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«A Ischia si balla ovunque tranne che in discoteca», lo sfogo di Bondavalli

Il patròn del Valentino contro le chiusure delle discoteche ormai sostituite, di fatto, da tutti gli altri locali della movida

La parola discoteca fa paura. Quasi più dello stesso Covid-19, che da oltre un anno e mezzo sta sconvolgendo la vita dei cittadini del mondo. I gestori delle discoteche sono rimasti letteralmente ‘trafitti’ dall’oblio della pandemia. Un tunnel al buio che nessuno mai si sarebbe aspettato di dover percorrere, fatto di norme schizofreniche e limitanti, crisi economica, chiusure. Ma soprattutto di sogni, passioni e progetti di vita buttati all’aria a causa di un ‘nemico invisibile’. Ebbene sì, perché le discoteche non sono solo divertimento, così come il ‘festival’ del luogo comune vorrebbe far passare, bensì rappresentano lavoro, dedizione, professione e soprattutto generano un ampio indotto. Insomma un grande ‘sistema’ bloccato dal Covid, che ora si trova ad affrontare situazioni dai contorni non proprio rosei.

Marcello Boncavalli: «Tutti chiusi tranne le discoteche e si balla ovunque»

«L’ultima serata che abbiamo fatto come discoteca risale a marzo 2020. In mezzo solo 45 giorni di attività dal primo luglio al 15 agosto dello scorso anno per poi richiudere», spiega Marcello Bondavalli patron dello storico “Valentino” di Corso Vittoria Colonna senza tanti giri di parole. «Ci hanno chiuso le discoteche, ma poi si consentono maxi assembramenti negli altri luoghi della movida. Basta fare quattro passi in giro per l’isola di sera e vedere ciò che succede. Sia ben chiaro: questa situazione non riguarda solo Ischia. Anzi». E con amarezza: «Si balla ovunque tranne che in discoteca. Questa è la nostra amarezza. È una situazione formale in base alla quale c’è lo stop solo per noi». E poi c’è la questione economica: «Fermare le discoteche nei luoghi turistici a luglio ed agosto significa metterci alle corde». A ciò si aggiungono i ristori inadeguati. «Sono stati ridicoli – tuona Bondavalli – Si tratta di spiccioli». E continua: «E’ davvero poco dignitoso vedere che si balla ovunque e non nei nostri locali – incalza il patròn del Valentino – Ci sentiamo davvero umiliati. Chiediamo semplicemente di lavorare, anche con clientela ridotta. Ma purtroppo lo Stato ci tiene ancora chiusi».  Nel contempo i gestori delle discoteche hanno presentato ricorso contro la scelta del Consiglio dei ministri di mantenere chiuse le loro attività.

Gianmarco Balestrieri: «Liberi tutti ma con il Green Pass»

Esperto del mondo della notte e del mondo della musica è Gianmarco Balestrieri di Ellegi Spettacoli.«Sono per un ‘liberi tutti’ ma con il Green Pass. Abbiamo detto di sì al vaccino ed ora è giusto riavere la libertà anche se con le dovute precauzioni», esordisce. «Ma c’è anche un’altra faccia della medaglia. Mancano i controlli. Le regole ci sono e bisogna farle rispettare senza inasprirle». Balestrieri spiega: «Le discoteche sono chiuse e poi ci sono tanti locali dove si balla comunque». «Al di là di questo – continua – non trovo giusto che si possano paventare nuove chiusure e restrizioni. Dobbiamo ritornare alla normalità». E ci racconta: «Oggi quando organizzo uno spettacolo non posso augurarmi che ci sia una grande adesione. Una cosa, fino ad un anno e mezzo fa, impensabile. Oggi si cercano gli eventi come una boccata d’ossigeno e come ritorno alla vita ed alla normalità e dall’altra si ha paura degli altri». «Una situazione davvero impensabile se associata allo spettacolo ed alla musica che sono arte e vita».

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