SPORT

9º Judo Summer Camp dell’ ASD Olympic Judo Forio

DI ROSSELLA BARBIERI

L’ASD Olympic Judo Forio Isola d’Ischia ha organizzato il “9º Judo Summer Camp- Memorial Adriana Serpico”, che si è tenuto dal 26 al 29 giugno presso il Palazzetto dello Sport di Forio d’Ischia. Il Judo Summer Camp dedicato ad Adriana Serpico ( figlia di Peppe Serpico, segretario dell’ASD Olympic Judo Forio), giovane diciassettenne che lasciò la vita terrena a seguito di un incidente stradale nel 2015, è nato per volontà dei genitori della ragazza, di Maurizio Bianculli e Domenico D’Angelo. È stato un meraviglioso evento con la partecipazione dei grandi campioni: Gennaro Pirelli, Antonio Esposito, Gabriella Willems, Giovanni Esposito, Biagio D’Angelo. Maurizio Bianculli, allenatore dell’ASD Olympic Judo Forio racconta del Judo Summer Camp: “È una stage internazionale, sono nove anni che organizziamo il Summer Camp; negli anni è stato ospite il campione olimpico Pino Maddaloni e tanti altri campioni. Attraverso il judo i bambini possono migliorare , infatti lo spirito del judo è creare una comunità di persone che possono creare qualcosa di positivo. All’ASD Olympic Judo ci sono 140 ragazzi e al Summer Camp si sono iscritte circa 500 persone da tutta Italia, da Milano alla Sicilia, ed ogni anno invitiamo importanti ospiti sportivi. Tramite il Judo Summer Camp l’isola si è riempita di sportivi da tutta Italia, che hanno soggiornato in molti alberghi isolani, portando così anche molto turismo ad Ischia. Prima di ogni gara dico ai ragazzi: <>. Io ora sono in polizia, collaboro con Fiamme Oro, gruppo sportivo della Polizia di Stato. Mimmo D’Angelo, maestro che allena anche qui ad Ischia, anche lui collabora con Fiamme Oro, sta con la Nippon, palestra di Ponticelli”. Mimmo D’Angelo delinea: “Per quanto riguarda la Nippon, ci sono ragazzi agonisti che si allenano due volte al giorno,mattina e pomeriggio, categorie senior e junior, sono impegnati in gare internazionali e quindi hanno un programma dettagliato; l’ultima gara che abbiamo fatto con la scuola sono stati i Mondiali di due settimane fa a Budapest e abbiamo portato due oro categoria femminile, ovviamente come Italia; i ragazzi nella medesima gara hanno raggiunto il quinto posto nella gara a squadre. Al Mondiale ci sono i due più forti di ogni nazione e quindi è stato davvero un ottimo risultato. I ragazzi delle categorie esordienti e cadetti comunque si allenano una volta al giorno per sei giorni a settimana. Ad Ischia collaboro con l’ASD Olympic Judo Forio e seguiamo anche i loro ragazzi a livello nazionale. Un mio motto è “Il judo è una disciplina che insegna i valori della vita, tra cui il rispetto per l’avversario e per gli altri, anche se non si è campioni abbiamo insegnato dei valori alla persona”. Gennaro Pirelli, giovane ventiquattrenne campano, categoria 100 chili, ha vinto due bronzi ottenuti nel 2024 agli Europei di Zagabria e nel mixed team dei Mondiali di Abu Dhabi; nel medesimo anno, quello olimpico, conquista in Tagikistan il Grand Slam che gli permette di qualificarsi ai Giochi di Parigi, lui che due stagioni prima a Tokyo aveva trionfato per la prima volta a questo livello nel circuito, e che nel 2021 si è laureato campione d’Europa Under 23; inoltre collabora con il gruppo sportivo della Polizia di Stato, Fiamme Oro.

Gennaro racconta della sua passione per il judo: “La mia passione per il judo è nata quando avevo sette anni, nella mia famiglia nessuno ha mai praticato judo, mia madre mi iscrisse in palestra, ed è così che ho iniziato questo sport. Ringrazio Antonio, Christian, Giovanni, ed infatti da loro prendevo esempio. A sedici anni ho iniziato ad allenarmi alla Nippon, e il maestro Lello fin da piccolo ha visto tanta potenzialità per questo sport in me. L’incontro più bello fino ad ora è stato con Teddy Riner, era una gara a squadre con la Francia ai quarti di finale, è stata una bellissima gara, ero alle Olimpiadi ed è stato un incontro emozionante. La mia prima medaglia all’Europeo è stata la gara che mi ha fatto quasi qualificare per Parigi, prima del Grand Slam, e lì è stato il periodo in cui mi sono operato alla caviglia. Il luogo più bello in cui sono stato è il Palazzetto in Giappone, è un luogo magico. Il mio motto è: quando una persona mi chiede se parteciperò ad una gara, io rispondo << vado a vincere non a partecipare>>” . Antonio Esposito, trentenne campano, è il capitano della Nazionale di judo italiana, ed è stato il primo italiano a vincere la medaglia d’oro ai Mondiali Juniores nel 2013, trionfo che gli spalanca le porte della Nazionale maggiore; nel 2014 il secondo posto agli Europei U23, nel 2018 conquista uno splendido bronzo nella rassegna continentale di Tel Aviv. Inoltre si distingue per aver conquistato due volte il primo posto al Grand Prix e il terzo posto al Grand Slam. Alle Olimpiadi 2024 a Parigi raggiunge il quinto posto nella categoria 81 chili. Inoltre Esposito fa parte delle Fiamme Azzurre, Gruppo Sportivo della Polizia Penitenziaria. “ La passione per il judo me l’ha trasmessa mio padre, anche lui judoka anche se non ha praticato judo a livello agonistico, e mi portava a vedere le gare in palestra. All’inizio da bambino questo sport era come un gioco, poi sono diventato bravo e mi sono posto degli obiettivi gradualmente importanti. La gara più bella è stata quando mi sono qualificato per le Olimpiadi, ho fatto una bellissima gara, ho vinto tutti gli incontri per KO, sarebbe ippon nel judo,alcuni incontri sono durati sette- otto secondi. Il palazzetto più bello in cui ho gareggiato è stato Parigi sia per le Olimpiadi poiché vi erano dieci mila persone, e sia per il Grand Slam che si svolge a febbraio di ogni anno in un bellissimo palazzetto. Ringrazio il mio unico e attuale allenatore Raffaele Parlati, allenatore della Nippon. Il motto prima di una gara per me è: << dare tutto, poi si può vincere e si può perdere, se si perde si torna in palestra e si migliora sulle cose andate male, l’importante è dare tutto e non avere rimpianti>>. Gli allenamenti qui ad Ischia sono andati bene, è il quinto anno che collaboro per il Judo Summer Camp. La gara delle Olimpiadi è stata molto importante e salire su quel tatami è stata un’emozione e una pressione unica, sono emozioni forti, fiero di aver provato” – delinea il judoka Antonio Esposito.

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