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SOS Pilastri, l’appello finisce fuori dall’isola

di Sara Mattera

BARANO. Potrebbe diventare un caso quasi nazionale, la salvaguardia dei Pilastri. Qualche giorno fa, come ricorderete, vi avevamo parlato dell’appello lanciato da diversi cittadini isolani agli organi competenti per salvare lo storico acquedotto, situato al confine tra il Comune di Ischia e di Barano, dallo stato di degrado e pericolosità sempre più insistente. Un allarme a tal proposito, infatti, era stato lanciato anche dall’attivista isolano del Movimento 5 Stelle, Giovanni Tufano, il quale, nei giorni scorsi, si era appellato alle amministrazioni del Comune di Barano e di Ischia affinchè queste procedessero alle opportune verifiche sullo stato di sicurezza del complesso. L’acquedotto, infatti, da diverso tempo, è interessato dalla caduta di calcinacci e mattoni venuti giù da una delle arcate e che potrebbero mettere a serio rischio l’incolumità di quanti quotidianamente circolano nella zona.  Ebbene, in queste ore, lo stato preoccupante in cui versa l’acquedotto isolano, risalente al XVI secolo, è giunto anche all’orecchie del Senatore Sergio Puglia del Movimento 5 Stelle che, pare, abbia deciso di abbracciare la causa isolana per la salvaguardia dei Pilastri. Nei giorni scorsi, infatti, Caterina Iacono, cittadina isolana e attivista del Meet UP 5 Stelle di Beppe Grillo dell’Isola di Ischia, è stata contattata da Silvana Giannuzzi, segretaria del Senatore Puglia, la quale le avrebbe comunicato la volontà da parte del Movimento 5 Stelle di battersi per la messa in sicurezza dell’acquedotto. “Sono stata raggiunta telefonicamente- ha detto Caterina Iacono- dalla segretaria dell’amico e senatore Sergio Puglia e, precisamente, dalla gentile signora Silvana Giannuzzi. Attenti alle nostre attività sul territorio e sulla segnalazione dell’amico e collega, Giovanni Tufano, sono disposti a farsi sostenitori di una petizione e raccolta firme e di farci prevenire i moduli nel merito e poi stampare i volantini a spese del Movimento 5 Stelle. Il tutto, per mettere in sicurezza un’opera di alto interesse storico e archittettonico”. Insomma, il caso del nostro acquedotto sbarca fuori dall’isola, attirando l’attenzione, così, anche di chi riveste cariche pubbliche importanti. Questa notizia è stata accolta con grande soddisfazione dagli attivisti isolani del Movimento 5 Stelle, anche se, non sono mancate, a tal proposito, diverse perplessità. Qualcuno ha, difatti, asserito che l’interesse del senatore Puglia per il nostro vecchio acquedotto sia stato motivato solo da una “ricerca di visibilità”. Data la carica importante rivestita da Puglia, infatti, il senatore potrebbe fare molto di più per questa causa, anzicchè, finanziare semplicemente i materiali per un’eventuale raccolta firme. Perplessità apparte, comunque, è anche vero che l’interesse da parte del senatore potrebbe far ridestare dallo stato di disinteresse verso le sorti, non solo dell’antico acquedotto, ma anche della stessa incolumità dei cittadini di Ischia, gli organi regionali competenti. Difatti, le denunce sullo stato di pericolosità dei Pilastri, sono arrivate, nei mesi scorsi, non soltanto sui tavoli degli Uffici Comunali, ma anche dei comandi municipali di polizia e carabinieri, senza però ottenere alcun risultato. Nel Novembre scorso, infatti, un residente di Via Acquedotto, Raffaele Di Iorio, ha presentato un esposto al Comando dei Carabinieri del Comune di Barano, sottolineando come lo stato di pericolosità dell’acquedotto fosse legato anche al continuo via via di grossi camion e mezzi pesanti nella zona. “Nel Comune di Barano di Ischia- aveva denunciato Di Iorio- uno dei pilastri dell’acquedotto romano, lato Barano, è imbragato con “tubi innocenti” e supporti di legno. Lo stesso, per l’appunto, versa in uno stato di pericolo poiché, attinente al pilastro in questione, vi è un attività commerciale di Frutta e Verdura che, con grossi camion e mezzi pesanti, provoca vibrazioni che aggravano la struttura portante dell’acquedotto. Faccio presente che quest’attività negli anni passati già è stata denunciata dal sottoscritto e che tutt’ora le problematiche sono in essere”. Anni di denunce cittadine, quindi, che sono cadute nel dimenticaio. L’attenzione data dal senatore Puglia al caso Pilastri, potrebbe,quindi, giovare alla causa isolana, facendo, forse, attivare, finalmente, gli organi regionali di competenza. Ad ogni modo, la situazione dell’antico acquetto, sembra che sia stata segnalata, il mese scorso, anche da parte del Comune di Ischia alla Sovraintendenza di Napoli. Speriamo, quindi, che tutto ciò possa servire a far smuovere le acque in difesa di un patrimonio storico come quello dei Pilastri.

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