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Travel Leisure la incorona ma il turismo cala, Ischia si interroga

ISCHIA. Ischia è tra i “50 luoghi più belli da visitare nel 2019”. Parola di “Travel+Leisure”. La prestigiosa rivista americana ha stilato i luoghi da non perdere per il prossimo anno. Solo due sono le mete Italiane: Ischia e Matera. Per il resto ci sono emozionanti città dell’emisfero australe come Santiago, in Cile e Brisbane, in Australia, a regioni più difficili da raggiungere come Langkawi, in Malesia e la riviera danese. Non mancano le nuove capitali della cultura come Nairobi, in Kenya, sede di una scena di design emergente, o Panama City, con un diluvio di ristoranti e bar lungimiranti e le destinazioni turistiche che sono tornate a combattere dopo disastri naturali o conflitti umani, tra cui Porto Rico, la costa della Turchia, l’Egitto e Montecito, in California. E poi ci sono mete nuove come le remote isole Andamane dell’India, o l’emirato artistico e storico di Sharjah, negli Emirati Arabi, o il sottosuolo a Etyek, in Ungheria. Per la rivista specializzata in turismo e viaggi Ischia avrà una nuova linfa grazie alla fiction “L’amica geniale” tratta dall’omonimo romanzo di Elena Ferrante. Un bestseller il libro e campione di telespettatori negli States che sarebbero pronti a sbarcare sull’isola nei posti descritti da Elena Ferrante.

E così, come scrive Maggie Shipstead, che ha recensito Ischia per “Travel+Leisure” “I superfan di “My Brilliant Friend” non possono non visitare la lussureggiante isola vulcanica di Ischia. A solo un’ora da Napoli in aliscafo è uno delle mete preferite in Europa per chi fa termalismo e cerca spiagge con ombrelloni e piacevoli località turistiche”. Secondo la giornalista americana Ischia è il luogo dove “il rifugio abbonda di fascino antico”. I consigli della rivista di viaggi prevedono visite alla spiaggia dei Maronti, “proprio come fa il narratore di Ferrante” senza dimenticare una visita “all’imponente Castello Aragonese medievale e al villaggio di pescatori color pastello di Sant’Angelo”. Ma perché Ischia da un lato viene lodata sulle riviste specializzate è in recessione per quanto riguarda le presenze turistiche? Lo abbiamo chiesto al neo presidente di Federalberghi Ischia Luca D’Ambra. “Travel ha indicato Ischia non solo come uno dei 50 luoghi più belli da visitare nel 2019 ma anche come “isola più importante d’Europa”. Questi riconoscimenti ci inorgogliscono perché arrivano da una rivista specializzata e di fama mondiale. Ma non basta. Negli ultimi anni le presenze sull’isola sono diminuite, è vero, ma sono aumentate il numero di notti che gli ospiti trascorrono ad Ischia. Ciò significa che bisogna guardare i dati in modo complessivo e non parziale”.

Ma anche questo non basta. Ed andando ad analizzare ciò che piace e non piace ai turisti, spiega D’Ambra: “Ultimamente – dice – abbiamo avuto un interessante incontro con i vertici di Booking ed è emerso un dato: chi viene ad Ischia apprezza la bellezza e l’unicità della nostra isola, ma non trova riscontro con una qualità di servizi e della vita adeguata”. In pratica i turisti trovano l’isola caotica e poco sostenibile. Ecco perché non tornerebbero per le vacanze sull’isola. “E poi c’è anche un altro fattore”, sostiene Luca D’Ambra. “Negli ultimi tempi è stata riservata, da parte dei media nazionali, una cattiva pubblicità alla nostra isola. Si è parlato sempre e solo di abusivismo ed una notizia come quella di “Travel+Leisure” che ci inserisce tra i 50 luoghi più belli da visitare nel 2019 non trova spazio sui media nazionali o almeno non è riservato lo stesso spazio di quando si è parlato del decreto, poi legge, Ischia, accostando sempre il nome della nostra isola all’abusivismo”. Sui rimedi da porre in essere per un rilancio del turismo sull’isola D’Ambra non ha dubbi: “Bisogna fare una ristrutturazione sul comparto alberghiero per offrire maggiori servizi e soprattutto migliori servizi a chi decide di trascorrere le vacanze sulla nostra isola”. E sulle politiche di low cost applicate da numerosi alberghi sull’isola, il neo presidente di Federalberghi è chiaro: “Bisognerebbe calmierare i pezzi, o almeno stabilire un minimo ed un massimo, secondo le categorie. Poi fuori stagione va bene anche il low cost per destagionalizzare il turismo. Ma non bisogna svendere l’isola pur di avere turisti a tutti i costi”.

Francesca Pagano

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