CULTURA & SOCIETA'

Comparatori prezzi: qualche curiosità sul servizio

Prima che l’e-commerce prendesse piede su larga scala i consumatori sceglievano le offerte dal negozio, oppure dal volantino, magari in occasioni speciali come i saldi. Con il commercio elettronico e con la diffusione dei servizi digitali, le cose sono cambiate: il nuovo utente 2.0 ha a disposizione offerte praticamente giornaliere, se non last-minute, anche a tempo, e una gamma di prodotti e servizi pressoché illimitata. La scelta, anche tenendo conto del tempo a disposizione e del budget, a volte è difficile; a questo si associa il timore di comprare un prodotto non conforme alle aspettative, oppure di incappare in qualche disservizio, se non in una truffa. I comparatori di prezzo hanno risolto questo problema, permettendo ai consumatori di scegliere il prodotto migliore al miglior prezzo, in modo rapido ed intuitivo. Talvolta i comparatori di prezzo accorpano alle tabelle di confronto delle tariffe anche delle utili recensioni, oppure, tramite l’affiliazione delle aziende, direttamente dei link per usufruire subito delle offerte per mezzo di bonus, coupon e codici sconto. Il successo di questo meccanismo è clamoroso: secondo le ricerche di settore il 92 per cento degli italiani ricorre a siti e piattaforme di aggregazione delle offerte o comparazione prezzi, collocandosi ben oltre la media europea.

I vantaggi per i consumatori: risparmio e affidabilità

Ma quali sono i vantaggi che i consumatori del web, sempre più attenti alla scelta ottimale, ritrovano nei compara prezzi?  Innanzi tutto, visto che l’80 per cento degli italiani è attenta al risparmio come primo parametro di acquisto, i comparatori sono strumenti intuitivi per il confronto aggiornato delle offerte rispetto a una data categoria di prodotti/servizi. Ad esempio, chi cerca un paio di scarpe di una certa marca saprà con certezza, dalle piattaforme o dalle app dedicate, come DoveConviene, dove trovarle e a quale costo, con variazioni anche evidenti tra i vari prezzi. I comparatori funzionano anche per i servizi, non solo digitali: possono indicare dove trovare un buon albergo a basso costo, come accade, ad esempio, su TripAdvisor, il quale si avvale anche delle “stelline” come punteggio di valutazione della community.  Altre volte i comparatori di prezzo, oltre a indicare le varie opzioni, per categoria di prodotto o servizio, aggiungono anche delle pratiche recensioni, scritte da esperti del settore oppure da altri utenti, ma verificate e attendibili, grazie a strumenti come Trustpilot. In alcuni comparti questo servizio è particolarmente utile. Ad esempio, i compara prezzi sono molto utilizzati nel settore farmaceutico, e spesso funzionano col meccanismo dell’affiliazione delle aziende alla piattaforma, la quale aggiunge reputazione o senso di fiducia nella marca di un dato farmaco. Lo stesso vale per i portali di comparazione ai quali ricorre chi vuole trovare nuovi casinò online, ma vuole al contempo essere sicuro che l’operatore sia legale, affidabile, e sicuro, tra i tanti indicizzati dai motori di ricerca.   Dal settore bancario a quello assicurativo, passando per i video corsi a distanza, gli esempi sono tanti e si estendono ben oltre l’e-commerce: grazie ai compara prezzi si possono trovare i distributori di carburante più convenienti in zona, ma anche servizi medici privati o per il benessere della persona.

Il guadagno per le aziende: la visibilità

I comparatori di prezzo offrono diversi vantaggi alle aziende. Innanzitutto, bisogna chiarire che esistono due tipi di comparatori: gli aggregatori di offerte, che sono dei piccoli motori di ricerca, i quali accorpano in automatico i migliori prezzi in Rete rispetto a un dato prodotto/servizio, e i portali di comparazione più strutturati, che invece promuovono offerte delle aziende partner, come ad esempio Idealo.  In quest’ultimo caso l’affiliazione alla piattaforma, tenendo conto dell’alto traffico di accessi, consente all’azienda di aumentare la visibilità in Rete, soprattutto in settori concorrenziali come possono essere l’abbigliamento, l’elettronica, la cosmetica, il food. In altri casi, come per Google Shopping, l’offerta dell’azienda avrà l’ulteriore vantaggio di essere indicizzata sul motore di ricerca principale di Google, mentre, nel caso di Kelkoo, utilizzato in tutta Europa, la possibilità è quella di raggiungere una platea di potenziali acquirenti trasversale, non solo nazionale.

Ma cosa ci guadagnano i comparatori?                                     

Chiariti questi aspetti, la domanda sorge spontanea: cosa ci guadagna il portale di comparazione, da tutto questo meccanismo? Non esiste una risposta univoca, in quanto il ritorno per i compara-prezzi può essere di diverso tipo. Nella stragrande maggioranza dei casi il guadagno avviene sui contratti conclusi dall’azienda affiliata, in valore percentuale rispetto alla transazione andata a buon fine.

Altre volte, invece, soprattutto nel caso della comparazione di piani tariffari la cui sottoscrizione non è “una tantum”, ma a lungo termine, come nel caso dei contratti di fornitura di energia/telefonia, il servizio offerto dalla piattaforma può avere un costo prestabilito per l’azienda.                                                                                          Un investimento che, di certo, porta visibilità alle imprese online anche se, come si è detto, gli utenti più esigenti cercano anche ulteriori conferme nelle recensioni, magari verificate o specializzate, oltre che nel semplice prezzo.

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Foto di George Milton:

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