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Nord contro sud in politica, nel calcio, nell’economia…

di Franco Borgogna

 

Chiedo scusa ai tifosi dell’Ischia calcio, colpiti – in settimana – dalla cattiva notizia della penalizzazione di 4 punti, ma domenica scorsa, la mia attenzione è stata maggiormente attratta dalle vicende del campionato di calcio di serie A. Si è verificato il sorpasso dell’Inter sulla Roma, l’affiancamento della Fiorentina all’Inter e il mezzo falso passo del Napoli; il Premier Renzi ha dichiarato alla stampa: “Salutatemi la capolista” ( riferendosi alla sua Fiorentina). Intendiamoci, non voglio sottintendere alcun “ broglio” sportivo. Non è in discussione la regolarità del campionato, ma piuttosto un clima che si è creato, soprattutto nel mondo mediatico, tutto favorevole a Milano, la capitale morale d’Italia (dimentichi di parecchi scandali alla Regione Lombardia), a fronte della Capitale romana mafiosa e di una Napoli sempre folcloristica ed inconcludente. Contemporaneamente, sul fronte politico, si è deciso di nominare il Prefetto di Milano Tronca (già sul pezzo, con le dovute imbeccate di Renzi)  quale commissario di Roma Capitale. Queste concomitanze, del nord contro sud, dallo sport alla politica, alla giustizia (vedasi caso CPL nell’articolo su Giosi) hanno dato netta la sensazione che si sta preparando una delle tante “rapine” al Mezzogiorno. Dispiace che la stampa nazionale, l’informazione televisiva siano rimaste abbacinate dalla retorica di Expò, dal mito dell’efficienza perfetta, dall’Italia che guarda al futuro, a differenza delle mafie capitoline, napoletane e siciliane, che frenano il Paese. Sono stato anch’io a Milano, all’Expò, nel mese di ottobre, e per me è stato (a parte l’ingegneristica) uno scandalo, una menzogna mediatica, una grande bolla (ed anche una grande balla). L’Esposizione Universale improntata alla sostenibilità della Terra, consentiva l’invasione della Mostra fino a 250.000 visitatori al giorno nei week end. Code inverosimili, non regolate da transenne e nemmeno da un misero nastro di plastica. Tutto affidato alla buona educazione dei visitatori (che, in verità, sono stati fin troppo disciplinati). La lotta alla fame nel mondo si è sciolta di fronte alle orde fameliche e all’assalto all’ultima salsiccia (alla faccia dell’OMS e agli allarmi sul cancro). Meno male che in questa settimana mi è pervenuto un SMS da Expò di ringraziamento per aver contribuito,  con l’acquisto dei biglietti, a fornire un pasto a 650.000 bambini sottoalimentati!

Per vedere l’Albero della Vita (che rimarrà in pianta stabile,come una specie di Torre Eiffel milanese) la gente si è pigiata e compressa fino a camminare sospesa da terra, trascinata dal movimento collettivo. Per far numero (maledetti numeri!) sono state allertate scolaresche che non hanno visto assolutamente nulla! Sono state esaltate le statistiche: quasi 22 milioni di visitatori, di cui si scopre che solo 7 milioni sono stranieri che, diviso il numero di paesi presenti con un padiglione, non fa poi un numero così clamoroso. Erano belli i padiglioni? E chi la ha visti, quelli che venivano ritenuti i più belli? Il Giappone, l’Italia, gli Stati Uniti, il Kazakistan. In compenso, in mezz’ora, attraversavi palazzetti ridicoli che contenevano una bancarella di cianfrusaglie (Tanzania) o un bar per lo spaccio di rum (Cuba). Hanno funzionato bene gli ingressi, i tornelli, i controlli dei bagagli, la città ha risposto benissimo con i trasporti ( dieci e lode al metrò). Il Sindaco Giuliano Pisapia è  un ottimo amministratore, serio ma sorridente, efficiente ma democraticamente disponibile. Questo per onore alla verità e per dimostrare che non sono affatto prevenuto. Ma è stata da sciagurati la sicurezza all’interno della grande superficie espositiva. Troppa gente, nessun controllo. Sarebbe bastata una scintilla qualunque, un matto, un litigio, un botto, perché la folla creasse il panico e l’incidente. Nessuno ha avuto il coraggio di rimarcare questo. Tutti ad osannare il Commissario Sala e il Prefetto Tronca, oltre che l’autorità antimafia dottor Cantone. Fosse stato a Roma o a Napoli, il Sud sarebbe stato mediaticamente massacrato. Sono a conoscenza che molti ischitani hanno visitato Expò. Quelli che hanno avuto la fortuna di esserci andati in estate avranno avuto una buona impressione, ma quelli, come me, che sono malcapitati in ottobre, difficilmente possono esserne usciti soddisfatti. Sono anche consapevole che Ischia si è ben piazzata nel box della Campania, con la Scuola del folclore prima, poi con i vini isolani, infine con i salumi di Di Costanzo. Ma questo non deve foderarci (tanto per rimanere nell’ambito della salumeria) gli occhi di prosciutto. Se pensate che stia esagerando, riparliamone tra qualche tempo, quando Milano godrà del Campus Universitario e della Ricerca scientifica, quando assomiglierà – per affluenza turistica – a Barcellona, a Berlino, mentre Roma continuerà ad essere seppellita sotto il peso di quotidiani cortei sindacali, religiosi, politici e Napoli continuerà a perdere (come Ercolano battuta da Mantova, capitale della cultura 2016) ogni corsa a candidature prestigiose e promozionali. Quando l’ennesimo misfatto ai danni del Sud sarà, ancora una volta, compiuto!

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