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«A Casamicciola il postino bussa solo per le raccomandate»

di Francesco Castaldi

CASAMICCIOLA TERME – «La posta ad oggi non è ancora arrivata. Non sono andata all’ufficio postale e non ho avuto il tempo di fare la denuncia ai Carabinieri, ma penso che ci andrò presto». È con queste parole che una cittadina casamicciolese, nel corso della giornata di ieri, ci ha denunciato i disservizi dell’ufficio postale del Comune. «Per parecchio tempo – ci dice la donna – ho notato che non arrivata posta, e siccome alcune lettere erano importanti, ho cominciato a preoccuparmi. Ho chiesto conforto ai miei vicini di casa, che non hanno potuto far altro che confermarmi la circostanza. Poi un giorno mi è stata recapitata una cartella esattoriale. Ho chiesto al postino che fine avesse fatto l’altra corrispondenza, e lui mi ha riferito che il suo collega appena assunto si è ammalato, e pertanto doveva essere sostituito. Due o tre giorni fa, dal momento che non mi arrivava neanche la bolletta del gas, ho chiamato per dire “guardate che (la bolletta, ndr) non mi è arrivata”, e loro mi hanno detto che questo è un problema che riguarda tutta l’Italia centromeridionale, perché hanno ridotto drasticamente il numero dei dipendenti».

«Il postino con il quale ho parlato – prosegue la signora – mi ha detto che ha trascorso la settimana a consegnare ben centosettanta raccomandate, e che tutta la corrispondenza non recapitata nei due mesi precedenti è accumulata nell’ufficio postale di Casamicciola, dove non c’è nessuno che provvede alla sua catalogazione. Pertanto lui prende le raccomandate e distribuisce soltanto queste ultime, mentre tutto il resto giace nell’ufficio. Ho chiamato anche il numero verde delle Poste italiane e ho fatto un reclamo, e ho pregato l’operatore di mandarmi una copia dello stesso via mail, ma naturalmente non ho ricevuto nulla. Durante la telefonata, il centralinista mi ha assicurato che avrebbe inoltrato il mio reclamo alla direzione provinciale. In ogni caso, quando si compone questo numero verde, non c’è nessuna voce o tasto che corrisponda a “reclami”».

«Trovo assurdo che non ci sia la possibilità di contattare una persona che prenda nota di queste carenze», afferma ancora la donna. «Ho domandato se potevo recarmi io stessa a prendere la mia corrispondenza all’ufficio, ma mi è stato detto che ciò non era possibile perché il dipendente non può mettere mano in un accumulo per via della privacy. Questo lo capisco perfettamente, però è inconcepibile che il postino debba consegnare solo le raccomandate. Io personalmente controllo tutti i giorni nella buca delle lettere, ma non trovo nulla. Per un’utenza non domiciliata, ho addirittura corso il rischio del distacco. Ho saputo solo qualche giorno fa che per il gas mi avevano fatto il fermo amministrativo: quando sarebbe finita la bombola, quindi, mi avrebbero vietato la ricarica perché risultavo morosa di due mesi. Io mi ribello a questi soprusi, però la massa si adegua e tace. Ho chiamato per ben due volte il sindaco, e ieri (martedì per chi legge, ndr) una segretaria mi ha assicurato che sarei stata richiamata, ma dubito che ciò avverrà. Le poste sono un servizio pubblico – chiosa la signora – che deve essere strutturato con maggior rigore».

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