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Parola di Giorgio: «Saremo al fianco di De Siano, ma è ancora presto»

di Stefano Arcamone

 

Giorgio Balestriere, siamo a sei mesi alle elezioni. Il centrodestra appare confuso. Sembra che tutto ruoti intorno a Domenico De Siano e ad una sua possibile candidatura. Quali sono gli sviluppi?

«Più che confuso il centrodestra è in un momento di riflessione. Su tutte le ipotesi che stanno circolando. Se ci sarà De Siano saremo al suo fianco. Lui ancora non ha presentato la candidatura quindi l’ipotesi ancora non c’è. Aspettiamo».

De Siano sarebbe la scelta giusta per Ischia?

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«Il senatore è uno che potrebbe fare benissimo il candidato sindaco visto il palmares politico. È impegnato a livello istituzionale da tempo, conosce i meccanismi della pubblica amministrazione».

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Qualche settimana fa si è iniziato a discutere anche di possibili alternative. Circolano anche alcuni nomi, soprattutto Gino Di Meglio e Davide Conte. Sono candidature plausibili?

«Per il momento il centrodestra non ha preso posizione e non ci sono candidature. quando sarà il momento troveremo una convergenza sul nome del candidato sindaco».

Altra voce che gira tra gli addetti ai lavori è una ipotesi di convergenza tra Domenico De Siano e Gianluca Trani. È una ipotesi percorribile o è solo fantapolitica?

«Di questo accordo non ho sentore né ne ho sentito parlare. Non mi pronuncio, in questa fase è meglio non sbilanciarsi. Dobbiamo lavorare su un programma serio per il paese individuando le priorità. Solo dopo penseremo agli accordi elettorali».

La maggioranza sembra essersi finalmente compattata intorno al nome di Enzo Ferrandino. Come giudichi una sua candidatura?

«Enzo è una persona matura da un punto di vista politico e conosce bene la macchina amministrativa, non mi meraviglierei se il suo fosse uno dei nomi sul tavolo della maggioranza per la prossima tornata elettorale».

Giorgio Balestriere con chi si schiererà?

«Sono un uomo di centrodestra e lì sono sempre rimasto. rimarrò dove mi trovo. Quelle che erano una volta le congetture ideologiche di centrodestra e centrosinistra sono superate. Ognuno ha un suo indirizzo e una sua formazione, però l’obiettivo deve essere quello di lavorare nell’interesse del comune e della collettività».

La vera novità è Salvatore Mazzella e il suo deciso avvicinamento alla maggioranza. Prima Brandi a Ischia Ambiente, ora Pilato all’ufficio tecnico. Possiamo considerarlo già parte integrante della coalizione che sosterrà Enzo Ferrandino?

«Salvatore Mazzella è uno che politicamente la pensa come me, vuole lavorare per il paese indipendentemente dalla posizione in cui si trova. Che gli si attribuiscano nomine per boatos e non per interferenze dirette fa parte del gioco, ma io questa sua entrata a gamba tesa non la vedo tanto. Ha ben chiara la situazione politica e al momento opportuno farà le sue scelte nell’ottica di una buona politica».

Antonio Buono però sostenne che già avevano un accordo. E sembra di capire che Antonio Buono stia con la maggioranza.

«Non mi pare che disse questo, ma che avrebbero fatto qualsiasi tipo di accordo stando già con Salvatore Mazzella. Dobbiamo però fare una precisazione: prima di Natale non ci sarà campagna elettorale. Ci sono gli impegni di fina anno da rispettare: bilancio, assestamento e consuntivo. Passerà tempo prima di entrare nel vivo della campagna elettorale. Poi il paese è piccolo ognuno può dire ciò che vuole».

Si discute molto sulle percentuali del voto di opinione in un comune come Ischia. L’elettorato in questi anni è maturato molto, anche grazie all’avvento delle nuove tecnologie. Secondo te è pronto ad eleggere un sindaco sfuggendo alle solite logiche che governano il voto nelle piccole realtà?

«L’elettore di Ischia è sempre stato maturo, ha affrontato varie campagne elettorali senza lasciarsi travolgere da umori e tendenze. Il voto di opinione esiste ma nelle piccole realtà il voto resta condizionato dall’appartenenza a grandi famiglie o a “familias” intese come gruppi non necessariamente di consanguinei».

Altri due argomenti: quote rosa e Movimento 5 Stelle. Partiamo da quest’ultimo. Negli ultimi anni abbiamo assistito alla loro avanzata in campo amministrativo culminato con la presa di Roma. Ad Ischia appaiono marginali rispetto al contesto attuale ma sembra che presenteranno una lista. Possono dare in qualche modo fastidio ai grandi blocchi?

«I 5 stelle pagano lo scotto di non avere una organizzazione partitica vera e propria. Il radicamento in politica è molto importante, viene prima di ogni altra cosa. Certo che possono competere, siamo in una democrazia. Ma le elezioni amministrative sono sempre particolari, dubito che possano creare scompiglio».

Quote rosa. Forio e Casamicciola hanno insegnato che sono imprevedibili. Cosa accadrà a Ischia?

«La matematica è quella. Le proporzioni si faranno. Sulle quote rosa bisogna investire cercando disponibilità da parte delle eventuali candidate. Il genio femminile è un tocco che in politica ci deve essere, rappresenta un valore aggiunto».

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