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100 anni d’affetto! Che festa per la professoressa Anna Colucci

foto Giovangiuseppe Lubrano

Ischia  – Una camicia a fantasia con i toni del rosa e pantaloni bianchi, per lei che fu una delle prime donne ischitane a indossarli con la stessa eleganza con cui s’indossa un abito da cocktail, e un sorriso  di quelli sinceri stampato in volto. E’ cosi che la professoressa Anna Colucci ha accolto quanti, domenica pomeriggio, si sono recati al bar Calise per la festa dei suoi cento anni. Il numero a tre cifre campeggia in alto su uno dei lati della sala, ci sono le amiche dei club a cui è iscritta, ex alunni che hanno portato con sé i propri figli, colleghi, amici e il Sindaco di Ischia che le ha tributato a nome di tutta l’amministrazione una pergamena come augurio per il traguardo raggiunto e nuove mete da inseguire. La professoressa è seduta a un tavolino all’esterno e in tanti le si avvicinano per gli auguri e per complimentarsi con lei della bella età raggiunta a piene mani.  Tra gli amici c’è anche qualche turista che, incuriosito, cerca la centenaria ischitana per poi esprimersi a riguardo con meravigliata sorpresa. «E’ un grande traguardo – ha commentato il Sindaco – bello vedere la prof. di musica dei miei anni alle scuole medie accogliere numerosi ischitani, che le hanno tributato un grande affetto, con gentilezza e signorilità». E una targa le arriva anche dal Garden Club isola d’Ischia che scrive “Ad Anna fare musicale di intere generazioni dell’isola. Amatissima socia onoraria del nostro club gli auguri più cari con grande ammirazione e affetto”. Tutt’intorno a lei è atmosfera di festa e un toccarsi di bicchieri. C’è chi ricorda aneddoti,  come quando ebbe la fortuna di partecipare a un’ udienza privatissima con Giovanni Paolo II.  Aveva accompagnato un’amica ma Lei era senza pass e stava andando via,  quando una Guardia svizzera l’ha fermata e le ha chiesto se volesse anche lei vedere il Papa, introducendola, con suo grande stupore, nella cappella privata del Santo Padre che poi si è fermato con lei e l’ha salutata. Un momento che la rese assai felice. Ad abbracciarla anche Caterina Mazzella presidentessa nazionale della Fidapa di cui la prof. Colucci non poteva che essere socia. Un bambino con il suo clarinetto esegue una canzone proprio dinanzi alla professoressa di musica tra le più amate della Scotti; un momento di quelli emozionanti davvero che solo l’arte può regalare. Educatrice per vocazione, e non per mestiere, la sua è una storica famiglia di artisti, il padre scenografo del Regio Teatro San Carlo di Napoli, i fratelli Vincenzo (1898-1970) proclamato da Venezia pittore ufficiale della Repubblica del Carnaro, ed Eduardo (1900-1975) erano pittori assai quotati. La piccola Anna fu educata, fin da giovanissima, all’armonia e al culto del bello. La musica fu il campo delle arti a cui dedicò le sue inclinazioni e, quasi naturalmente, la materia del suo insegnamento. Vivacissima e curiosa del mondo, dall’ambiente familiare a dal contatto con pittori, attori, scultori e musicisti, provenienti da ogni dove, in un’Ischia d’altri tempi, le vennero numerosi stimoli e diverse suggestioni.  La famiglia Mattera del Castello Aragonese le regala una serigrafia col Castello, uno splendido regalo che di certo finirà sulle pareti della sua casa dove l’arte la fa da padrona. Tra gli applausi degli amici che intonano tanti auguri alla professoressa per la centesima volta, non poteva mancare il soffio delle candeline. E la festa continua sui social network dove ognuno celebra la nuova centenaria ischitana con un ricordo, una frase o una fotografia confermando che è proprio vero quello che si dice che “La donna non è vecchia finché ispira dell’amore” , e qua di Amore ce n’è davvero tanto!  – Isabella Puca

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