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Sanità: la Baia Verde nel futuro dei pazienti psichiatrici?

di Sara Mattera

ISCHIA. Ancora un mese di tempo per gli operatori della ex Sir di Ischia per reperire una struttura adatta ad ospitare i pazienti psichiatrici. Circa un mese fa, infatti, attraverso le pagine del nostro giornale, vi anticipammo che gli operatori socio-assistenziali dell’ormai smantellato Centro di Salute Mentale di Ischia erano alla ricerca di una nuova sistemazione per i pazienti psichiatrici ospitati dal Parco Osiride, al Cretaio, dallo scorso Ottobre. Quest’ultimo, infatti, avrebbe potuto ospitarli solo fino alla fine di Marzo, periodo questo, coincidente con l’inizio della nuova stagione turistica che avrebbe comportato la riapertura dell’albergo in questione. A pochi giorni dallo scadere di questo ultimatum, però, fortunatamente, ai pazienti è stato concesso un altro po’ di tempo: una proroga di un mese, durante il quale essi potranno essere ospitati ancora dal Parco Osiride.  La paventata possibilità per i residenti di ciò che resta della Sir isolana di essere trasferiti in strutture sulla terraferma è stata, quindi, almeno per il momento scongiurata, seppure la necessità di reperire una nuova possibile sistemazione resti ancora pregnante. Ed è proprio in merito alla futura sistemazione dei pazienti che ci sarebbero delle novità. Se, infatti, nei mesi scorsi si parlava di una possibile sistemazione in una villa privata nel Comune di Casamicciola, nella quale però sarebbero stati necessari alcuni interventi di ristrutturazione, ora, si starebbe valutando la possibilità di trasformare in alloggio per i pazienti un’altra struttura. Cooperative del settore e Asl, sono, infatti, in queste ore, in fase di trattativa per la Baia Verde, struttura alberghiera, situata nel Comune di Forio. Qui, potrebbero essere trasferiti non solo i pazienti di Villa Osiride, ma anche quelli ospitati nelle strutture di Via Fasolara e di Sant’Alessandro. Due strutture queste ultime che, come vi anticipammo, risultano essere sempre meno adatte ad ospitare i pazienti psichiatrici di Ischia e di Procida. La Baia Verde, dunque, che non riaprirebbe più come albergo, potrebbe risolvere l’emergenza alloggi dell’ex Centro di Salute Mentale e permetterebbe, inoltre, che i pazienti ospitati potrebbero essere suddivisi, al suo interno,secondo le norme prestabilite dall’Asl per l’organizzazione delle comunità-alloggio. La struttura in questione, infatti, ha tre piani che andrebbero ad ospitare,ognuno separatamente, i pazienti delle tre residenze psichiatriche isolane, consentendo così un notevole risparmio economico. Quale, insomma, sarà la prossima sistemazione definitiva degli ex residenti di Villa Orizzonte, si saprà soltanto tra qualche settimane, anche se la Baia Verde sembra essere, al momento, l’opzione migliore. Nel frattempo, comunque, il destino degli operatori e dei pazienti resta ancora incerto, anche a causa delle mancate azioni intraprese da parte dei nuovi vertici dell’Asl Napoli2 Nord. Vertici nominati mesi fa e che fino a questo momento hanno fatto ben poco per un effettivo ripristino a pieno titolo dei presidi sanitari psichiatrici isolani. Qualcosa però, sembra cominci a muoversi, seppure ancora non si capisca bene in quale direzione.  Lo scorso 24 Marzo, infatti, il Commissario straordinario dell’Asl Napoli2 Nord,  Antonio D’Amore ha firmato una delibera avente come oggetto la costituzione di un gruppo di lavoro di collaborazione tra Asl e strutture residenziali sia per le SIR psichiatriche che per le RSA degli anziani. Nella suddetta delibera, l’Asl ha evidenziato le criticità emerse nella gestione pubblico-privata delle strutture in questione. Criticità causate, secondo l’Asl, dal fatto che alcune delle strutture sono di proprietà non dell’azienda sanitaria napoletana, ma di soggetti terzi, proprio come nel caso delle attuali strutture della Sir di Ischia. “Pertanto- si legge nella delibera- è necessario procedere ad una ricognizione analitica di tutte le strutture, anche al fine di accertare la tipologia delle prestazioni effettuate e la necessità effettiva assistenziale da garantire per il futuro in relazione alla tipologia dei pazienti ricoverati/ospitati nelle strutture stesse.  Il lavoro di ricognizione dovrà vertere sull’accertamento dell’esistenza di autorizzazione, del regime di assistenza e della relativa congruità dello stesso, della verifica di eventuali compartecipazioni dell’utente/Comune e del mantenimento dei requisiti organizzativi strumentali”.  Ecco, perché, per la risoluzione di tali problematiche l’Asl ha provveduto a nominare un gruppo di lavoro costituito da Mario De Biasio, direttore U.O. C e S.I.S,  Marcella Abbate, direttore del servizio provveditorato,  Amalia Carrara, direttore del servizio affari legali, Pasquale Bove, in qualità di direttore del servizio accreditamento, la dottoressa Lobrace , medico psichiatra  in servizio per le Sir di Pozzuoli, e la dottoressa  M. Milanesi  direttore U.O. C delle RSA.   Tale gruppo di lavoro dovrà, entro il 30 Aprile,  evidenziare le eventuali criticità delle strutture  e proporre alla direzione dell’Asl soluzioni adatte. Soluzioni che, però, se da una parte, potrebbero venire incontro alle reali esigenze di quanti sono ospitati dalle strutture, dall’altra, invece, come nel caso delle comunità-gfalloggio isolane in cui le strutture residenziali si mostrano essere sempre meno adatte ad ospitare i pazienti, potrebbe portare a decisioni drastiche. E, non a caso, rumors all’interno del palazzo di Monteruscello parlerebbero di una eventuale possibilità di ulteriore smantellamento di quel che resta della Sir isolana. Un timore questo, esplicitato anche da Egidio Ferrante che, nei giorni scorsi, ha affidato i suoi dubbi in messaggio su Facebook: “Dalle ultime notizie ufficiose che trapelano dai circuiti della Salute Mentale- ha scritto Egidio- i Servizi Psichiatrici dell’isola di Ischia e Procida saranno accorpati a Pozzuoli  diventando sempre più una struttura semplice che garantirà poco o nulla ai cittadini. Nonostante il Commissario Straordinario attuale abbia parlato, sia nella Delibera del 2 Dicembre 2015 sia in Commissione Sanità, pochi giorni fa, di illegalità e illeggittimità, riferendosi ai Servizi Ischitani e abbia nominato una Commisione, pagata con i nostri soldi che, però, non ha mai messo piede sull’isola per una verifica insieme agli operatori del settore, adesso veniamo a sapere che nelle stanze dell’Asl Napoli2 Nord di Monteruscello si stanno decidendo altri tagli e ulteriori ridimensionamenti, lasciando i pazienti psichiatrici della vecchia e nuova cronicità e i cittadini che hanno bisogno di riferimenti medici in balia delle onde. Serve, adesso una denuncia ancora più forte di tutta la Comunità. Non permettiamo che le istituzioni ci prendano in giro così palesemente come cittadini fruitori dei Servizi Sanitari”.

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