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Passeggera del silenzio, l’arte di Fabienne Vardier

Di Guglielmo Taliercio

PROCIDA – Questa sera alle ore 19,00, presso la Cappella della Purità a Terra Murata, organizzata dall’Associazione Punto Cuore con il patrocinio del Comune, ci sarà un’incontro con Fabienne Verdier. L’associazione Punto Cuore  è nata nel 1990 ad opera di Padre Thierry de Roucy ed ha oggi 35 case Missionarie e 2 villaggi Punto Cuore in 20 Paesi differenti. In Italia ha il suo punto di riferimento in Padre Guglielmo Trillard; sull’isola di Graziella è presente dal 2013 grazie all’iniziativa del decano don Lello Ponticelli e all’incoraggiamento del cardinale Crescenzio Sepe. La serata sarà incentrata sull’opera di Fabienne Verdier, artista francese, grande conoscitrice della calligrafia cinese una forma di arte e cultura che l’UNESCO ha iscritto tra i Patrimoni orali e immateriali dell’umanità. Così scrive la Verdier in “Passeggera del silenzio”, un racconto autobiografico di un viaggio in Cina: “L’infanzia la si subisce, la giovinezza la si decide. Sapevo cosa volevo: dipingere; e prima di tutto imparare a dipingere padroneggiando una tecnica pittorica. Fu così che mi ritrovai in Cina. Ognuno crede che la propria vita sia unica, eppure…”. Nata a Parigi nel 1962, l’artista studia presso la scuola delle Belle Arti di Toulouse. Agli inizi degli anni ’80 parte con una borsa di studio per la Cina per comprendere l’antica arte della calligrafia.  Vivrà nella regione del Sichuan affrontando condizioni di vita durissime, sopportando la solitudine ed, anche, l’ostilità dei maestri che guardano con diffidenza questa giovane francese che vuole imparare un’arte che nella Cina maoista era stata messa al bando. La sua permanenza in Cina dura dieci anni e viene raccontata in “Passeggera del silenzio” (edito da Ponte delle Grazie nel 2004).

Oggi vive e lavora in Francia e dipinge su grandi telai a pavimento con nuovi strumenti che essa stessa ha fatto e che permettono un nuovo approccio di linee e di forme.

L’artista francese espone regolarmente il suo lavoro in musei di tutta Europa quali, ad esempio, Centre Pompidou, al Museo Cernuschi di Parigi o il Looser Fondazione H. a Zurigo). Nel 2013 ha allestito un’importante mostra presso il Museo Groeninge di Bruges. Sempre in “Passeggera del silenzio” la Verdier scrive “Penso alla vita di un uomo messa a confronto con la terrificante bellezza di un bonsai o di un vecchio pino fra gli scogli in riva al mare, che col tempo ha preso la piega del tempo. Lo si giudica bello nell’autunno della sua vita, ma quali sacrifici ha dovuto compiere per giungere fin lì?”.

“Invitiamo tutti a partecipare a questa serata – dicono gli organizzatori – che coniuga arte e solidarietà e che ci consente di incontrare un artista proveniente da un paese, da una città che, in questi giorni, sta vivendo un momento estremamente difficile”.

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