Ischia, consiglio light: “benedetta” la nuova tassa di soggiorno
Quello svoltosi ieri ad Ischia è stato un consiglio comunale decisamente in tono minore e non poteva essere altrimenti. Alla vigilia, come rivelato in anteprima dal nostro giornale, l’appuntamento era stato svuotato dal punto all’ordine del giorno più “consistente”, quello relativo alle nomine nella Commissione Paesaggio che tanto scompiglio stanno seminando all’interno della maggioranza guidata da Enzo Ferrandino. E allora basti pensare che il momento più “elettrizzante” (ed è davvero tutto dire) è stato nel quale Carmen Criscuolo, Pasquale Balestrieri e Massimo Trofa si sono seduti uno accanto all’altro prima che l’avvocato leggesse il documento programmatico, di cui vi raccontiamo in altra parte del giornale.
Le danze si sono aperte con la discussione sulla nuova imposta di soggiorno, che sarà valida a differenza del passato per l’intero anno solare e qui a prendere la parola e a difendere la scelta dell’amministrazione (anzi, delle amministrazioni, visto che al progetto hanno aderito cinque Comuni dell’isola su sei) è stato proprio il primo cittadino. Enzo ha elencato le bellezze di Ischia, la sua storia millenaria, ma anche il lento declino che purtroppo ha caratterizzato il territorio e la sua economia: “Abbiamo bisogno di armi per rilanciare la nostra immagine, abbiamo patito un vuoto di comunicazione all’esterno e quel che è peggio siamo carenti in termini di promozione turistica. Non è tutto, ormai all’esterno diamo l’idea di essere diventati un luogo per le vacanze a basso costo: ormai se ne vedono di tutti i colori, il low cost ha portato anche a una pubblicità dove si scrive che conviene più venire a Ischia che rimanere a casa propria. Insomma, occorre un progetto di marketing territoriale”. Il sindaco ha poi aggiunto che “il comparto imprenditoriale ischitano allo stato dell’arte non ha la forza di intraprendere una valida e massiccia iniziativa di caratterizzazione del prodotto Ischia e quindi è ora che gli enti locali si facciano parte attiva andando in soccorso dell’economia del paese. Come farlo? Semplice, investendo in comunicazione all’esterno ed a riguardo è significativo che all’iniziativa abbiano aderito cinque Comuni su sei”. Ferrandino ha poi rimarcato le modalità della nuova tariffazione: “In alta stagione da maggio a ottobre abbiamo usato in criterio, per la parte restante dell’anno si è utilizzata una misura decisamente più light”. Poi ha concluso: “Destineremo il dieci per cento dell’imposta in modo da creare un fondo che dovrà essere rimpinguato in termini di partecipazione anche dalla Regione Campania. Occorre risalire la china dopo che, a seguito del sisma del 21 agosto, siamo stati oggetto di una campagna denigratoria da parte dei media nazionali”.
A quel punto ha preso la parola, e come lei stessa ha fatto notare per la prima volta da quando siede in consiglio, Ida De Maio. Che ha voluto lanciare un monito che non sembrava proprio quello di un soggetto politico che siede tra i banchi della maggioranza: “Personalmente non ero d’accordo con l’introduzione della tassa di soggiorno, vista la condizione dell’economia nazionale così come locale. Faccio parte della maggioranza, ho sposato un progetto e lo condivido. L’importante, però, è che questi sacrifici portino dei risultati. Dobbiamo amministrare il paese e farlo con trasparenza e serietà, quindi che gli introiti e le spese siano costantemente vagliati, se è il caso anche da una commissione”. Poi ecco anche la difesa d’ufficio di alcune aziende alberghiere portate da Enzo Ferrandino a esempio negativo: “Non criminalizziamo quelle che praticano il low cost – ha detto la De Maio – hanno comunque la loro importanza perché garantiscono occupazione a chi diversamente non potrebbe lavorare tutto l’anno. Io mi adeguo, magari la tassa di soggiorno va effettivamente votata perché è uno strumento per il rilancio dell’isola ma, ripeto, tutto andrà sempre debitamente monitorato”.
Dal canto suo la minoranza, orfana di Domenico De Siano, ha affidato il pensiero collegiale a Gianluca Trani: “Noi voteremo in maniera negativa perché riteniamo che oggi aumentare ulteriormente la pressione alle imprese sia un’iniziativa sbagliata: è vero, l’imposta la paga il turista, ma la nostra preoccupazione è che nel periodo invernale possa costituire un disincentivo a scegliere Ischia come meta di una vacanza. Non dimentichiamo che la nostra isola nel periodo invernale non esercita l’appeal e non ha certo le armi dell’estate. Ovviamente, però, spero ardentemente di essere smentito”. E così, dopo che Giustina Mattera ha chiesto lumi su come siano stati negli ultimi anni i proventi della tassa di soggiorno, ricevendo una lunga ed articolata risposta da Enzo Ferrandino, e che Di Vaia ha parlato di “momento storico”, ecco che si è passati alla votazione con il più classico e scontato dei risultati. Poi l’approvazione all’unanimità delle contravvenzione da far incassare ad Agenzia delle Entrate Riscossione e il “rompete le righe”, preceduto dagli auguri di buon Natale e dalla convocazione di una nuova seduta che – salvo complicazioni – dovrebbe svolgersi il 19 gennaio alle 18.30.
Gaetano Ferrandino