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Piazza degli Eroi e il braccio di ferro tra Enzo e Gianluca

ISCHIA – Forse nemmeno lui ci avrebbe scommesso un soldo bucato. Lui è Carmine Bernardo, consigliere comunale di minoranza di Ischia, autore dell’interrogazione indirizzata al sindaco d’Ischia Giosi Ferrandino (e per conoscenza a Prefetto di Napoli e segretario comunale) e relativa alla sentenza del Tar Campania che ha condannato l’ente pubblico di via Iasolino a risarcire una somma pari a 50.000 euro alla ditta Egeco Scarl per i mancati lavori di ristrutturazione di Piazza degli Eroi. Ne è scaturito una bufera politica, esasperata certamente anche dal fatto che ormai ci si approssima alle elezioni amministrative del 2017 e dunque i vari contendenti sgomitano per trovare un posto al sole e – appena possibile – per rifilare qualche stoccata all’avversario di turno.

E ieri, non a caso, la polemica infuocata lo è stata per davvero. Perché dopo che il vicesindaco Enzo Ferrandino si era preso la briga di rispondere per le rime a Carmine Bernardo, la giornata è stata di quelle decisamente interessanti. A dare il buongiorno a tutti, ed in particolare al vicesindaco (peraltro mai espressamente citato) è stato il presidente del consiglio comunale, Gianluca Trani. Il quale fa una sintesi di quanto accaduto e riassume il tutto con queste parole, frutto di un post: “ll caso Piazza degli Eroi è la ciliegina sulla torta. Non sono stati in grado – scrive – di portare a termine la procedura e usare il finanziamento regionale ma come evidenziato dal consigliere Carmine Bernardo sono stati condannati a risarcire con 50.000,00 la ditta aggiudicatrice. Non contenti, vogliono fare appello al Consiglio di Stato che più volte si è espresso concordemente al TAR arrecando in questo modo ulteriori danni alla CITTADINANZA (tra parcelle di avvocati e risarcimenti di spese di giudizio). PORTIAMO PAZIENZA, PER FORTUNA MANCA POCO… #VamosISCHIA“. Il “manca poco”, ma lo avranno capito tutti, fa indubbiamente riferimento all’anno che verrà ed alle urne che lo accompagneranno mentre l’hashtag rappresenta un cavallo di battaglia ormai quasi brandizzato.

A rompere la monotonia del pomeriggio, invece, ci ha pensato il vicesindaco Enzo Ferrandino il quale ha deciso che lo schiaffo andava restituito al mittente, e possibilmente pure con gli interessi. E così il commercialista ha scelto la stessa arma, quella social, per rispondere, ed anche nel caso di specie lo ha fatto senza fronzoli di alcuna natura: “Immagino che il presidente del consiglio comunale preferisca leggere le interrogazioni dei colleghi di minoranza rispetto alle sentenze dei Tribunali. Certo, per essere l’unico dei consiglieri comunali che percepisce lo stipendio dal Comune d’Ischia, mi sarei aspettato di più, ma ci dobbiamo accontentare! La sentenza resa dal TAR Campania Napoli ha, di fatto, disatteso tutti i motivi proposti dalla ditta a base del suo ricorso. Ha considerato legittimo l’agire della stazione appaltante ovvero l’operato degli uffici del comune (che da anni sono vittime delle aggressioni giudiziarie ingiustificate da parte del consigliere Bernardo) e ha riconosciuto solo, e sottolineo solo, e, comunque, in maniera impropria, il lucro cessante alla ditta. La palese incoerenza delle anzidette parti della sentenza costituirà un motivo più che fondato per ricorrere in Consiglio di Stato. Rimango perplesso. Soprattutto da Trani, mi aspetto che giungano proposte concrete o interventi compiuti e originali, purtroppo noto che stiamo ancora al tempo dei selfie, dei post demagogici e degli hashtag!”. Il finale, senza offesa per il resto, è la parte più scoppiettante. Per la cronaca, visto che si parlava di una “diatriba dialettica” in chiave Facebook, la partita dei like se l’è di gran lunga aggiudicata il presidente del civico consesso (almeno questo è lo stato dell’arte mentre scriviamo), ma lo riferiamo per motivi puramente statistici dal momento che siamo i primi ad essere convinti che non necessariamente al gradimento virtuale debba poi corrispondere quello reale ed elettorale. Ma la forbice tra i due era talmente ampia e netta che il dettaglio certo non poteva essere ignorato.

Per la cronaca il dibattito ha impazzato e i commenti si sono sprecati. Non ha resistito alla tentazione, tanto per dirne una, il consigliere di minoranza di Ischia Nuova Ciro Ferrandino che sempre in chiave social ha detto che “La vicenda complessiva di Piazza degli Eroi (dalla progettazione alla gara) certifica ulteriormente l’incapacità amministrativa e politica di questa confusa amministrazione”: tranquilli, c’era anche l’hashtag conclusivo (in fondo il buon Ciro ne è stato il precursore) con il quale si invita il cerchio magico ad andare a casa e pure in fretta.

 

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