CULTURA & SOCIETA'

A 150anni dalla dichiarazione di San Giuseppe Patrono della Chiesa Cattolica

La Chiesa al San Patriarca di Lacco Ameno al Fango col Simulacro ligneo scolpito nel 1869

Pariticolare significativo e inedito. E’ l’unica Chiesa della diocesi d’Ischia ad essere dedicata a San Giuseppe, ubicata sul crocevia della località Fango di Lacco Ameno sulla via Borbonica. Il Simulacro infatti del Santo Patriarca fu fatto scolpire su legno nel 1869, quando il Beato Papa Pio IX proclamò San Giuseppe, Sposo castissimo di Maria SS sempre Vergine), con il decreto “Quemàdmodum Deus” (“Nella stessa maniera che Dio”). Il 2021 è dedicato dal Papa Francesco a San Giuseppe a 150anni dalla proclamazione a Patrono della Chiesa Cattolica universale, che coincide col solenne Simulacro realizzato e venerato nella Chiesa del Fango.

Si era all’indomani della violenta presa di Roma (20 settembre 1870, breccia di Porta Pia col gen. Raffaele Cadorna), gli atti pontifici venivano sottoposti a controllo del governo italiano: il Papa Pio IX decise di proclamare San Giuseppe Patrono della Chiesa, dando voce al sentire comune del popolo cattolico e arricchendo così di un importante documento il Magistero pontificio: egli aveva già proclamato il dogma dell’Immacolata Concezione di Maria l’8 dicembre 1854 con l’Enciclica “Ineffabilis Deus”. Per “sfuggire” legalmente al controllo governativo, il grande Pontefice scelse di ricorrere ad un Decreto della Congregazione dei Sacri Riti, invece che a una bolla o lettera papale. Nel Decreto Pio IX scrive:”Per questa sublime dignità, che Dio conferì a questo fedelissimo suo Servo, la Chiesa ebbe sempre in sommo onore e lodi il Beatissimo Giuseppe, dopo che la Vergine Madre di Dio, sua Sposa, e il suo intervento implorò nei momenti difficili. Ora, poiché in questi tempi tristissimi la stessa Chiesa, da ogni parte attaccata da nemici, è talmente oppressa dai più gravi mali, che uomini empi pensarono avere finalmente le porte dell’inferno prevalso contro di lei, perciò i Venerabili Eccellentissimi Vescovi dell’universo Orbe Cattolico (era Vescovo d’Ischia mons. Felice Romano e al tempo del Venerabile Parroco don Giuseppe Morgera) inoltrarono al Sommo Pontefice le loro suppliche e quelle dei fedeli alle loro cure commessi chiedendo che si degnasse di costituire San Giuseppe Patrono della Chiesa Cattolica”. Va così a onore dei fedeli abitanti di Lacco Ameno l’aver raccolto in quei tempi bui di ostilità contro la Chiesa Cattolica il dramma di quella persecuzione e l’aver voluto innalzare coraggiosamente quel tempio caratteristico che tuttora, nonostante l’ultimo terremoto del 21 agosto 2017 (per non dire di quello disastroso del 28 luglio 1883), si leva a forte memoria con l’erto campanile ed ha fatto soffrire ancora lacrime e danni al popolo della zona alta di Casamicciola e Lacco Ameno al Fango. Con la nascita di mio figlio (2) Giuseppe nel 1987 ci siamo recati in questa Chiesa almeno il 19 marzo di ogni anno: infatti l’interno sorprende con l’unica navata pentagonale della diocesi, mentre l’esterno appare piuttosto anonimo, quotidiano, tranne l’ingresso in piperno. Un tempio fondato nel 1714 con il patrocinio benemerito della famiglia Verde di Forio. Nonostante il succedersi dei sismi, la grande Fede del popolo lo volle sempre ricostruire ad accogliere l’invocazione al grane Santo Patrono San Giuseppe, come in tutta la Chiesa, in quest’anno 2021 a lui dedicato: Maria, Sposa Mistica dello Spirito Santo Dio e Giuseppe furono protagonisti della crescita “in sapienza, età e grazia” di Gesù, vero Dio e vero Uomo. (continua)

*Pasquale Baldino – Responsabile diocesano Cenacoli Mariani; docente Liceo; poeta; emerito Anc-Ass Naz Carabinieri (e-mail: prof.pasqualebaldino@libero.it)

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