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Lacco, sì del Consiglio a Capossela Tensione sui lavori fognari

Di Francesco Ferrandino

LACCO AMENO. Il Comune del Fungo ha conferito la cittadinanza onoraria al celebre cantautore Vinicio Capossela, ma senza l’unanimità e con la minoranza divisa sulla questione. È stato un consiglio comunale relativamente breve, quello riunitosi ieri in seduta straordinaria nella sala consiliare del Municipio di Santa Restituta. L’assemblea, iniziata alle 13:45 con la partecipazione di tutti i consiglieri, oltre agli assessori Domenico Miragliuolo e Cecilia Prota, doveva essenzialmente approvare una serie di “atti dovuti”, primo fra tutti l’adesione all’Ente d’Ambito Napoli 2 ai sensi dell’articolo 25 della legge regionale n.14 del 26 maggio 2016, per l’esercizio in forma associata della gestione del ciclo rifiuti. Non è mancata l’unanimità del voto dei consiglieri presenti, che si è ripetuta anche per il secondo punto all’ordine del giorno, riguardante la richiesta d’intervento alle autorità sovraordinate (Regione, Asl, fino al Ministero competente) per la risoluzione delle tante emergenze che stanno colpendo l’Ospedale Rizzoli. Un riconoscimento della specificità della condizione insulare farebbe scattare le necessarie deroghe ai pesanti tagli che si sono abbattuti sul settore sanitario, permettendo anche quelle assunzioni in grado di far fronte alle esigenze dell’unico nosocomio isolano. Consequenziale a tale deliberazione anche quella riguardante l’accordo tra i sindaci delle sette amministrazioni isolane con la Regione Campania tramite la mediazione dell’Ancim (Associazione nazionale dei Comuni delle Isole Minori), per agevolare la risoluzione di varie problematiche, quali il mantenimento dei presidi sanitari, le agevolazioni nei collegamenti per chi lavora nel settore, e l’accesso ai finanziamenti statali ed europei. Il quarto punto all’ordine del giorno ha quindi riguardato la proposta di conferimento della cittadinanza onoraria a Vinicio Capossela, l’artista che dedicò una sua canzone alla vicenda della nostra Patrona, Santa Restituta. Nello scorso consiglio comunale, svoltosi il 27 maggio, la minoranza si oppose alla proposta, per divergenze che furono definite “di metodo e non di merito”, nel senso che gli esponenti di maggioranza non avevano preventivamente concordato i particolari della proposta con i colleghi. Ma anche stavolta non tutto è filato liscio: il sindaco Pascale ha ribadito l’auspicio del voto unanime dopo aver recepito le rimostranze dell’opposizione, auspicio confermato anche dall’assessore Prota, ma il consigliere Carmine Monti ha avanzato una controproposta, consistente nel dedicare a stretto giro un nuovo civico consesso dove concentrare questa e altre ipotesi di cittadinanza onoraria per diverse personalità. Il primo cittadino ha però dichiarato: «Va bene rimandare una volta, ma non una seconda», prima di procedere alla votazione, che ha visto l’approvazione della proposta per dieci voti a tre. Agli abituali nove voti favorevoli della maggioranza, si è infatti aggiunto quello del consigliere Aurelio De Luise, che prima della votazione ha dichiarato: «Voto a favore perché stavolta la maggioranza, tramite l’assessore Cecilia Prota, ha fatto pervenire l’opportuna documentazione in merito col dovuto anticipo a tutti i consiglieri, ma ribadisco che questo voto non influisce sulla mia appartenenza allo schieramento di minoranza».  Col sofferto conferimento della cittadinanza a Capossela si è concluso l’esame dei punti contemplati  dall’originario ordine del giorno. Il consiglio è tuttavia continuato per discutere altre due questioni che l’opposizione aveva richiesto come integrazione, per trattare due argomenti di stretta attualità, il primo dei quali riguardante le tanto discusse opere di adeguamento e potenziamento della rete fognaria. Sul punto Pascale ha preso la parola, sottolineando la confusione che a livello mediatico si sarebbe addensata sui lavori in corso. «L’appalto e il finanziamento dell’opera sono stati assegnati durante la precedente amministrazione», ha dichiarato il primo cittadino, che ha rivendicato la scelta dell’attuale compagine di voler