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Striscione contro Del Deo, via alle testimonianze

Nuova udienza ieri mattina nell’ambito del processo che vede imputati gli attivisti dell’associazione “Noi siamo Nessuno”, Gigi Lista e Antonio Tortora. Come molti ricorderanno, i due sono accusati di aver affisso uno striscione intimidatorio rivolto al sindaco di Forio, Francesco Del Deo. Dopo una lunga serie di rinvii, sono stati ascoltati due testi indicati dalla difesa del primo cittadino. A salire per primo sul banco dei testimoni, è stato il maresciallo capo Fabrizio Pordon, il quale ha ricostruito quanto accaduto quel 17 febbraio 2015. L’esame del teste è stato  condotto dapprima dall’avvocato Di Meglio, legale di fiducia del sindaco Del Deo, ieri presente in aula. Il militare ha raccontato che, percorrendo quel giorno via Marina insieme a un collega, intorno alle 14.30 si erano imbattuti nello striscione affisso a lato del tunnel che passa sotto il promontorio della Chiesa del Soccorso.

Un addetto alla nettezza urbana riferì al maresciallo di aver visto in precedenza due soggetti nell’atto di affiggere la scritta, il cui testo era “Sindaco corrotto, camorra del porto, il fascista buono è solo quello morto”. Il maresciallo ha spiegato che comunque lo striscione fu immediatamente rimosso, e che nessuno dei due imputati era presente o si era avvicinato al punto in cui campeggiava il drappo. Diversi minuti dopo, uno di essi fu avvistato nei pressi di un locale sul lungomare, la “Cambusa”: si trattava di Gigi Lista. Su esplicita domanda del difensore di quest’ultimo, l’avvocato Nicolella, il militare ha confermato che sullo striscione rimosso era presente un logo, ma il giudice ha stoppato ogni supposizione sul suo significato. A seguire è stato ascoltato anche il secondo teste, Giuseppe Colella.

Dopo che si è proceduto all’acquisizione delle sommarie informazioni testimoniali rese all’epoca dal Colella, questi ha spiegato nel corso della sua deposizione di essere passato su quel tratto di strada e di aver visto una ragazza che fotografava lo striscione mentre i due imputati lo spostavano. L’avvocato Nicolella ha domandato se il teste avesse visto chi aveva materialmente apposto il drappo, ma Colella ha precisato di aver visto lo striscione già in mostra, e i due imputati che lo spostavano sotto le direttive della ragazza intenta a fotografare. Finite le domande delle parti, il giudice Capuano ha aggiornato il dibattimento al 15 settembre, quando saranno ascoltati i testimoni della difesa.

Durante l’udienza del 15 luglio scorso, il giudice Capuano ascoltò sia il primo cittadino di Forio che Antonio Ruggiero, dipendente della Ego Eco, l’azienda che all’epoca dei fatti si occupava della raccolta dei rifiuti nell’ambito del territorio del Comune. Il Ruggiero dichiarò che nella notte tra il 16 e il 17 febbraio 2015 notò la presenza, nei pressi del piazzale del Soccorso, di Gigi Lista e di Antonio Tortora, che erano intenti ad affiggere lo striscione rivolto al sindaco di Forio. Antonio Ruggiero confermò inoltre che i due individui che hanno materialmente affisso lo striscione devono essere identificati, senza alcuna ombra di dubbio, nelle persone di Tortora e Lista. Il giudice titolare, nel corso della medesima udienza, provvide ad ascoltare anche il sindaco di Forio Francesco Del Deo, il quale affermò di essere stato avvertito dell’avvenuta affissione dello striscione dal consigliere comunale di maggioranza Mario Savio. Del Deo riferì inoltre che Antonio Ruggiero ebbe modo di confermargli che a mettere in pratica il gesto intimidatorio furono Gigi Lista e Antonio Tortora.

Francesco Ferrandino

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