CULTURA & SOCIETA'

La “Rotta di Enea” itinerario culturale del Consiglio d’Europa

Arriva il prestigioso riconoscimento per un percorso che si estende da oriente a occidente attraverso il Mediterraneo e che tra l’altro investe anche i Campi Flegrei e le isole di Ischia e Procida

La nostra terra continua a spiccare per la sua immensa ricchezza culturale. C’è anche la Città Metropolitana di Napoli nella “Rotta di Enea”, l’itinerario che ripercorre il lungo viaggio raccontato nell’Eneide di Virgilio. Un percorso che si estende da oriente a occidente attraverso il Mediterraneo, e che ha raggiunto il prestigioso riconoscimento di Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa. E proprio l’area metropolitana partenopea recita un ruolo centrale in questo percorso, come territorio e come istituzione.

Proprio in quest’area si svolgono infatti alcuni dei momenti cruciali del viaggio che l’eroe greco compie dalle spiagge di Troia, in Turchia, fino in Italia e ai lidi lavini. Basti pensare all’incontro tra con la Sibilla e alla discesa agli inferi, ambientati a Cuma e nel territorio flegreo, così come Napoli è indicata come la città elettiva di Virgilio.

La più piccola delle isole del golfo prenderebbe il suo nome dalla nutrice di Enea, Procida, che qui morì e da lui fu sepolta dalle parti di Vivara. Infine, Pithecusa (Ischia) e Cuma (Pozzuoli), le prime colonie, hanno costituito l’area di irradiazione della cultura greca in Italia e in Europa. Ma la Città Metropolitana di Napoli è presente anche come istituzione: l’Ente ha affiancato l’Associazione “Rotta di Enea”, promotrice della candidatura, in tutto il suo percorso per l’ambito riconoscimento europeo. Una collaborazione culminata con una delibera ufficiale di adesione firmata dal sindaco metropolitano, Luigi de Magistris, all’inizio del 2021.

Il primo cittadino ha così espresso la sua soddisfazione: “Il progetto che è divenuto realtà si propone di promuovere la cultura del mare, i paesaggi e le testimonianze del passato, i luoghi della cultura e della memoria, nonché i valori universali dell’incontro tra i popoli, nella convinzione che proprio tali diversità abbiano costruito la ricchezza culturale dei Paesi europei. Per questo abbiamo aderito convintamente e in questi anni lo abbiamo fortemente supportato, nella consapevolezza che l’area metropolitana di Napoli, e in questo caso l’area dei Campi Flegrei, è uno scrigno di bellezze straordinarie che noi dobbiamo contribuire a disvelare e a valorizzare in quella che è la sua dimensione più congeniale, ovvero quella culturale e paesaggistica. L’auspicio è che questo prezioso titolo segni il rilancio e la ripresa dell’intero territorio dopo anni difficili, flagellati da una pandemia che ci auguriamo di metterci al più presto alle spalle”, conclude il sindaco de Magistris.

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