CRONACA

Volontari dell’Ail sfrattati dalla piazza di Forio

Secondo Maurizio Laezza il vicesindaco con un vigile urbano avrebbero fatto interrompere la vendita di uova di Pasqua per beneficenza perché non c’era il permesso per l’occupazione di suolo pubblico

“Ieri pomeriggio mio figlio Davide, in compagnia di altri ragazzi e mamme, è stato vittima, da parte del Vicesindaco di Forio, spalleggiato da un vigile urbano, di un bellissimo scherzo (un Pesce d’Aprile). Sono stati costretti a sospendere la vendita di uova di Pasqua, evento organizzato nelle piazze italiane dall’ Associazione Italiana contro le Leucemie -Linfomi e Mieloma, per occupazione indebita di suolo pubblico. Peccato solo non fosse uno scherzo. Complimenti per l’umanità”. Questa è la denuncia di Maurizio Laezza attraverso i social network. Secondo Laezza i volontari dell’Ail sarebbero stati allontanati dal luogo dove stavano vendendo le uova di Pasquale per l’Ail – associazione italiana contro le leucemie. È necessario sottolineare questo: stiamo parlando di una vendita di beneficenza che viene effettuata da anni in tutte le piazze d’Italia. È anche vero, però, che nessuno, compreso le associazioni di volontariato, siano esonerate dal permesso dell’occupazione di suolo pubblico. È necessario, però, sottolineare come il permesso sia stato chiesto a gennaio. Con una nota del 22 gennaio a firma della presidente del sodalizio di Napoli Valeria Rotoli, è stato chiesto al sindaco del Comune di Forio il patrocinio per l’iniziativa con l’indicazione di Silvano Brandi quale referente per Forio.  Ad intervenire anche Vito Iacono. “L’episodio accaduto a Forio sull’isola d’Ischia che ha visto vittima i volontari dell’Associazione italiana contro le leucemie è inqualificabile, incivile ed assurdo” ha detto Iacono.

“Sono anni che l’AIL raccoglie fondi attraverso la vendita di uova di Pasqua in quell’angolo di piazza, come in tantissime piazze d’Italia per finanziare la ricerca contro i tumori del sangue e garantire servizi di assistenza ai pazienti e ai loro familiari. A chi davano fastidio? Senza entrare nel merito dell’intervento, bastava solo un minimo di buon senso!”. E continuando: “Spero che il Sindaco e l’Amministrazione – ha proseguito Iacono – voglia riparare ad un’offesa gravissima al mondo del volontariato, alle tante vittime di una malattia che purtroppo vede coinvolti anche tanti, troppi, nostri concittadini. Non si può essere messi nella condizione di provare imbarazzo mentre si svolge un’azione meritoria. Do la mia solidarietà a chi ha subito un torto grave, ferito nella sua sensibilità e provo grande rammarico per i tanti che restano in silenzio e non manifestano indignazione per quanto accade nel nostro Paese e soprattutto per chi non prova il salutare senso di vergogna quando si rende protagonista o assiste a fatti di questo genere” ha concluso. Avremmo voluto fornirvi, per completezza di informazione, anche le versioni del sindaco e del Comando della Polizia Municipale che, però, non siamo riusciti a contattare.  

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