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A Forio celebrata una grave apologia del fascismo

di Domenico Savio*

 

Il nazismo e il fascismo – che sono strumenti di gestione feroci del sistema economico e del potere politico capitalistico e imperialistico nei momenti storici di emancipazione dell’umanità quando le masse proletarie, stanche dello sfruttamento padronale e della schiavitù sociale millenari, tentano di sconfiggere il loro nemico di classe e di costruire la nuova società prima socialista e poi comunista, fondata sui principi di civiltà dell’uguaglianza, dell’altruismo e della fratellanza umana, come avvenne nei primi decenni del secolo scorso in Italia dopo il biennio rosso 1919-1920 con scioperi, manifestazioni, l’occupazione e l’autogestione delle fabbriche da parte della classe operaia –, instaurati il primo in Germania e il secondo in Italia sono stati i regimi politici più feroci, repressivi delle masse lavoratrici e popolari e sterminatori degli avversari politici che la storia dell’umanità ricordi.

Il fascismo in Italia ha usato l’arma feroce della dittatura politica capitalistica, della soppressione di ogni libertà democratica, della tortura e della eliminazione fisica dei propri avversari politici. Le statistiche ci dicono che il popolo italiano con la dittatura fascista e l’entrata in guerra dell’Italia a fianco dei tedeschi tra militari e civili ha avuto 472.354 vittime, oltre a 40.000 deportati dai tedeschi nei campi di sterminio in Europa, a 70.930 Partigiani caduti in combattimento e a 4.671 condanne del tribunale speciale fascista, di cui 38 condannati a morte. Dinanzi a tanta ferocia e umana indignazione caduto il fascismo e sconfitta la monarchia fu scritta la XII Disposizione transitoria e finale della Costituzione che vieta la riorganizzazione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista e approvata la legge 20 giugno  1952 n.645, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica del 23 giugno 1952 n. 143, che punisce chi esalta esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo.

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Il fascismo – che è un male universale ed è sempre in agguato fin quando sopravviverà l’infame sistema capitalismo, perché è un suo prodotto politico e di governo naturale -, come il nazismo, è la peggiore forma di governo economico e politico di un popolo e di un paese che deve essere prevenuta e combattuta con ogni mezzo possibile. Ecco perché condanniamo con estrema fermezza la complicità politica dell’amministrazione comunale di Forio nel consentire l’11, 12 e 13 settembre 2015 e programmato per il 3 gennaio 2016 – questa volta persino col patrocinio, oltre che del Comune di Forio, dell’Unione Europea, della regione Campania, dell’Azienda di cura, soggiorno e turismo di Ischia, della Pro Loco Panza, della Confcommercio e altri – uno spettacolo con tre recite serali denominato “Scarium”, consistente in una visita guidata teatralizzata di via del Torrione con cinque scene tratte dalla storia di Forio.

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La quarta scena è dedicata alla moglie del fascismo italiano, cioè a Rachele Guidi Mussolini, detta anche Donna Rachele, che dopo la permanenza nel campo di concentramento di Terni dal 1945 al 1957 fu confinata, assieme ai figli, a Forio e qui abitò nel palazzo Covatta in via del Torrione. Per sua stessa ammissione Rachele Mussolini ha partecipato a tutte le decisioni del marito, dunque è stata complice di tutte le tragedie e i lutti che il regime fascista ha causato al popolo italiano. Le fonti storiche ci dicono che l’8 settembre 1943 appena dopo l’arresto di Mussolini rivolta ad Agnesina Vincenzo – che, tra l’altro, fu direttore dei Giardini Poseidon prima della gestione del tedesco Kuttner – responsabile della scorta del capo del fascismo, Rachele Mussolini esclamò: “Voi dove eravate quando hanno arrestato Mussolini?”.

      La scelta di dedicare una scena della visita guidata teatralizzata di via del Torrione a Rachele Mussolini non sappiamo se sia stata fatta direttamente da Corrado Visone, che, come leggiamo sul web, ha curato il testo e la regia dello spettacolo, oppure sia stata suggerita all’autore da qualcuno. Saremmo curiosi di saperlo dall’autore del testo oppure dal sindaco o vice sindaco di Forio che hanno firmato il programma delle iniziative natalizie 2015-2016. Comunque siano andate le cose è fuor di dubbio che la rappresentazione teatrale, il ricordo, la descrizione di fatti della sua vita e il richiamare alla mente un personaggio della tragedia del ventennio fascista in Italia configurino una evidente apologia del fascismo, col coinvolgimento acritico di centinaia di persone di ogni età, tra cui giovani e meno giovani che per loro fortuna non sono stati testimoni diretti di quel dramma che ha coinvolto popoli e continenti. Complessivamente il testo presenta una donna e una famiglia sofferenti per l’avversa sorte della loro vita, ma tace gravemente sulle responsabilità ideologiche e politiche di tale situazione ingenerando immeritati sentimenti di benevolenza verso Rachele Mussolini, che è stata protagonista silenziosa di gravi avvenimenti che hanno coinvolto il nostro paese nella sciagura del fascismo e della seconda guerra mondiale del ventesimo secolo.

La quarta scena della visita guidata teatralizzata dello spettacolo “Scarium” rappresenta una brutta pagina di storia e di cultura teatrale per la nostra Forio democratica e antifascista, in cui è presente una forte tradizione di organizzazione e di lotta antifascista del movimento operaio contadino, bracciantile e mezzadro. Non sono bastate le rappresentazioni di settembre quando ecco che l’amministrazione comunale, con gli altri promotori e patrocinanti di cui sopra e rendendosi nuovamente complice di tale iniziativa, ha programmato altre tre repliche della rappresentazione per domenica tre gennaio 2016. Questa nuova scelta politicamente inquietante si concretizzerà dopo che nei giorni scorsi il consiglio comunale di Forio a maggioranza ha intitolato il piazzale di Citara all’ex fascista e poi sindaco democristiano Avv. Vincenzo Mazzella.

Per tutte le forze politiche, sindacali e sociali democratiche e antifasciste che nel ventennio mussoliniano hanno resistito al fascismo e che hanno organizzato e combattuto nella Resistenza e nella Guerra di Liberazione per liberare l’Italia dal nazi-fascismo e dalla monarchia e per darle il nuovo ordinamento democratico, repubblicano e antifascista la vigilanza antifascista deve essere sempre alta e vigile, non possiamo permetterci distrazioni e colpevoli silenzi. Per tutto questo chiediamo all’amministrazione comunale di Forio di annullare immediatamente le nuove e provocatorie recite della quarta scena di “Scarium” e contemporaneamente chiediamo a tutte le forze democratiche e antifasciste di Forio e dell’Isola la massima vigilanza e mobilitazione antifascista. Il neofascismo, sino alla scomparsa  definitiva del capitalismo e dell’imperialismo, è sempre in agguato e ciò ci impone di prevenirlo, combatterlo e sconfiggerlo sul nascere, prima che sia troppo tardi.

Forio, 26 dicembre 2015.

* Segretario generale e Consigliere comunale di Forio del P.C.I.M-L.

domenicosavio@pciml.org

 

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