Quest’anno la festa di san Ciro a Ischia nel segno di don Luigi Trofa
di Antonio Lubrano
Foto Giovan Giuseppe Lubrano
Stravolti i programmi dei festeggiamenti in onore di San Ciro Martire con cambi ed eventi nuovi sia al Ciglio che a Ischia. Infatti mentre al Ciglio, su a Serrara, per la festività del proprio Santo Patrono San Ciro la solenne processione per le vie rupestri del paese è uscita ieri domenica 29 gennaio e non domani 31 gennaio, giorno della solennità del santo, anche qui a Ischia, a via delle terme, sono avvenute sostanziali modifiche al programma dei festeggiamenti. Per la gioia dei fedeli la festa è stata allungata protraendola fino a domenica prossima 5 febbraio, giorno in cui sarà effettuata la processione solenne per le vie del centro di Porto d’Ischia. Domani giorno festivo dedicato a San Ciro taumaturo,Martie e medico avranno luogo due importanti eventi: il pontificale del Vescovo Mons. Pietro Lagnese nella chiesa parrocchiale dedicata al Santo patrone e protettore e la scoperta, l’inaugurazione e la benedizione ad opera dello stesso Vescovo Lagnese e delle autorità comunali presenti alla cerimonia, di una targa con cui si attesta l’intestazione di via II Traversa Morgioni al compianto, indimenticabile ed amato mai abbastanza Don Luigi Trofa, storico primo parroco della parrocchia di San Ciro con nomina decretatagli nel lontano 28 febbraio 1963 mantenuta fino al 28 ottobre 2013, giorno della sua volata al cielo. Anche quest’ anno si confida nella presenza numerosa dei medici locali che il comitato sistematicamente ogni anno invita senza ottenere la risposta sperata. Infatti aI pontificali del Vescovo in chiesa nei banchi i medici presenti non vanno oltre le 4 unità. Si spera che domani saranno in molti a partecipare al pontificale del Vescovo Lagnese e rendere omaggio a San Ciro Martire e medico che tra l’altro è anche un loro…collega. Va registrato altresi che anche quest’anno il quartiere di San Ciro per la festa si presenta privo delle luminarie stradale evidentemente per mancanza di fondi. I fedeli , al riguardo, non hanno gradito. Nonostante ciò, la solennità religiosa, dentro e fuori della chiesa dove si venera San Ciro Medico, Eremita e Martire, la si è avvertita con grande intensità di fede, come da sempre dimostra la folta comunità parrocchiale della estesa zona che porta il nome del Santo Patrono San Ciro per essere meglio identificata. Quindi, “quelli di San Ciro” a Porto d’Ischia, domani martedì 31 gennaio, giorno di continua misericordia giubilare e di festa dedicato a loro Santo Patrono, fino a domenica prossima 5 febbraio, giorno della solenne processione,onoreranno San Ciro alla grande, sin dalle prime ore del mattino, al primo suono delle campane a festa, in una chiesa illuminata ed accalorata dalla presenza di quei fedeli mattutini che non si perderanno, come è da tradizione, la prima messa del parroco che fu di don Luigi Trofa ieri e di don Emilio Basile oggi, quale primo saluto della giornata festiva al Signore ed al Santo Patrono festeggiato. Incomincerà proprio così, domani , il giorno di San Ciro con messe alle 8,00 ed alle 9,30 fino alle 13,00 in un’atmosfera di serenità e gioia spirituali. Passato e presente si fonderanno in un unico atto di fede nel ricordo ancora vivo di chi non c’è più a godere degli effetti di una festività dedicata a San Ciro, a cui si dava l’anima e ci si raccomandava per i mali fisici patiti e per vivere in una società più giusta e devota. Il primo pensiero, nel giorno di San Ciro ed in quelli di preparazione alla festa del settenario in omaggio al Santo, non poteva non andare all’indimenticabile parroco buono Don Luigi Trofa, sacerdote di grandì risorse umane e spirituali tutte messe al servizio di una comunità, al punto di vederla sviluppare e crescere col suo determinate contributo di sapienza, saggezza ed incondizionata disponibilità. La festa di San Ciro di quest’anno tutta chiesa e funzioni religiose in omaggio al Santo Patrono, sarà vissuta dai fedeli anche con la mente al loro parroco amico scomparso, del quale continua a sentirsi la mancanza, nonostante l’ottimo lavoro di guida spirituale del successore, l’attuale parroco don Emilio Basile. San Ciro, come ogni anno, anche quest’anno,già dai giorni precedenti la ricorrenza solenne di domani, sta ricevendo dai suoi numerosi fedeli convenuti da tutto le località del Comune d’Ischia gli onori di sempre, attraverso le preghiere, i canti, le cerimonie di espressa devozione e le offerte in segno di d’amore e di fede che si nutrono per questo Santo che alberga saldamente nei cuori di tutti “quelli – cosiddetti – di San Ciro” che sono tantissimi. Costoro affollano una parrocchia decisamente attiva in tutte le sue iniziative religiose, spirituali, benefiche e ricreative raggiungendo, la parrocchia, il suo apice nei festeggiamenti per il Santo Patrono e negli ormai consolidati Giochi di Quartiere a cui partecipa con entusiasmo l’intera comunità parrocchiale. L’atto di giubilo, la devozione verso il Santo, il desiderio di vivere il giorno della festa intorno all’immagina tradizionale di San Ciro nel suo aspetto statuario, il suono delle campane a festa del campanile della chiesa, le note da palpito della banda musicale Città di Ischia sul sagrato, il vociare allegro e composto dei fedeli col vestito della festa sin dal mattino, gli spari di fuochi d’artificio che ti danno la percezione forte che è la festa del Santo Patrono, sono esempi di gioia partecipativa manifesta , sussulti d’animo devoto per l’evento che ci si appresta a vivere, che, insieme si accomunano nel momento dell’attesa processione che si effetuerà il primo pomeriggio della domenica prossima 5 febbraio. Una processione solenne con la storica e bella statua di San Ciro ricoperta di oggetti d’oro donati dai devoti ischitani portata a spalle per le vie principali del paese. Oggetti d’oro testè menzionati che brilleranno ad ogni movimento della statua e che costituiscono il cosiddetto “tesoro di San Ciro” scrupolosamente custodito nelle segrete della chiesa omonima, tirati fuori solo nel giorno della ricorrenza del Santo Martire.
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