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1 maggio, la battaglia dei lavoratori Caremar

Riflessioni sul primo maggio e le difficoltà che i lavoratori incontrano anche ormai sulla nostra isola. Se la strada è ancora in salita per i lavoratori del settore stagionale, non è certamente da meno la battaglia combattuta dai lavoratori della Caremar. Una battaglia cominciata all’indomani della privatizzazione della suddetta compagnia di navigazione e che vede i marittimi combattere, da mesi, contro  licenziamenti,  turni di lavoro più lunghi con conseguente diminuzione dei tempi di riposo e la mancanza di vitto e alloggio. E, purtroppo, nonostante gli scioperi e il persistere del sindacato Orsa Marittimi al fianco dei lavoratori, i risultati sul fronte Caremar sembrano essere ancora ben lontani. A confermarlo, in queste ore, proprio Nicola Lamonica, presidente dell’Autmare di Ischia che ha detto “È un amaro 1 Maggio quello dei marittimi della Caremar. Licenziati e supersfruttati per rientrare nel risparmio di oltre 9 milioni sull’offerta di gare che la Commissione ha ritenuto congrua. Nessuno seguito al referendum contro l’accordo di II livello osteggiato solo dal sindacato Orsa Marittimi . Come tuteliamo la sicurezza se un marittimo in emergenza è chiamato ad assolvere diversi ruoli contemporaneamente?”

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