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«Il Calise è la mia scelta di cuore», così parlò Domenico Raccioppoli

ESCLUSIVO – A Il Golfo la prima intervista all’imprenditore che ha rilevato la gestione di un brand che ha scritto la storia della nostra isola. L’obiettivo è chiaro, tornare ai fasti di un tempo

Domenico Raccioppoli è il nuovo patròn del Calise. Imprenditore 40enne Ceo del Gruppo Raccioppoli, leader nella produzione di Imballaggi per i settori industriali e moda, food packaging sostenibile e Dpi, ha preso il testimone da Emiddio Calise. Raccioppoli si presenta a Ischia ed agli ischitani attraverso questa intervista a Il Golfo. Per lui parlano i risultati raggiunti fino ad oggi: il Gruppo Raccioppoli fattura oltre 40 milioni di euro ed ha una forza lavoro di 140 dipendenti. Da giugno riaprono i bar e si riparte. Questo il primo obiettivo.

Dott. Raccioppoli quando per la prima volta ha pensato di acquisire la gestione del brand Calise?

«Guardi, a dispetto della percezione di “soggetto straniero” che qualcuno può avere del sottoscritto, Ischia è la mia seconda casa. Frequento questa meravigliosa isola da quando sono nato, perché i miei avevano casa qui, così come me tuttora, pertanto infanzia, adolescenza ed età adulta sono state scandite oltre che da questo splendido mare, anche dai profumi e dai sapori di Calise. Checché si possa pensare o dire, la mia oltre ad una scelta di carattere economico finanziario, è stata anche una scelta di cuore. Non avrei mai potuto assistere alla fine di un brand che ha fatto la storia di Ischia e che dovrà continuare ad essere un punto di riferimento per gli ischitani e i turisti. Ovviamente, io nella vita faccio l’imprenditore, ragion per cui se il cuore mi ha spinto ad avviare le trattative, adesso ci siamo rimboccati le maniche per riportare il Calise ai fasti di un tempo. Profonderemo il massimo sforzo, affinché questo avvenga nel volgere del più breve tempo possibile. Il Gruppo Raccioppoli da un lato e la Mauro Distribuzione – Espresso Napoletano dall’altro, hanno il know how necessario affinché il brand Calise possa essere sempre il fiore all’occhiello di questa magnifica isola, da molti ritenuta il “Giardino d’Europa”».

«A dispetto della percezione di “soggetto straniero” che qualcuno può avere del sottoscritto, Ischia è la mia seconda casa. Frequento l’isola da quando sono nato, perché i miei avevano casa qui, così come me tuttora, pertanto infanzia, adolescenza ed età adulta sono state scandite oltre che da questo splendido mare, anche dai profumi e dai sapori di Calise»

Conosce già l’isola e in particolare il Bar Calise e ha qualche aneddoto o ricordo particolare?

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«Io tra qualche mese compirò 41 anni e, come le dicevo prima, vengo ad Ischia dalla nascita, per cui come potrà immaginare, potrei stare ore a raccontarle storie ed aneddoti che mi legano all’isola e al Calise. Le dico che io festeggio il compleanno in estate, pertanto ogni mio compleanno dal primo fino al quarantesimo l’ho festeggiato sull’isola e tutti scanditi con i gusti e i sapori del Calise. Inoltre, un altro bellissimo ricordo legato al connubio Ischia/Calise è il tavolo fisso, sempre lo stesso, dove i miei genitori e la nostra famiglia abbiamo trascorso momenti di felicità e spensieratezza».

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Posso chiederle qual è all’esterno dell’isola la percezione e il peso del brand Calise?

«Chi ha messo almeno una volta sua piede sull’isola ha maturato la convinzione che Ischia è Calise e Calise è Ischia. Chi, ma personalmente non ne conosco, non è mai stato ad Ischia, conosce l’isola per il Cornetto di Calise. Tragga lei le somme..»

«Chi ha messo almeno una volta sua piede sull’isola ha maturato la convinzione che Ischia è Calise e Calise è Ischia. Chi, ma personalmente non ne conosco, non è mai stato ad Ischia, conosce l’isola per il Cornetto di Calise. Traete voi le somme..»

