2020, l’anno in cui il Covid l’ha fatta da padrone

Il 2020 appena messo alle spalle è stato indubbiamente un anno che ha regalato molti meno spunti del solito. La ragione va ovviamente ricercata nel fatto che la pandemia da coronavirus ha finito per caratterizzare in maniera pervasiva ogni aspetto della vita privata e sociale di cittadini e istituzioni. Una opprimente coltre che ha coperto anche la nostra isola, mettendo a nudo tutte le debolezze del sistema-Ischia, dall’economia alla sanità, alla mancanza di strategie comuni per affrontare problematiche contro le quali gli strumenti consueti si sono rivelati rapidamente obsoleti e inadeguati.

Tuttavia, non sono comunque mancati alcuni significativi appuntamenti che hanno dato una certa impronta a questa difficile e sofferta annata, a partire dagli appuntamenti elettorali, tra cui le elezioni comunali di Lacco Ameno che si sono ritagliati di forza un posto nella storia isolana, con strascichi giudiziari tuttora aperti. Ma l’isola resta anche senza una rappresentanza in regione, dopo la consultazione dello scorso settembre. L’anno si avviato al termine con una notizia inaspettata: la partenza, dopo quasi otto anni, del vescovo della nostra Diocesi. Lagnese è infatti stato nominato dal Papa alla guida della Diocesi di Caserta. L’isola affronta così il 2021 tra antichi problemi e nuove aspettative. Auguri, Ischia.