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Traffico e mobilità, la ricetta di Del Deo: Riprendere il progetto funivie

ISCHIA.  A Forio d’Ischia si arriva al paradosso: ci sono più auto che residenti. Al 31 dicembre dello scorso anno erano 17840 gli abitanti e 18270 veicoli circolanti su un territorio di 13 chilometri quadrati circa. Una situazione che fotografa la mobilità sull’isola. Il rapporto tra auto e residenti, infatti, è di 1:1. Ogni residente sull’isola possiede un veicolo, anche chi non ha la partente come i neonati o minorenni. Una situazione che rischia di scoppiare. Nel corso di questa inchiesta giornalista de ’Il Golfo’ stiamo ascoltando i sindaci dell’isola per capire se hanno contezza del problema legato al traffico ed all’eccessiva presenza di auto e quali possono essere i rimedi da porre in essere nell’immediato. Dopo aversa ascoltato il sindaco di Ischia, Enzo Ferrandino, il collega di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, la fascia tricolore di Barano, Dionigi Gaudioso, il primo cittadino di Casamicciola, Giacomo Castagna  e Rosario Caruso, sindaco di Serrara Fontana, oggi chiudiamo la carrellata del sindaci con il primo cittadino di Forio Francesco Del Deo.

Il traffico è uno dei problemi dell’isola se non il problema? 

«Il traffico è diventato un problema vitale per l’isola di Ischia. E ce lo dicono i numeri. Nei sei Comuni sono immatricolati tanti veicoli quanti sono gli abitanti e questo la dice lunga sulla situazione che viviamo. Analizzando i dati però non si può non notare che il boom di immatricolazioni c’è stato quando il servizio pubblico non funzionava a pieno regime. In pratica acquistare un’auto per gli ischitani era una necessità. Oggi, fortunatamente, il trasporto pubblico è più efficiente, ma i tanti veicoli immatricolati restano».

Quali possono essere i rimedi secondo lei? 

«Non credo che sia necessario educare i nostri concittadini, bensì creare delle alternative in tema di mobilità. Se diamo la possibilità di poter lasciare l’auto a casa e raggiungere ugualmente il posto di lavoro con meno stress e semmai anche con un risparmio economico, i nostri concittadini non possono che gradire ed utilizzare questi nuovi mezzi».

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Ed allora quali possono essere questi mezzi alternativi? 

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«Penso al car sharing. Credo che sia il futuro per la nostra Ischia. La cosiddetta macchina condivisa potrebbe far risparmiare tempo e denaro agli automobilisti e, nel contempo, eliminare smog e traffico dalle strade. L’idea di poter prendere l’auto a Forio, lasciarla a Lacco Ameno riprenderne un’altra a Ischia e lasciarla a Casamicciola, mi alletta. Ovviamente so bene che il percorso è lungo. Dobbiamo creare un progetto intercomunale che coinvolga tutta l’isola e che ci consenta di ottenere dei finanziamenti regionali o comunitari per portare queste auto condivise sul nostro territorio».

E poi? Cos’altro si può prendere in considerazione? 

«Credo che alla stregua del car sharing si possa creare anche un servizio taxi intercomunale. Se i tassisti potessero attraversare tutta l’isola non restando vincolati ad un solo Comune, ovvero quello che gli ha rilasciato la licenza, credo che si possa creare un circolo virtuoso con dei guadagni maggiori per i tassisti ed un costo minore per la collettività. Nell’ottica dell’unione dei servizi potremmo partire anche subito con un ragionamento comune che coinvolga tutti e sei i Comuni dell’isola».

Qual è allora la sua proposta? 

«Dico ai miei colleghi sindaci di non perdere tempo: mettiamoci intorno ad un tavolo, stiliamo un progetto, ascoltiamo la categoria e facciamo partire una sperimentazione. In questo modo possiamo capire se è un progetto realmente valido o meno. Sono consapevole che, però non basta».

Ed allora cos’altro occorre? 

«Dobbiamo fare in modo che gli autobus, sia quelli privati che del trasporto pubblico, siano ‘dimensionati’ alle nostre strade. L’isola andrebbe divisa in base alle esigenze. In alcune strade larghe, come il lungomare di Casamicciola, Lacco Ameno e Forio, andrebbero anche bene i bus grandi. Ma in zone come Ischia, Fontana e Barano occorrono dei mezzi piccoli che siano proporzionati alle strade che attraversano e che siano adatti alle nostre strade. Dobbiamo evitare che il trasporto pubblico invece che dimezzare il traffico, lo raddoppi».

E poi? 

«Credo che sia necessario incrementare alcune corse del servizio di trasporto pubblico anche in inverno. Ci sono alcune zone, come Campotese o Scannella dalle quali per muoversi è necessario prendere l’auto perché in inverno non c’è il servizio pubblico di bus. Altri rimedi come targhe alterne o altri tipi di limitazioni, credo che rappresentino solo un palliativo inutile che penalizza chi abita in alcune frazioni più lontane dalla costa, chi ha solo un’auto in casa o chi deve usare ‘per forza’ l’auto come per questioni lavorative. Vorrei lanciare una proposta. Posso? »

Prego. 

«Negli anni ‘70, ed in particolare intorno al 1975 l’architetto Capasso realizzò un progetto di funivia sull’isola di Ischia. Dato che non possiamo creare né metropolitane, né tram veloce, perché non prendiamo nuovamente in esame questa proposta? Era un progetto molto bello e, allora, avveniristico. Mi chiedo se sia riproponibile.  La funivia di Ischia potrebbe alleggerire il traffico veicolare e diventare anche un’attrazione turistica» .

Giovanna Ferrara

 

 

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