CULTURA & SOCIETA'

Michele D’Arco affascinato dal mio presepe

Mio padre Giovanni Lubrano inizia la passione per il presepe da giovane a Port Said in Egitto dal 1905 quando a soli 18 anni comincia a comprare le prime pecorelle rivestite di lana e il gruppo della natività. Intensifica il suo impegno e la passione per il presepe a 23 anni dal 1910 in avanti senza mai fermarsi. Il figlio Antonio Lubrano che sarei io, la continua dal Natale del 1955 utilizzando preziosi pastori avuti in eredità ed altri di notevole valore che ho acquistato in giro per il mondo. Con i pastori del Nilo e con quelli collezionati nel corso di svariati decenni dal sottoscrittio, ho messo su un patrimonio di cui vado fiero. Dai numerosi viaggi attraverso l’Europa e le Americhe che ho compiuto, non ho mai mancato di incrementare la già notevole collezione di preziose statuine. Pur nel rigoroso rispetto della tradizione dell’arte presepiale napoletana, il discorso si è andato allargando fino a diventare un motivo di natura globale per la varietà degli acquisti fatti nelle tante località visitate compreso San Gregoio Armeno in Napoli. Di tutto questo ed altro c’ è la straordinaria testimonianza scritta in un appassionato racconto storico e di stima del prof. Michele D’Arco lasciatoci nell’ultimo Natale della sua vita vissuta in comunione in mezzo a noi. E’ un articolo scritto col cuore e con tanta amicizia che ripropongo per ricordare soprattutto l’amico fraterno che non c’è più e omaggiare la sua professionalità che rimane esempio di saggezza,m disponibilità e competenza.

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