LE OPINIONI

IL COMMENTO Bandire la plastica? Un passo importante ma non risolutivo

DI MARIA MUSCARA’

Ho letto del provvedimento ischitano contro l’uso della plastica e sicuramente faccio un plauso a chi sta portando avanti questa battaglia a tutela dell’ambiente. Parliamo di un passo importante, ma sicuramente non ancora risolutivo. Mi spiego meglio: questi segnali che vengono dati sono più che positivi ma parliamo di una goccia nell’oceano delle cose che andrebbero fatte per evitare lo spreco e il consumo. Ovviamente va benissimo eliminare i bicchieri e i piatti di plastica, e tutto il monouso. Ma sostituirlo con il compostabile non è proprio la situazione migliore che ci sia al mondo per due motivi: anzitutto perchè parliamo comunque di un monouso, cioè di un qualcosa che va buttato immediatamente dopo l’utilizzo, non potendo più essere adoperato. E quindi parliamo di uno spreco di energia per costruire e poi distruggere. E poi perchè sul compostabile siamo molto indietro.  Vi porto un esempio: cinque mesi fa comprai una macedonia in un bicchiere con scritto sopra “compostabile”. Mi sembrava strana questa cosa. Dunque la portai a casa e misi il vasetto vuoto nella terra collocata sul mio balcone domestico – dove ho pure il compost – in attesa che facesse il suo lavoro, ovvero si compostasse.

Purtroppo, a distanza di cinque mesi l’oggetto non ha avuto nessun tipo di cambiamento. Quindi, secondo me, era una plastica trasformata in prodotto compostabile. Tuttavia, aldilà del mio caso specifico, credo che la situazione ottimale – e mi riallaccio a quanto dicevo all’inizio –  è, ad esempio, quella del bicchiere di vetro che si lava e che si riadopera, della borraccia che si riempie e che si porta con sè quando si ha bisogno di bere, evitando assolutamente il concetto di usa e getta. Voglio ricordare che in Regione Campania è il quarto anno che riproponiamo degli emendamenti semplici: l’abbattimento del monouso all’interno degli uffici regionali (anzi, ho preparato una mozione che andrà in discussione tra qualche giorno) e dunque l’abolizione nella plastica e dell’usa e getta. E soprattutto l’istituzione di un fondo da destinare alle fontanelle per strada: se c’è una fontanella dove abbeverarsi, sicuramente non si compra la bottiglietta di plastica. Parliamo di emendamenti che sono stati scartati e finanche derisi. Addirittura il capogruppo del PD sbeffeggiò la nostra proposta di apporre delle ciotole sotto le fontanelle pubbliche, con l’obiettivo di far abbeverare gli animali. Siamo nel medioevo evidentemente e ci vorrà del tempo. Ma intanto, faccio i complimenti per i primi passi che si stanno muovendo sull’isola verde.

* CONSIGLIERE REGIONALE E CAPOGRUPPO M5S

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