partire con i lavori lo scorso autunno per non perdere il finanziamento, approvando la variante su via Casamonte e via Fango, e mettendo in collegamento due lotti della rete. «Manca solo il collegamento col terzo lotto sino a via Pannella», ha detto Pascale, che ha manifestato l’intenzione di completare l’opera includendo anche la zona Crateca nella rete fognaria. Il sindaco è poi passato ad analizzare la situazione dei lavori in via di completamento sul corso Rizzoli, sintetizzando le vicissitudini degli ultimi due mesi, quando due acquazzoni (l’ultimo dei quali due giorni fa) hanno provocato la ripetizione dell’annoso problema della fuoriuscita di liquami dalla condotta fognaria in corrispondenza della Parrocchia, circostanza a cui si è aggiunto il cedimento della vecchia condotta che va dal pontile al Capitello, che non è stata oggetto di ristrutturazione, a cui si è prima ovviato con una soletta di cemento per evitare lo sversamento dei liquami in mare, ma che dopo pochi giorni ha richiesto un intervento ben più invasivo, dall’interno, per bloccare il fenomeno e le conseguenti esalazioni. «Malintesi e speculazioni varie – ha detto Pascale – si sono moltiplicati senza tener conto della semplice realtà dei fatti. I fenomeni di sversamento non c’entrano nulla con i lavori in corso, perché le condotte in via di completamento non sono ancora entrate in funzione: lo saranno soltanto dopo i necessari collaudi». È stato Giovanni De Siano a contestare per primo la ricostruzione delineata dal primo cittadino, sottolineando il pesante ritardo della conclusione dei lavori, che nei programmi originari dovevano essere terminati per la notte di Capodanno. A sua volta, Carmine Monti non ha negato l’importanza di un’opera effettivamente attesa da decenni e che aveva preso le mosse proprio durante la sua amministrazione, «ma non era certo il caso di fare promesse e proclami sulle tempistiche, che sono state puntualmente disattese», ha detto l’ex sindaco, che ha poi illustrato all’aula una lunga serie di criticità progressivamente emerse in concomitanza con l’avanzamento dei lavori. Monti ha dapprima richiamato la nota dello scorso dicembre con cui il responsabile dell’Utc ing. Grasso e il direttore dei lavori fognari avevano messo in guardia l’amministrazione dal pericolo costituito dagli scarichi, definiti come “abusivi”, di acque termali ad alta temperatura che si immettono nelle fogne comunali con conseguenti rischi per l’integrità delle nuove condotte. Successivamente, il leader dell’opposizione ha illustrato una serie di note che l’Evi ha redatto in concomitanza con i sopralluoghi effettuati durante i lavori. Interferenze idrauliche tra vecchio e nuovo impianto avrebbero portato, secondo quanto riportato dal consigliere Monti, a “lavorazioni grossolane” e potenzialmente in grado di vanificare le opere in corso. Un quadro fosco che si è aggiunto alle accuse di non aver mai provveduto in questi mesi a reagire ai vari allarmi prospettatisi. Il sindaco ha gettato acqua sul fuoco, assicurando che l’ufficio tecnico e quello legale avrebbero verificato le note Evi. Intanto la discussione si è spostata sull’effettivo arrivo dei finanziamenti nelle casse comunali per i lavori fognari, stante l’obbligo di rendicontazione entro il 31 dicembre, pena la perdita dell’intero importo. A precisa domanda del consigliere Giovanni De Siano,  l’assessore Miragliuolo ha assicurato che i fondi sono arrivati lo scorso aprile. L’esponente di minoranza, prima della conclusione del consiglio, ha voluto conoscere gli esatti limiti dell’area portuale sul lato occidentale, che sono stati illustrati dal sindaco. Domanda che con tutta probabilità s’inserisce nella recente polemica sulle analisi effettuate dell’Arpac, che hanno rilevato batteri focali nell’area portuale. Polemica che ha quindi tutta l’aria di non finire qui. C’è stato anche tempo per l’annuncio, da parte del geom. Salvatore Castagna, del progetto volto a eliminare le barriere architettoniche a Villa Arbusto e nell’area circostante. Alle 14:45, dopo un’ora precisa, il civico consesso è terminato lasciando liberi i consiglieri di correre a pranzo.

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