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workshop Lacco Ameno,Antonio Trani: «L’unica strada da seguire è la STU»

LACCO AMENO – «La STU (la società di trasformazione urbana, ndr) è prevista dall’articolo 120 del TUEL (testo unico degli enti locali, ndr). È prevista dall’ente pubblico e da un ente privato. Noi vorremmo che l’ente privato fosse composto da una società costituita dai cittadini che abitano nella zona rossa. I cittadini riversano nella società la loro proprietà, quindi non sono più proprietari. Dopodiché, insieme al Comune, gli abitanti fanno un piano regolatore per quella zona e ricostruiscono tutte le case. Perché è necessario fare la società? Perché ci sono dei cittadini che abitano fuori dalla zona rossa, dove non si potrà più costruire: a Crateca, ad esempio, non si può più costruire. L’unica zona in cui si può costruire è dalla Borbonica in giù: dall’hotel Grazia fino al Michelangelo (vanno escluse le due strutture ricettive). L’unica cosa da fare è pensare in senso collettivo. Se vogliamo abitare ancora al Fango, purtroppo dobbiamo accettare l’idea di ricostruirlo diversamente. Insomma: dobbiamo superare quel concetto statico di proprietà che ci impedisce di fare qualsiasi cosa e di andare avanti».

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