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Truffe telefoniche ad Ischia, la polizia lancia l’allarme

La Polizia di Stato nella persona del Dott. Alberto MANNELLI Dirigente del Commissariato di Polizia di Ischia intende mettere in guardia l’intera cittadinanza isolana con particolare riguardo alle persone anziane e che si trovano spesso da sole in casa, di una truffa che sta mietendo numerose vittime sul territorio isolano, con alcuni casi che purtroppo non vengono nemmeno denunciati.

Il modus operandi dei truffatori segue delle linee guida ben precise. Trovano sull’elenco telefonico il numero della potenziale vittima, principalmente persone anziane, e conducono con essa una conversazione telefonica in cui con frasi del tipo “indovina un po’ chi parla!” inducono la vittima a pronunciare il nome di un parente o conoscente. In seguito, dopo aver carpito le informazioni di cui hanno bisogno e dopo aver fatto trascorrere qualche giorno, i truffatori chiamano la vittima e si fingono di essere questa persona. Raccontano a tal proposito le motivazioni più svariate quali quella che sta arrivando un corriere per consegnare un pacco urgente e deve consegnargli una cifra che generalmente parte dalle 500 Euro per arrivare anche a svariate migliaia di Euro e se la vittima non disponesse della somma richiesta chiedono anche il pagamento con oggetti preziosi sotto la promessa che le verranno restituiti non appena il falso parente giungerà a casa.

In questi casi la fantasia dei truffatori non ha davvero limiti ma la cosa importante che raccomanda il Vice Questore Aggiunto Dott. Alberto MANNELLI è di attenersi ai seguenti consigli:

  1. Siate sempre diffidenti quando non riconoscete subito un presunto parente al telefono. Fategli delle domande alle quali solo i veri familiari sono in grado di rispondere correttamente,
  2. Non citate mai il nome dei vostri parenti al telefono. Specificate che in casi d’emergenza dovete dapprima consultarvi con qualcun altro e interrompete subito la conversazione telefonica. Poi contattate un parente che conoscete bene e di cui vi fidate e con lui/lei verificate le informazioni,
  3. Non date a nessuno informazioni sui vostri averi, né su quelli che tenete in casa né su quelli che avete in banca
  4. Se una chiamata vi sembra sospetta informate subito la polizia sull’utenza 113.
  5. Non consegnate mai denaro o oggetti di valore a sconosciuti!
  6. Informate altri parenti e conoscenti dell’esistenza di questo trucco.

Un’ultima raccomandazione da parte della Polizia di Stato è quella di stare sempre in guardia in quanto le varianti di questo tipo di truffa sono innumerevoli come quella della chiamata del finto poliziotto o carabiniere in cui comunicano alla vittima che il proprio figlio o nipote è stato coinvolto in un incidente stradale grave e che per il rilascio dello stesso è necessario il versamento di una cauzione da consegnare nelle mani di un sedicente avvocato che puntualmente si presenta pochi minuti dopo a casa della vittima ben vestito e con modi gentili facendosi consegnare il denaro e qualsiasi cosa di prezioso.

 

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