della sua azione politica e amministrativa.

In effetti, da un suo post, si legge: “Accolta la nostra richiesta di sospensione del nuovo piano ospedaliero. Come avevamo anticipato anche il tar ha rilevato la necessità di atti attuativi al piano ospedaliero (e che impugneremo) ma ha accolto comunque la nostra richiesta di immediata sospensione ovviamente con quella dell’altro ricorso presentato da privati cittadini e consiglieri di opposizione, fissando celermente (per la giustizia italiana) l’udienza definitiva al 23 novembre”.

La dichiarazione dell’Assessore Carannante, così come tante cose che vengono dette (o meglio propagandate attraverso i social) è falsa e facilmente riscontrabile in quanto basta vedere il protocollo di presentazione (2459/16 quello presentato da Luigi Muro ed altri, 2846/16 quello presentato, tempo dopo, dal Comune di Procida) per comprendere su quale atto, in via prioritaria, si è espressa la corte amministrativa.

E dire, così come scrive lo stesso assessore Carannante: “Non ci sono corse per medaglie da appendersi al petto”, non osiamo pensare, nel caso contrario, cosa sarebbe disposto a dire e fare pur di appendersela al petto. Questo sarebbe lavorare per il bene comune? Questo sarebbe la politica rispettosa dei cittadini e della minoranza consiliare? Questo sarebbe il modo di informare i cittadini in maniera trasparente?

GRUPPO CONSILIARE PER PROCIDA

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