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Attività nascoste ai cittadini, “fuorilegge” anche i siti di Forio, Serrara e Barano

I siti web istituzionali degli Enti Pubblici sono gli strumenti primari per gli adempimenti normativi previsti per legge e di pubblicità legale oltre che il mezzo principale di informazione e comunicazione con il cittadino. Probabilmente non lo sanno gli amministratori dei Comuni isolani che sottovalutano, di fatto, il web e le sue potenzialità. 

Continua la nostra navigazione nel mare magnum del web dei siti istituzionali dei Comuni dell’Isola di Ischia. La bussola della trasparenza dei siti internet, bussola.magellanopa.it, ha bocciato sonoramente le pagine web istituzionali del Comune di Ischia, Lacco Ameno e Casamicciola. Oggi procediamo con l’analisi dei siti di Barano, Serrara Fontana e Forio. Il dato è inequivocabile: i siti non rispettano i criteri dettati dall’Anac – Autorità nazionale anticorruzione – sulla trasparenza amministrativa o lo fanno solo in parte. Gli strumenti forniti dal Ministero per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione a supporto dell’attuazione e della governance della trasparenza degli spazi internet delle pubbliche amministrazioni indicano come le pagine web istituzionali dei Comuni ischitani siano carenti sotto il profilo dei contenuti in termini di trasparenza.

Il sito del Comune di Barano ha dell’incredibile. Su 94 sezioni da controllare, ben 94 sono da bollino rosso per il Ministero. La pagina  web è inaccessibile, tecnologicamente vecchia e con pochi e scarni contenuti. Non c’è nemmeno una scritta ‘Sito in allestimento’ che potrebbe mettere gli amministratori al riparo da sanzioni dell’Anac e salvare le apparenze. Scorrendo la pagina non c’è alcuna traccia delle sezioni imposte dall’autorità anticorruzione che costituiscono obblighi di pubblicazione per tutte le pubbliche amministrazioni. In pratica il sito del Comune di Barano è off topic. Per capirci, detto in maniera più semplice: non rispetta la legge.

Migliore, ma non buona la situazione del sito internet del Comune di Serrara Fontana. Le sezioni che hanno ottenuto il disco verde dalla bussola del Ministero sono 70 su 94. Mancano, però, alcuni contenuti fondamentali.  Chi naviga sul sito non potrà mai conoscere il piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza, gli oneri informativi per cittadini e imprese, i titolari di incarichi politici, di amministrazione, di direzione o di governo, i titolari di incarichi dirigenziali amministrativi di vertice. Mancano poi le sezioni dedicate alle sanzioni per mancata comunicazione dei dati, quelle relative al personale, gli incarichi conferiti e autorizzati ai dipendenti (dirigenti e non dirigenti), ai nuclei di valutazione e verifica degli investimenti pubblici ed alla prevenzione della corruzione.  Certamente più curata della parte amministrativa è quella turistica. Nella sezione ‘Conosci la città’ le pagine di storia, gite turistiche, dove mangiare, dove dormire, fotogallery, punti di interesse, informazioni utili e vini locali sono più ricche dei contenuti della parte relativa alla trasparenza amministrativa. Più informazioni turistiche che atti amministrativi, insomma. Peccato che il sito in analisi sia quello del Comune e non della Proloco.

Lo scorso 23 luglio la Bussola delle Pubbliche amministrazioni ha monitorato la pagina internet istituzionale del Comune di Forio dando un risultato positivo per il 76%. In pratica 64 indicatori sono da disco verde su 84 totali. Un buon risultato soprattutto se si considera che la struttura web utilizzata è antiquata. In ogni caso basta accedere al sito e notare come sia costantemente aggiornato. In home page l’ultimo aggiornamento è quello relativo all’avviso pubblico per la manifestazione di interesse alla partecipazione di ‘Note di Natale sotto l’albero’ edizione 2018-2019. Segno che c’è una programmazione alla base e che il sito viene costantemente monitorato.

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Fino a quando la trasparenza nelle pubbliche amministrazioni viene vissuta come una concessione dovuta da parte dell’amministrazione verso il cittadino o come una modalità del cittadino per mettere in mora chi governa, non si riuscirà a coglierne in pieno le opportunità. La trasparenza, anche sul web, può essere uno strumento per ricreare un senso di appartenenza tra cittadino e Istituzioni.  Non c’è politica che combatta la corruzione più efficace del controllo sociale dei cittadini, che considerano quel controllo sociale un modo per sentirsi rappresentati dalle istituzioni e dalla pubblica amministrazione.

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Il dato che più salta all’occhio che nessuno dei siti istituzionali dei sei Comuni dell’Isola offra una diretta streaming per i consigli comunali o una reale forma di partecipazione alla vita politica. Gli atti, quando ci sono, sono ben nascosti. E solo una buona praticità nella ricerca consente di scovarli. Un cittadino qualsiasi che vuole dare uno sguardo al bilancio comunale, alle delibere, determine dirigenziali, ordinanze ed atti difficilmente, se non armato di tanta pazienza e buona volontà, riuscirà mai a trovare ciò che cerca sui siti internet. 

(SECONDA PUNTATA. LA PRECEDENTE E’ STATA PUBBLICATA IERI MARTEDI’ 7 AGOSTO. LA PROSSIMA SARA’ DOMANI GIOVEDI’ 9 AGOSTO)

Giovanna Ferrara

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