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Strisce blu, addio alla multa se il parchimetro non accetta il bancomat?

Le strisce blu, sull’isola verde, dividono l’opinione pubblica fin dall’alba dei tempi. C’è chi crede che gli introiti possano servire a migliorare la “salute” delle nostre strade, chi al contrario sostiene che siano una “rapina a mano armata” nei confronti di cittadini e turisti. Al di là del vostro rispettabilissimo punto di vista, resta il fatto che le strisce blu esistono e che quindi sostare su di esse comporta il pagamento di un biglietto (o, per i più previdenti, di un abbonamento). Tuttavia spesso accade di non avere con sé soldi contanti, e questo aspetto non può far altro che creare notevoli disagi a coloro che magari hanno fretta di giungere a lavoro o a un appuntamento al quale non possono per nulla al mondo tardare. «Esiste pur sempre il bancomat!», potrebbe esclamare qualcuno con una certa enfasi. Certo, molte colonnine offrono questa possibilità, ma non sempre fila tutto liscio come l’olio. Nel Comune di Forio, ad esempio, gli apparecchi della S.I.S. (la società cui è stato riaffidato il servizio per due anni) non accettano carte di credito. Tra le tante lamentele spunta quella di un nostro lettore, che ci ha inviato un breve messaggio con tanto di fotografia allegata. «Pensavo che solo questo apparecchio (collocato sul lungomare di Forio, ndr), due settimane fa (ad allora risale la foto), fosse disabilitato all’uso del bancomat e delle carte di credito. Invece, purtroppo, non funziona da nessuna parte! A Forio, invece di rendere le cose semplici, si preferisce complicarle. Ma soprattutto si rendono difficili i… controlli! Gli spiccioli spariscono… i dati delle carte di credito no! Da chiedere il motivo di tutto ciò al Comune (a meno che non vi sia connivenza!)».

La questione non è dibattuta soltanto da qualche cittadino, ma anche dalla giurisprudenza. In un articolo comparso sul sito “La Legge per Tutti”, si cerca di sbrogliare la matassa e dare consigli utili agli utenti della strada. “Dopo la modifica introdotta con la legge di Stabilità 2016 – si legge nell’incipit dell’articolo – è necessario che i dispositivi di controllo del parcheggio, sulle aree di sosta a pagamento, siano attrezzati in modo da accettare anche le carte di credito o di debito (bancomat), a meno che il Comune non dimostri l’oggettiva impossibilità tecnica. […]. In un’epoca in cui si parla tanto di tracciabilità degli spostamenti di denaro e di obbligo, per i negozianti, di accettare pagamenti con Pos (ossia con carta di credito o di debito), bisogna tutelare anche gli automobilisti sprovvisti di spiccioli o a cui nessuno cambia il pezzo “grosso” di carta. E così, i dispositivi per la sosta a pagamento, nell’adeguarsi ai cambiamenti e alla tecnologia, devono ora accettare l’introduzione non solo di monetine ma anche di bancomat. Diversamente, il vigile non può multare l’automobilista che abbia lasciato il proprio mezzo sulle strisce blu senza esporre il ticket con la prova dell’avvenuto pagamento della sosta”.

COME REGOLARSI SE NON SI DISPONE DI CONTANTI. Sempre sul portale “La Legge per Tutti” ci viene spiegato che cosa fare se, all’atto del pagamento, dovessimo accorgerci di non avere contanti disponibili. “Ma come dobbiamo comportarci se, in un parcheggio con le strisce blu, non abbiamo contanti per pagare la sosta e il parchimetro non accetta carte di credito o bancomat? E se il vigile ci fa la multa possiamo contestarla solo perché l’apparecchio non era munito della fessura per accettare il pagamento tramite Pos? La questione, in realtà, è ancora dibattuta. Secondo un indirizzo […], la contravvenzione è illegittima perché la legge di Stabilità 2016 ha modificato il decreto sviluppo bis estendendo le forme di transazione diverse dal contante agli apparecchi che controllano la durata della sosta tariffata dei veicoli. Risultato: l’automobilista non può essere sanzionato se prova di non aver potuto adempiere all’obbligo del ticket perché non aveva spiccioli, a meno che il Comune non provi a sua volta l’impossibilità tecnica di adeguarsi alla modifica legislativa”.

Ma c’è anche chi sostiene che la norma in questione non sia ancora efficace perché la sua applicabilità è stata subordinata all’emissione dei decreti attuativi, che ad oggi non sono stati emanati. “Secondo l’Anci (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) «la norma in questione non ha carattere esclusivo, ma stabilisce che la sosta possa essere pagata “anche” in via elettronica». In altre parole, la legge si limiterebbe a indicare un’ulteriore possibilità di pagamento, in aggiunta a quelle tradizionali, ma senza che ciò costituisca un obbligo: una soluzione interpretativa che, però, non coglie nel segno atteso che il significato di una norma stessa sarebbe svilito se essa non prevedesse un obbligo e, con esso, le conseguenze della sua violazione. Nulla toglie che, in attesa dei decreti attuativi ministeriali, qualche altro giudice dia ragione all’automobilista, annullando la multa sulle strisce blu se il parchimetro non è dotato di pagamento con bancomat o carta di credito”.

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