INCHIESTE

Turismo di qualità o quantità? L’interrogativo che divide

A Sorrento un convegno ad hoc per parlare del tema. L'isola di Ischia si divide: c’è chi punta ai numeri e chi al fatturato

“Turismo di qualità o di quantità?” Questo è l’interrogativo che negli ultimi anni si stanno ponendo tutti gli operatori del settore. Da un lato contano i numeri, dall’altro il fatturato. E la scelta è ardua. Il problema non coinvolge solo l’isola di Ischia. Oggi a Piano di Sorrento si terrà la giornata di confronto ad hoc sul tema “Turismo di qualità o di quantità?” promossa nell’ambito del corso di Storia contemporanea del corso di laurea in Scienze del turismo a indirizzo manageriale dell’Università degli studi di Napoli Federico II e organizzata dall’associazione Aria Nuova Piano di Sorrento, in collaborazione con il gruppo di ricerca di Storia del turismo del Comitato di Napoli dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, con il patrocinio del Comune di Piano di Sorrento. L’evento è suddiviso in due momenti. La mattina è dedicata alla formazione con il focus “Dalla destinazione turistica al territorio turistico, da Sorrento alla Penisola sorrentina”. Volto a stimolare una riflessione consapevole e ad un bilancio complessivo del turismo nel golfo di Napoli nel primo XXI secolo, l’incontro di studi avrà inizio alle ore 10 a Villa Fondi con i saluti del sindaco di Piano di Sorrento, Vincenzo laccarino, e della coordinatrice del corso di laurea in Scienze del turismo, Dionisia Russo Krauss, e l’intervento di Michele Guglielmo, presidente dell’associazione Aria Nuova Piano di Sorrento, sul tema dell’impegno civile per un turismo etico. A seguire si passeranno in rassegna i principali servizi e profili professionali per un territorio turistico, e in particolare Cario Antonino La Via relazionerà sui servizi ai B&B, Giusy Aversa sulle figure di food consultant e personal chef, Adriano Alfaro sul ruolo del web nel settore e Nino Aversa sul mondo delle guide escursionistiche. Concluderà la mattinata l’intervento della prof.ssa Annunziata Benino su “Formazione e ricerca per un territorio turistico”. Nel pomeriggio, invece, alle ore 17, si terrà la tavola rotonda sul tema “Governare passaggio dalla destinazione turistica al territorio turistico” con il confronto tra amministratori delle istituzioni pubbliche e private. Saranno presenti sindaci e assessori dei sei Comuni della penisola sorrentina, il direttore della Fondazione Sorrento Gaetano Milano; il direttore del Parco Marino di Punta Campanella Antonino Miccio e il responsabile dell’ufficio statistiche dell’Agenzia regionale della Regione Campania Gianni Terminiello. 

Sull’isola di Ischia si vive una profonda discrasia: da un lato si può soggiornare anche a 20 euro a notte, puntando alla quantità e dall’altro si cerca di fare turismo di qualità. 

“La verità è che Ischia ha scelto, suo malgrado, il turismo di massa optando per tariffe alberghiere low cost a discapito della qualità. L’orda di villeggianti è incontrollabile e dequalifica il territorio”. È il commento di tanti residenti che sopportano con sofferenza il turismo di massa. Nel mese di agosto l’isola diventa invivibile e chi può, scappa.  

La nuova stagione, ormai, alle porte, non promette niente di nuovo. Continua lo stillicidio di tariffe che vede svenduta l’isola ormai in ogni periodo dell’anno. Guardando le offerte sul web pare che sia più conveniente trasferirsi a vivere in albergo ed abbandonare le mura domeniche. Una notte con prima colazione in un albergo a tre stelle, in media, costa 25 euro. Meno di una cena, quanto una pizza ed una bibita. Soggiorno in pensione completa costa meno di 35 euro. Un affare, insomma. E le offerte per la nuova stagione sono già cominciate. Per tre notti nei giorni delle festività pasquali si arriva a spendere 179 euro, durante il ponte del 25 aprile 5 notti a Ischia costano 200 euro. Offerte anche per il ponte della festa dei lavoratori. Sette notti dal 28 aprile al 05 maggio costano 199 euro. E per il mese di maggio un weekend di due notti costa 90 euro. Sempre più un affare considerando che parliamo di alberghi a quattro stelle, pensione completa e trasferimento in aliscafo e dal porto incluso.   

Inutile girarci intorno: con questi prezzi si risparmia sulla qualità cercando i grandi numeri ed il tutto esaurito. E la qualità? Resta una questione per pochi e di pochi praticata in tante strutture che non rincorrono il prezzo low cost a tutti i costi. 

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