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Studenti del Nautico “C. Mennella” a bordo del Museo Navigante della goletta ‘Oloferne’

Gianluca Castagna | Ischia Tre mesi di viaggio, 1800 miglia nautiche, 25 tappe e un calendario fitto di iniziative in molte cittadine affacciate sulle coste italiane: dai laboratori didattici per i più piccoli, agli incontri e conferenze per gli adulti. Tutto con un unico obiettivo: far conoscere l’importanza del mare nella storia collettiva passata e futura dell’Italia e dell’Europa.
E’ il progetto “Museo Navigante”, iniziativa promossa dall’Associazione Musei Marittimi del Mediterraneo (AMMM), Mu.MA-Galata di Genova, Museo della Marineria di Cesenatico e dall’associazione La Nave di Carta della Spezia, un’associazione fondata nel 1998 per promuovere e diffondere la cultura del mare e della navigazione a vela come mezzo educativo e di inclusione sociale.
L’iniziativa, alla quale hanno aderito 70 musei del mare e della marineria d’Italia, ha il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali e l’adesione della Marina Militare e della Guardia Costiera. Il Museo Navigante, ospitato a bordo della goletta ‘Oloferne’, imbarcazione d’epoca costruita nel 1944 a Messina, navigherà lungo la penisola e, dopo la partenza da Cesenatico, ha fatto tappa a Chioggia, Trieste, Pesaro, San Benedetto del Tronto, Martinsicuro/Giulianova, Pescara, Bisceglie, Molfetta, Otranto, Tricase, Gallipoli, Crotone, Siracusa, Pioppi per proseguire verso Napoli, Procida, Civitavecchia, Gaeta, Livorno, Viareggio, La Spezia, Chiavari, Genova, Imperia. 
Il viaggio del Museo Navigante si concluderà a fine marzo 2018 a Sète, in Francia, al Festival del Mare, Escale à Sète, il più importante evento di tradizioni marinare del Mediterraneo dove la goletta Oloferne sarà ospite in rappresentanza dei musei italiani.

Il progetto, partito a metà gennaio, prevede anche una proposta di imbarco rivolta agli studenti del quarto e quinto anno degli Istituti Nautici italiani. Cinque giorni a bordo della Goletta Oloferne, barca da lavoro costruita nel 1944 restaurata e trasformata in barca-scuola grazie al lavoro dei soci, dove i ragazzi faranno pratica di navigazione a vela, manovre, carteggio nautico, valutazione bollettini meteo, ma soprattutto vita di bordo, gestione dell’imbarcazione, organizzazione delle comandate e dei ruoli, procedure di sicurezza e manutenzione degli apparati di bordo e naturalmente partecipazione alle attività a terra nell’ambito delle iniziative di promozione del Museo Navigante.
I tutor a bordo saranno gli istruttori (comandante e tre istruttori) de La Nave di Carta, associazione di diffusione della cultura del mare e della navigazione fondata nel 1998, che da oltre vent’anni opera in progetti didattici ed educativi attraverso la navigazione.
Per la Campania ha partecipato l’Istituto Nautico “C. Mennella” di Forio con otto dei suoi alunni che giovedì scorso si sono imbarcati sulla Oloferne arrivata nel porto di Sorrento: Vincenzo Taliercio, Giuseppe Curci, Massimiliano Balestrieri, Raffaele Di Meglio, Giosi Mazzella, Giuseppe Di Meglio, Antonio Migliaccio e Klemi Dhima.
Otto giovani marinai protagonisti di un imbarco temporaneo nell’ambito dell’Alternanza Scuola Lavoro e che diventerà certamente, per questi ragazzi, un’esperienza entusiasmante perché parte integrante a tutti gli effetti dell’equipaggio. Le ore di guardia al timone della nave, di vedetta in coperta, l’emozione della brezza del mare mentre all’orizzonte si taglia la costa, ma soprattutto il mare e la marineria come patrimonio culturale da far conoscere e valorizzare. Insomma la vita di bordo a 360°, una scelta che comporta sacrificio, duro lavoro, lontananza dalle proprie case e perfino l’utilizzo del telefonino col contagocce (ce la faranno?), ma che regala grandi soddisfazioni professionali e certezze nel futuro. Dopo le tappe campane e laziali, gli otto studenti del “C. Mennella” sbarcheranno poi a Gaeta e faranno rientro sull’isola.

Nel viaggio del Museo Navigante, iniziato in concomitanza con l’apertura dell’Anno Europeo del Patrimonio culturale, si alternano a bordo equipaggi degli Istituti nautici che rappresentano il futuro della marineria le cui radici sono conservate nei 72 musei che hanno dato vita alla rete museale del mare, un caso unico in Europa. E’ solo rimandata, magari all’anno prossimo per una nuova edizione dell’iniziativa, la tappa a Ischia dove, oltre alla sede della Lega Navale, abbiamo anche il Museo del Mare nel borgo di Celsa a Ischia Ponte.
«Quando siamo stati contattati per il progetto – ha dichiarato il prof. Giuseppe Varletta del “C. Mennella” – subito ci è venuto in mente di proporre una tappa ischitana al Museo del Mare. Purtroppo a novembre l’organizzazione aveva già programmato le soste da effettuare lungo l’itinerario del Museo Navigante, quindi non è stato possibile aggiungere Ischia, dove, tra l’altro, avremmo potuto approfittare per l’imbarco dei nostri studenti. L’anno prossimo ci riproviamo e siamo certi di riuscirci».

 

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