Quando è prevista l’apertura delle singole strutture?

«Come le dicevo prima, ci siamo rimboccati le maniche e stiamo lavorando alacremente per poter riaprire tutti i locali quanto prima, ma non oltre il mese di giugno. Ischia, gli Ischitani e i turisti meritano di vedere il Calise sempre aperto e per questo motivo che abbiamo deciso di investire con il cuore e con la mente per il rilancio di queste meravigliose strutture».

«Volendo sintetizzare il trait d’union tra il Calise che fu e il Calise che sarà, mi sento di poter affermare che noi intendiamo semplicemente rinnovare la tradizione. Il Calise ha una storia importante della quale faremo sicuramente tesoro per poterne scrivere un’altra ancora più lunga e importante»

Qual è lo scopo che vi ponete?

«Più che di scopo, da imprenditore sono abituato a ragionare per obiettivi. E come ho spiegato anche nelle fasi immediatamente successive alla chiusura della trattativa, ci siamo posti sin da subito due obiettivi prioritari: il primo lo abbiamo immediatamente raggiunto, salvaguardando e tutelando sessanta dipendenti in forza al Bar Calise, i quali sono stati tutti confermati anche con il cambio di proprietà. Il secondo obiettivo, che è poi quello chi ci ha spinto a fare questo importante investimento, è quello di poter esportare quotidianamente, ovunque nel mondo, il celebre “Cornetto Ischitano” di Calise. Con il nostro know how puntiamo a far arrivare sulla tavola di chiunque lo desideri e in qualunque posto si trovi un simbolo dell’isola e dell’ischitanità, promuovendo così il “Brand Ischia” 365 giorni all’anno, attraverso i suoi gusti e suoi sapori».

Posso chiederle qualche dettaglio della trattativa? In molti sull’isola vorrebbero notizie più precise a proposito.

«Ne ho sentite e ne sento tuttora di cotte e di crude. Io sono fermamente convinto che gli ischitani che hanno veramente a cuore il bene della loro isola, sono interessati solo ed esclusivamente ad un unico e non trascurabile dettaglio: vedere tutte le strutture del Calise aperte, operative e piene di clienti, locali o turisti che siano. Tutto il resto, sono chiacchiere e, come si dice, le chiacchiere stanno a zero».

«Ne ho sentite e ne sento tuttora di cotte e di crude. Io sono fermamente convinto che gli ischitani che hanno veramente a cuore il bene della loro isola, sono interessati solo ed esclusivamente ad un unico e non trascurabile dettaglio: vedere tutte le strutture del Calise aperte, operative e piene di clienti, locali o turisti che siano»

In che cosa il Bar Calise dovrà rimanere ancorato alla sua tradizione e alla sua storia ed in che cosa avrà invece bisogno di innovarsi?

«Volendo sintetizzare il trait d’union tra il Calise che fu e il Calise che sarà, mi sento di poter affermare che noi intendiamo semplicemente rinnovare la tradizione. Il Calise ha una storia importante della quale faremo sicuramente tesoro per poterne scrivere un’altra ancora più lunga e importante. Una nuova storia fatta di evoluzione nel solco della tradizione, di trasformazioni e cambiamenti, però senza mai perdere di vista il profondo e indissolubile legame con il territorio che solo il brand Calise può vantare su questa splendida isola»

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Rossy

Quando c’è una novità non si fa che parlarne in continuazione. Tra un po sarà tutto normale. Nel mondo così vanno le cose. Con questo cosa voglio dire? Voglio dire che di questo cambio di testimone dispiace agli ischitani, moltissimo al signor Calise e penso pure al nuovo arrivato che come ha detto sta prendendo a cuore tutta la situazione. Voglio dire anche che o si fa male o si fa bene purtroppo le critiche ci saranno sempre. È l’essere umano che è fatto così e questo non lo si cambierà. E cmq ora si deve solo aspettare e sperare che sarà un successo. Il Calise non sarà più in quei posti ma nei nostri cuori ci sarà sempre.

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