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In ricordo di Vincenzo Telese a 47 anni dalla sua scomparsa

Riceviamo e pubblichiamo con estremo piacere la testimonianza della maestra Franca Barile, vedova Paliotta, sulla figura del sindaco Vincenzo Telese. Oggi, 47 anni fa, abbandonò la vita terrena lasciando un bellissimo ricordo in quanti ebbero l’onore di conoscerlo. Fu un sindaco dalle larghe vedute, intuitivo, serio e, soprattutto, innamorato della sua isola.

Il 22 Maggio del 1970 il commendatore Vincenzo Telese, sindaco d’Ischia, rese la sua bell’anima a Dio. Sono trascorsi 47 anni dalla sua scomparsa e, nonostante tutto questo tempo, la sua persona vive e suscita ricordi indelebili nel cuore di quanti l’hanno conosciuto ed amato. La sera prima aveva partecipato all’apertura della campagna elettorale con un comizio tenuto ad Ischia Ponte e successivamente al Porto. Anche io ero candidata con lui e fu un successo strepitoso. Fu il primo sindaco del dopoguerra eletto con un plebiscito di voti. La prima elezione amministrativa si tenne il 3 Novembre 1946 e Telese fu eletto sindaco il 18 Novembre. E’ bene ricordare quelle elezioni perché, per la prima volta, furono ammesse a votare le donne. Il sindaco Telese era un personaggio stimato, di grande carisma, ascoltato e riverito dai suoi concittadini. Riuscì ad inserirsi ed essere apprezzato anche nei salotti politici romani, tanto che la sua personalità riportò un grande risalto durante la ricorrenza dell’Anno Santo nel 1950, evento alla cui organizzazione collaborò attivamente. Le stesse alte cariche del Vaticano si congratularono con lui per essere stato uno degli artefici dell’organizzazione di quell’evento. Nessuno, se non Vincenzo Telese, sarebbe riuscito a trasformare l’isola di pescatori e di contadini in un’isola a vocazione turistica. Era di grande intuizione, basta dire che nel 1930, quando contava appena 23 anni, aprì l’ ”Ufficio del Forestiero” al quale dedicò tutte le sue energie. Ricordo con commozione il bravissimo Giannino Messina che lavorava nel predetto ufficio e che fu un solerte assessore nella giunta Telese ed in seguito. A lui vadano le mie preghiere! Tra le tante opere fatte eseguire dal sindaco Telese è bene ricordare il beneficio dell’acqua corrente e dell’energia elettrica nelle nostre case ed altrove col suo continuo impegno nella realizzazione del cavo sottomarino onde la soluzione di questi importanti problemi. Io, allora, ero impiegata al comune e le sue lettere riservate le faceva scrivere a me (nella foto la maestra Franca Barile con il sindaco Telese mentre detta una delle sue missive).  Il sindaco Telese era una persona caritatevole e spesso elargiva, di tasca propria, soldi ai bisognosi. Era un autodidatta e parlava, correttamente, il francese e l’inglese. Era gentilissimo con tutti ed, in special modo, con le donne. Amava molto la sua isola! Ricordo un’espressione del sindaco Telese che ripeteva spesso:” L’isola d’Ischia è benedetta da Dio per averla riempita di bellezze ma non è troppo amata dagli uomini”. Raccomandava a tutti di avere fiducia in Dio e nell’avvenire della nostra cara Ischia, di non odiare , di amare e di sorridere sempre. Egli è sempre nelle mie preghiere e penso che lo sia anche in molti che lo hanno amato e stimato affinchè, dall’alto, vegli sulla nostra bella Ischia che lui tanto amava. Affettuosi saluti a tutti, in special modo a tutti i miei ex alunni.

Con Affetto,

la Maestra Franca Barile vedova Paliotta

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(in copertina: Alcide De Gasperi e Vincenzo Telese a Ischia nel 1946 – foto L’Isclano)

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