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Sisma, il monito di Vito Iacono: «La scuola è una cosa seria»

«Migliaia di studenti costretti ai doppi turni che potrebbero durare per anni, bambini sballottati per chilometri in giro per l’isola in orari improbabili. È a rischio la loro salute e il loro diritto allo studio e a vivere. Saranno costretti a rinunciare alla musica, allo sport, al catechismo, alle ore di svago e con la famiglia. Mi piacerebbe che qualche pediatra, e non solo, dicesse qualcosa! E hanno anche il coraggio di dire che le scuole sono cominciate “regolarmente” (?)». È questo il duro incipit del nuovo intervento del consigliere foriano Vito Iacono, che torna a dire la sua sulla malferma salute della scuola isolana, aggravatasi ulteriormente dopo il sisma del 21 agosto scorso.

«Intanto – prosegue Iacono – loro si riuniscono in gran segreto e neanche ci fanno sapere cosa hanno deciso. Cosa si saranno detti nella riunione carbonara di questa mattina (lunedì per chi legge, ndri) dove si decideva il futuro delle nostre scuole, della nostra popolazione scolastica, delle nostre famiglie? Ma come è possibile che un incontro così importante si svolga nel silenzio più inquietante? Come è possibile che per definire strategie e priorità da condividere per meglio spendere i fondi stanziati dal Miur per concorrere a limitare quanto più possibile un insopportabile disagio non si sono coinvolti i dirigenti Scolastici? Anzi – accusa Iacono – li hanno cacciati».

Vito Iacono prosegue il proprio intervento asserendo che «si racconta che ai presidi del “Mattei” e del “Mennella”, nonostante godessero di un invito da parte dell’ente da cui dipendono i loro istituti, sarebbe stato loro impedito di partecipare alla riunione. Sì, è vero, dopo ce n’è stata un’altra, ma di quella meglio non parlarne! Non penso si possa andare avanti così, prima o poi i genitori e gli studenti la pazienza la perderanno se non si definiscono obiettivi, soluzioni e tempistica. A proposito, non mi sembra possibile credere che qualcuno pensi ad installare dei moduli nel bosco, la scuola è una cosa seria! Potrebbe essere utile – suggerisce il consigliere – costituire un “comitato civico” riconosciuto per legge e rivendicare un ruolo di riferimento ai tavoli di concertazione. Ora che gli alberghi chiudono penso che non sarebbe difficile organizzare almeno per la scuola dell’infanzia delle aree e aule!», ha chiosato il capogruppo consiliare de “Il Volo”.

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