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Un sindaco ayatollah

 

Osservando la moltitudine di ischitani che frequentano le Chiese di Ischia ho pensato che la soluzione dei nostri guai, che ci procurano i nostri amministratori, potrebbero essere risolti facendo presentare il nostro Vescovo, Monsignor Lagnese, a sindaco di Ischia.

Pensate un po’ quello che potrebbe accadere subito dopo. Si presenta nel suo studio al Municipio uno che gli chiede di chiudere un occhio su una costruzione abusiva che vuole realizzare. Figliolo non si può è peccato, sarebbe la risposta. Ad un altro cittadino che chiede un ingresso nella zona pedonale non avendone diritto la risposta sarebbe che Gesù si offenderebbe perchè la sua pretesa è ingiusta. Agi albergatori non potrebbe non dire che lui li vede sempre in Chiesa a battersi il petto per farsi perdonare tutte le schifezze che procurano al paese, per cui l’adeguamento alla Regola sarebbe da intendersi tassativamente come un obbligo.

La trafila continuerebbe poi con quello che chiede di aprire un negozio senza agibilità. Chiamerebbe il funzionario e gli direbbe:amico mio in quindici giorni dai l’agibilità legale a questo cittadino: ho pregato San Giovan Giuseppe di usare il bastone magico al sedicesimo giorno. Attenzione, però. Rimane il problema di Don Candido: lo lasciamo sindaco di Ischia Ponte o lo coinvolgiamo nell’Ente come supervisore di tutte le manifestazioni da limare della Chiesa che stanno sconcertando il paese?

Il Sindaco ayatollah successivamente  passerebbe all’organizzazione del’Ente facendo attenzione a non assumere soltanto belle signore e farebbe anche un discorso allo staff. Al futuro vice sindaco direbbe che Dio è grande e che ti osserva, per cui cerca di lavorare e non stare sempre alle “pettole” della tua segretaria. Ai dirigenti e funzionari non avrebbe da dire niente. Sono fedeli sia alla Religione che al dovere di lavoratori.

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Metterebbe sicuramente mano al Comando Vigili, con un capo provvisorio non per l’eternità ma indirebbe un concorso pubblico e sistemeremo tante cose nel paese. Per prima cosa la legalità e subito dopo i tanti inconvenienti che si verificano nello stesso.

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Siccome la Religione Cattolica è molto tollerante noi cittadini lo inviteremo, quando esercita le funzioni di vescovo e non di sindaco, di non concedere troppe assoluzioni facili quando i cittadini si vanno a confessare e poi gli consiglieremmo di diventare seguace di quel Dio duro e forte che pure esiste come ci insegna la Bibbia. Paurosi e “a cazzi propri” come sono i nostri concittadini sono sicuro che avremmo la possibilità di cambiarlo questo paese. Finalmente.

 

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