CRONACAPRIMO PIANO

Quattro nuovi positivi al coronavirus, brutte notizie anche ai test rapidi

Il Covid-19 non si ferma nemmeno in un ponte festivo dal sapore surreale, contagiate due persone a Lacco Ameno e due a Ischia. Gli esami al Piazzale dell’Ancora registrano quattro positività che presto potrebbero diventare sei, tra questi un dipendente dell’Amca

E’ Pasqua, una di quelle giornate in cui per tradizione ormai trentennale il nostro giornale vuole raccontare soltanto belle notizie. Ma il coronavirus, purtroppo, anche da queste parti non si concede una vacanza nemmeno in occasione di una festività tanto importante ed allora ci tocca partire con il nostro abituale bollettino. Partendo da un presupposto: nel corso della giornata sono arrivati casi di nuova positività. L’ultima parola, al solito, spettava al bollettino serale che arriva dall’ospedale Cotugno di Napoli che ha regalato una brutta sorpresa. Si registrano infatti quattro nuovi contagiati, due residenti a Lacco Ameno e due a Ischia. Entrambi hanno attinenza con nuclei familiari dove si erano già registrati casi di Covid-19 e dunque non ci sono grosse sorprese. La settimana che ci siamo messi alle spalle ha fatto registrare un aumento dei contagiati ma se vogliamo era anche un dato abbastanza prevedibile: si tratta di soggetti vicine ad altre persone già affette da coronavirus, appartenenti ai medesimi nuclei familiari. Insomma, in casi del genere la possibilità che i tamponi diano esito positivo è praticamente elevatissima, se si considera il modo e la facilità con cui il virus si diffonde. Ma non mancano le buone notizie perché se è vero che siamo arrivati a 46 casi di positività (50, se si vogliono contare anche i quattro soggetti di fatto residenti sull’isola, ma che dimorano stabilmente in terraferma) ma è altrettanto indubbio che I tamponi che hanno dato esito negativo sono un bel numero.

Per fortuna arriva anche qualche spiraglio di luce. Il primo, ad esempio, riguarda i dipendenti del supermercato Sebòn, sottoposti a “casello tampone” in un’area attrezzata all’esterno dell’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno. Sono risultati tutti negativi e il risultato equivale a poter tirare un sospiro di sollievo, se si considera che ben due dipendenti della struttura si trovano tuttora in quarantena dopo essere risultati positivi al coronavirus. Un terzo, come si ricorderà, è invece risultato negativo al tampone ma l’Asl ha inteso ripetere l’esame dal momento che il suo intero nucleo familiare è stato invece trovato positivo. Nella giornata di oggi o al massimo di domani si dovrebbe conoscere l’esito dell’ulteriore accertamento.

E ci sono motivi per sorridere, anche se non troppi come spiegheremo tra poco, anche in quel di Casamicciola. Nella cittadina termale, come si ricorderà, erano stati trovati quattro casi di positività al coronavirus all’interno di un numeroso e conosciuto nucleo familiare. Prima due sorelle, poi a seguire i rispettivi mariti. Il pericolo di un “effetto domino” era visto come un vero e proprio spauracchio, che però adesso può essere assolutamente archiviato. Confermato che tutti i familiari hanno avuto esito negativo dal test rapido, va rimarcato che una terza sorella ha portato a casa lo stesso risultato, dopo che però le era stato praticato il tampone. L’ottimismo è dunque tornato a regnare sovrano e questa è una notizia che non può che far piacere, anche perché la famiglia in questione – che pure da subito aveva adottato tutte le precauzioni del caso – era stata fatta oggetto di chiacchiericci veramente poco opportuni ed ortodossi.

Ma restando a Casamicciola, purtroppo qualche nota stonata non manca. La prima, ad esempio, è arrivata nella mattinata di ieri con una nota ufficiale nella quale si leggeva: “Un dipendente della società partecipata AMCA srl è stato sottoposto a test rapido presso il Piazzale dell’Ancora. L’esame ha dato purtroppo esito positivo. Si precisa che il lavoratore era assente dal servizio per malattia da un mese, periodo nel quale non è venuto a contatto con nessuno dei suoi colleghi di lavoro né tantomeno con personale dell’azienda. A breve sarebbe dovuto rientrare ima prima che ciò avvenisse – per quanto in precedenza fosse stato sottoposto a tampone, che aveva dato esito negativo – l’amministratore della società partecipata avv. Mario Lettieri aveva chiesto ed ottenuto che il dipendente si sottoponesse precauzionalmente al test rapido. Immediatamente sono stati attivati tutti i protocolli del caso ed è stata avvertita l’ASL Napoli 2 Nord. Le dinamiche nelle quali sono maturate gli eventi, è opportuno precisarlo, non pregiudicano né vanno a limitare in alcun modo il regolare svolgimento del servizio di igiene urbana né tantomeno l’utilizzo delle risorse umane attualmente in organico”.

Nessun problema dunque per l’azienda e la sua regolare attività ma il bilancio arrivato a fine giornata da Piazzale dell’Ancora – dove il dottor Vincenzo Buono, coadiuvato da Vincenzo D’Ambrosio, ha proseguito nell’esame dei test rapidi – non promettono nulla di buono. I casi di positività, ovviamente da confermare a seguito di effettuazione del tampone, sono di certo quattro e molto probabilmente sei. Nessun dubbio sulla positività di due congiunti del dipendente dell’Amca e di un altro cittadino già dipendente di un albergo del Comune di Forio, in altri due casi il test dovrà essere ripetuto perché le tracce erano minime ma nel frattempo a titolo precauzionale è già stato disposto l’isolamento per entrambi. E intanto non mancano i malumori scaturiti dal fatto che – secondo alcune indiscrezioni – i dipendenti di un esercizio commerciale casamicciolese avrebbero fin qui “disertato” il test rapido, nonostante fossero stati inseriti nell’elenco varato dal Comune termale. Non si capisce se per volontà dei singoli o per ordini “calati dall’alto”, ma è chiaro che la questione merita un approfondimento e non piace affatto alle autorità preposte che presto potrebbero chiedere lumi e spiegazioni dinanzi a un atteggiamento all’insegna dell’ostracismo. Nella giornata di mercoledì dovrebbe terminare il primo giro di test rapidi ma gli stessi potrebbero ripartire – e su larga scala – già dalla mattinata di giovedì, dal momento che l’ente del Capricho ne ha acquistati altri quattrocento, che dovrebbero consentire uno screening decisamente più approfondito del territorio.

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