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LE STORIE DI SANDRA Per Angelina e Giuseppe “mignolino” Manzi

Come avrei potuto non dedicare un mio scritto a Peppe? Non avrei potuto. Lui è figlio di Concetta e Salvatore Manzi, ed è quello che si diceva allora il cocco di mamma e delle sorelle essendo l’unico figlio maschio. Da bambino era delicato, minuto e la dolce Concetta non si dava pace, così come le sorelle che preferivano dare la fettina di carne a lui e mangiare loro le uova. In casa diventò per tutti il Principe e ancora oggi le nipoti Maria Teresa e Fabiana non lo chiamano zio Peppe ma Principe, come tanti a Via Roma. Lui è nato lì in quella casa abbascia a marin il 7 Dicembre 1941 in una famiglia di pescatori dove regnava l’amore, la semplicità, l’orgoglio, e dove io andavo spesso accolta con amore, trovando la mamma sempre in casa come tutte le donne di allora. Peppe era magrolino e per tutti noi della spiaggia, divenne Peppino mignolino. Crescendo non volle seguire suo padre Salvatore a pesca, ma andò a cucire dal noto sarto Alfonso Vuoso e lì si appassionò a quel mestiere e conobbe quella che avrebbe poi sposato, Maria Angela Piro di Piedimonte. Una bella ragazza dai lineamenti delicati e dal sorriso dolce anche lei con la passione del cucito. Angelina come la chiamiamo noi veniva da una famiglia contadina con gli stessi bei valori di amore, di lavoro, di onestà, della maggioranza delle famiglie di quei tempi. Già da piccola, aiutava a vendere la frutta e la verdura prodotta dal padre venendo a piedi da Piedimonte a Ischia.

Angelina e Peppe si fidanzarono subito e insieme si trasferirono a cucire da Filippo Ferrandino a Via Roma dove ci sono rimasti per anni. Dal loro matrimonio sono nati Salvatore (il nostro amministratore) e Concetta chiamata da tutti Titti. Mignolino era bravo a giocare a calcio e insieme ad altri della spiaggia, Aniello Lauro (che poi diventò suo cognato perché sposò la sorella si Angelina, Immacolata), Cenzino Di Meglio, Guglielmo Buonocore (futuro marito di sua sorella Rosetta), Michele Barile (futuro marito di sua sorella Lina), Commitante detto Parola, e tanti altri faceva parte della squadra Isolaverde. Giocavano tutti per passione perché allora nessuno veniva pagato. Si alzava alle cinque come tutti gli altri per andare a fare allenamento perché la squadra dell’Ischia aveva il campo di pomeriggio. Era un buon giocatore e fu anche notato da squadre di terraferma ma lui aveva già scelto di essere sarto, marito, padre e amico. E da quando è in pensione non ha smesso di andare là sulla nostra spiaggia dove la mattina si ritrova con gli amici avanti alla baracca di Pasquale Lauro e fa la partitella e ogni venerdì partecipa alle serate intorno a un lungo tavolo con tutti gli amici a mangiare ottimi piatti preparati usando la griglia e discutendo di varie cose. Peppe mignolino è per tutti un uomo in gamba, simpatico e che ha sempre lavorato per giungere a dare una bella qualità di vita alla moglie e ai due amati figli, bravi e onesti come i genitori e possiamo affermare che ci è riuscito e che quel piccolo minutello coccolato ha trasformato in tenerezza tutto l’amore ricevuto.

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