CRONACA

«Voglio bene ai miei familiari ed ai miei concittadini, per questo resto a Milano»

Attraverso il racconto di D.G., un giovane imprenditore ischitano che vive in Lombardia, a ‘Il Golfo’ capiamo come si vive nel pieno della zona rossa e come viene vista, dal Nord, la nostra isola

«Sono ischitano e vivo a Milano e ho scelto di non venire a casa». A dirlo un isolano emigrato nel capoluogo lombardo dove da anni ha un’attività imprenditoriale. «Avevo i biglietti prenotati per lo scorso weekend, ma ho scelto di non andare dai miei. Ho anteposto la mia salute, quella delle persone a cui voglio bene e dei miei concittadini alla voglia di vederli». Così D. G. (ci ha chiesto di non rivelare il suo nome e rispettiamo la sua volontà) ci ha spiegato. «Ho un altro volo prenotato per fine marzo. Se l’emergenza Coronavirus sarà passata, verrò. Altrimenti, come ho fatto ora, rinuncio». Il racconto del giovane ischitano è di chi vive in Lombardia, la regione italiana più colpita dal Coronavirus con circa 4500 casi di Covid 19 di cui oltre 500 nella sola provincia di Milano.

«Non è semplice», ci spiega. «Stiamo vivendo in un clima onirico: c’è folla nei supermercati ma non c’è nessuno per strada. Per il resto, stiamo convivendo con questa emergenza ovviamente con tutte le precauzioni del caso». D.G. vive le difficoltà anche di un imprenditore. «Questa settimana è partita male. Ho un’impresa e con i miei soci stiamo prendendo tutte le misure per le persone che lavorano con noi. Faremo un orario ridotto, lasciamo a casa chi può lavorare online. Il problema è che, al momento, non c’è alcuna agevolazione per le imprese. E per un imprenditore, ovviamente, questo non è semplice perché gli stipendi comunque a fine mese dobbiamo pagarli». Non usa mezzi termini nei confronti di chi ha lasciato velocemente il nord per trovare rifugio presso la famiglia d’origine: «Chi è scappato a casa due giorni fa è folle», ha detto il giovane imprenditore ischiano. E continuando: «Non mi sarei mai sognato di tornare sull’isola. Mai. Mettere a repentaglio la salute dei miei cari non è certo ciò che voglio e ciò che farei». E ci spiega: «Dovevo venire a Ischia venerdì per il weekend. Era un fine settimana programmato. Avevo acquistato i biglietti per il volo a gennaio, ma ho scelto di non scendere. Anche a fine marzo ho un altro viaggio programmato ed anche questo, quasi sicuramente, sarà annullato. Ma non c’è problema. In questo momento al primo posto c’è la mia salute, quella dei miei cari e dei miei concittadini».

Chiediamo al giovane imprenditore le impressioni di chi, come lui, conosce l’isola pur vivendo da lontano rispetto all’emergenza Coronavirus. «Nel corso delle ultime settimane – ci spiega – tante persone, sapendo le mie origini ischitane, mi hanno chiesto informazioni sullo stato dell’isola. Non è passato inosservato, infatti, la reazione della signora al porto. A tanti, specie dieci giorni fa, quella reazione è sembrata esagerata. Da ischitano, invece, ho capito la preoccupazione di questa donna, ma, purtroppo, l’isola non ne ha fatto una bella figura. I media, poi, hanno ‘sfruttato’ la situazione».  «Chi conosce la realtà dell’isola, – spiega meglio – chi sa la nostra situazione sanitaria ed il fatto che in meno di 40 chilometri quadrati ci sono 60mila abitanti, sa che la preoccupazione di quella donna fosse reale. Purtroppo i modi di esternare la preoccupazione, non sono stati efficaci. Se non per fare il giro del web». L’isola di Ischia vive di turismo ed oggi tutti sono preoccupati. L’inizio della stagione estiva è previsto per Pasqua. Al momento, però, non è semplice fare previsioni. «Al momento il turismo è fermo in tutto il Paese. Ma sono sicuro che la nostra Ischia si riprenderà. Noi isolani conosciamo i difetti della nostra isola e troppo spesso, purtroppo, ci ricordiamo solo di questi. Chi viene da fuori, invece, riesce a cogliere solo gli aspetti positivi e la bellezza dei posti. Ecco sono sicuro che il nostro mare, il nostro cibo, le nostre acque terminali e la bellezza dell’intera isola riusciranno presto a far dimenticare questa parentesi. Appena l’emergenza sarà alle spalle, e ne sono convinto, la nostra isola si riprenderà facendo diventare questa emergenza solo un triste ricordo». 

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