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Circolo Sadoul, la burocrazia fa gioire i nostri mass media

Un amaro sorriso ci ha strappato l’intervento pubblicato da alcuni organi di stampa locali in cui si dava grande risalto alla mancata erogazione di un contributo regionale in favore della nostra associazione. Secondo questi commentatori, la Regione ci avrebbe escluso da alcuni benefici perché non saremmo una istituzione “di alta cultura”.
Ignoriamo cosa significhi tale espressione, e certamente non vogliamo ammantarci di cotanto titolo, ma il prosieguo dell’articolo lascia intendere che saremmo stati cacciati dalla lista dei meritevoli perché il nostro circolo avrebbe “invero notevolmente ridotto il raggio delle proprie attività” anche perché rifiuteremmo  “la cooptazione di giovani e forze fresche nel proprio comitato direttivo”.
Pervicacemente restii ad accogliere entusiastici apporti giovanili, avremmo trascurato di proporre “iniziative degne di nota” dopo l’ultima “che risale al 2011 quando fu avviata una campagna per il recupero degli affreschi della Torre Guevara”.  Osserviamo soltanto che –avviata nel 2011- quella importante (e costosa) iniziativa si è protratta, con risultati esaltanti, anche negli anni successivi ed è tuttora in corso.
Ma tale “iniziativa degna di nota” non è stata la sola: abbiamo proposto da allora centinaia di conferenze (tra cui quella del Prof. Thomas Stocker , esperto dell’ONU per i problemi climatici,  che fu seguita da quasi trecento ascoltatori, o quella –altrettanto affollata- del regista  Leonardo Di Costanzo),  i seminari della Scuola Scienza e Società (i cui atti furono pubblicati nel libro “Ischia patrimonio dell’Umanità”),  i corsi della Scuola di cinema, le iniziative per le serate sull’emigrazione degli ischitani nel mondo ed infine la partecipazione al Festival della Filosofia concluso con la conferenza di Erri De Luca.
Dobbiamo però un chiarimento agli amici che seguono la nostra attività. Vero è certamente che le disponibilità economiche del circolo si sono ridotte rispetto al passato, ma la mancata erogazione del contributo regionale ha un’altra spiegazione. Quando occasionalmente venimmo a sapere della possibilità di richiedere un contributo regionale per le attività regionali proponemmo una richiesta basata sul nostro annuale programma di attività. Tale richiesta aveva ed ha tutti i requisiti richiesti dalla normativa regionale. Ed infatti non è certo per una valutazione in merito alla qualità o quantità delle nostre iniziative che non siamo stati ammessi ai contributi regionali. Basti considerare l’elenco degli esclusi per valutare come prestigiose istituzioni (come la Città della Scienza) sono state respinte con le nostre stesse motivazioni, mentre sono stati premiati enti con una storia ed un programma meno lungo.
I contributi saranno erogati alle associazioni che svolgono “attività culturali di preminente interesse regionale”  elencate in un Albo di recente istituzione. Non avevamo richiesto l’iscrizione a tale Albo nella convinzione che esso dovesse contenere tutti gli Enti che già godevano di tale riconoscimento. Il nostro era stato ottenuto circa venticinque anni prima: il Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 9 del 13.12.89 riportava che il “Circolo Culturale G. Sadoul” era stato” inserito tra gli enti di rilievo regionale per l’attività di rilevante interesse educativo e culturale espletata”.
Per questi motivi pensavamo –evidentemente erroneamente- di avere il diritto a chiedere un contributo alla nostra attività. Siamo stati esclusi, ed ora che succede?  Succede che –come per gli anni precedenti- continueremo esattamente come prima, contando solo sulle nostre forze: anche per il 2016 confermeremo tutte le nostre iniziative, perché il nostro impegno  non è finalizzato a ricevere contributi degli enti pubblici, ma di offrire all’isola occasioni di crescita culturale e morale.

 

* * *

RISPONDE IL GOLFO

Siamo contenti di prendere atto che il Circolo Sadoul non e’ piombato nel torpore e prosegue, con tenacia, la sua attività (benché ridotta) malgrado il taglio dei fondi regionali sulla cultura. Nessun intento polemico nel pezzo de Il Golfo del 26 novembre, ma solo la volontà di ricordare il prezioso apporto al sodalizio (fino al 2005) di Tonino Della Vecchia, soprattutto per la sua capacità di tener testa a tutti gli adempimenti burocratici periodici. Di sicuro anche adesso il compianto ex segretario tuttofare si sarebbe attivato per l iscrizione al nuovo albo delle associazioni di particolare rilievo regionale, istituito da molti anni. Proprio dal contenuto dell’odierno comunicato (ove si cita un riconoscimento ottenuto ai sensi della L.R. 49/85, abrogata dal 2003) emerge che tuttora il Circolo Sadoul non e’ riuscito a trovare un valido sostituto, ancorché giovane – in grado di fare il “tappabuchi” pure in tema di aggiornamenti normativi – al compianto Della Vecchia.

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