CRONACA

Osservatorio, così si chiude la partita tra Comune e Demanio

Lo scorso 23 giugno è stato siglato l’Accordo di valorizzazione tra l’Agenzia, il Mibact e l’ente del Capricho. Adesso, dopo il prossimo passaggio in Consiglio comunale, sarà la volta della sottoscrizione che sancirà il passaggio di proprietà dello storico edificio della Sentinella

Un passo dopo l’altro, nonostante gli imprevisti ritardi provocati dall’emergenza sanitaria, sta per essere perfezionato il ventilato passaggio di consegne tra il Demanio e il Comune di Casamicciola nella proprietà dell’Osservatorio geodinamico. L’Agenzia ha inviato all’ente del Capricho un dettagliato schema di accordo: in seguito alla positiva attività istruttoria effettuata, il 23 giugno scorso è stato sottoscritto tra il Mibact, il Demanio e il Comune lo specifico “accordo di valorizzazione”, già oggetto di numerose interlocuzioni a livello istituzionale.

La procedura era partita nell’ormai lontano 2011, quando l’amministrazione comunale di allora siglò un protocollo d’intesa con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e l’Agenzia del Demanio

Parallelamente, lo schema di accordo che a breve sarà sottoscritto, dopo un ultimo passaggio nel prossimo Consiglio comunale, riguarda gli aspetti più “tecnici” relativi all’immobile oggetto del trasferimento (“a titolo gratuito”), i vincoli e lo status del compendio trasferito, l’obbligo di rispettare le condizioni e le prescrizioni contenute nell’accordo di valorizzazione, tutto contemplato in 12 articoli che sono stati già oggetto di concertazione nella lunga fase di dialogo per arrivare a questo risultato per molti versi storico. L’acquisizione al patrimonio comunale dell’ex Osservatorio geodinamico assume infatti un importante rilievo dal punto di vista socio-economico e per lo sviluppo dell’area collinare del Comune, in particolare per la Sentinella e la Grande Sentinella, con ripercussioni positive su tutto il territorio comunale, soprattutto a seguito del sisma del 21 agosto 2017.

Ma il percorso per arrivare a questo risultato parte da molto più lontano. Tre anni fa ripartì il dialogo tra l’amministrazione di Casamicciola e la Direzione generale regionale dell’Agenzia dopo una lunghissima impasse: il primo cittadino e il Direttore generale Corrado Enea fecero il punto sullo stato della procedura riguardante l’acquisizione dello storico immobile. Una procedura che era partita diversi anni fa, nell’ormai lontano 2011, quando l’amministrazione comunale di allora con una nota del 22 giugno avanzò al Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Mibac) e all’Agenzia del Demanio una formale richiesta di attribuzione ai sensi dell’art. 5 co. 5 D.Lgs. 85/2010 dell’immobile denominato “ex Osservatorio Geodinamico”. Pochi mesi dopo, il 15 settembre, il competente ufficio del Ministero chiese integrazioni a tale richiesta di attribuzione, inerenti le “linee strategiche generali che si intende perseguire con l’acquisizione del bene” così come previsto dalla procedura e, successivamente, con una nota protocollata il 10 febbraio 2012, convocò una riunione per aprire formalmente il Tavolo Tecnico Operativo (Tto).

Da allora, a livello istituzionale, tutto era rimasto fermo. Poi, dopo oltre un lustro, l’ente del Capricho volle dare seguito alla richiesta di allora, poiché il Demanio chiese formalmente di confermare la volontà del Comune di Casamicciola Terme all’acquisizione. L’Agenzia comunque fece presente al sindaco che per giungere al trasferimento del bene ai sensi della normativa citata, il Comune aveva l’obbligo di sviluppare

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un programma di valorizzazione, che è stato poi oggetto di discussione al Tavolo tecnico. La formulazione di tale programma segue una serie di criteri e linee guida, che comprendono: la descrizione e l’interesse culturale del bene, un’analisi e approfondimento conoscitivo, il contesto territoriale di riferimento, le specifiche di attuazione del programma di valorizzazione, la sostenibilità economico-finanziaria e i tempi di attuazione del programma stesso.

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Dopo anni di stallo, l’amministrazione Castagna diede nuovo impulso al progetto d’acquisizione a titolo gratuito, che sta per essere perfezionato

E proprio tale programma fu oggetto di uno specifico incontro l’anno scorso presso Castel dell’Ovo, dopo che per mesi si erano susseguite le concertazioni, i tavoli tecnici per predisporre le azioni propedeutiche alla ventilata conclusione dell’accordo di valorizzazione di una struttura che in futuro potrebbe essere utilizzato non solo per l’espletamento delle attività museali e congressuali, ma anche per la realizzazione di eventi istituzionali (riti civili, consigli comunali, convegni, ecc.) e culturali dedicati (mostre, workshop, ecc), realizzati attraverso accordi di gestione o contratti con enti ed associazioni.

Tale programma di valorizzazione «si pone la duplice valenza di recuperare la struttura architettonica, che necessita di opere di ordinaria e straordinaria manutenzione, e di riprogrammare la sua funzione di museo civico, in generale di garantire un luogo di aggregazione per la comunità casamicciolese, che dopo gli sfortunati eventi dell’ultimo terremoto si è vista privare degli edifici pubblici tra cui le scuole e la Casa Comunale».

Dunque, dopo il passaggio nel prossimo consiglio comunale di imminente convocazione, si potrà giungere alla definitiva conclusione dell’iter di acquisizione dello storico immobile edificato sulla collina della Grande Sentinella che, dopo il disastroso terremoto del 1883, divenne un importantissimo presidio scientifico per le osservazioni dei fenomeni sismici, il primo di una rete che abbracciava l’intero territorio nazionale. Studiosi come Glabrovitz, il primo direttore della struttura, Giuseppe Imbò, Alfred Rittmann, Cristofaro Mennella, elaborarono numerose osservazioni e studi sul tema, ma anche originali dispositivi, a partire dalla “Vasca sismica” concepita proprio da Giulio Glabrovitz, per la registrazione dei terremoti.

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