POLITICA

«A Lacco Ameno adesso comanda Giosi »

Dopo la gaffe della delibera del divieto di sbarco che richiama le agevolazioni concesse dal Comune di Casamicciola, all’ombra del Fungo arriva la stoccata dei consiglieri di minoranza all’indirizzo di Pascale & co.

Lo scivolone del copia incolla del Comune di Lacco Ameno a proposito del divieto di sbarco – nell’atto votato la giunta dichiara di voler applicare una deroga a chi soggiornerà 15 giorni in un’abitazione privata con regolare contratto di fitto o presso una struttura ricettiva per sette – non è passato inosservato e chi ha deciso di mettere il dito nella piaga, e in fondo ci sta, sono i consiglieri di minoranza del gruppo “Sempre per Lacco Ameno”, capitanato da Domenico De Siano. Sui canali social del movimento politico civico, si sprecano le ironie contro l’attuale amministrazione e chi ha commesso un errore del genere, davvero troppo banale e superficiale per essere perdonate. Scrivono De Siano & co.: “Il nostro comune non è riuscito neanche a copiare la delibera di giunta per il divieto di sbarco. Al netto degli errori del Segretario Comunale che dividiamo, manco a farlo apposta con il Comune di Casamicciola (Ferrandino nuovo dominus del Comune dopo Del Deo), quello che più ci preoccupa è il livello di approssimazione che caratterizza il modo di fare di questa amministrazione. Con loro, purtroppo, Lacco Ameno è condannata ad inseguire e a subire le decisioni degli altri comuni quando ci va bene”.

Poi il secondo affondo: “Nelle ultime ore, inoltre, grazie all’Agenzia del Demanio siamo venuti a conoscenza dell’inizio dei lavori per il Museo di Santa Restituta e, come vi avevamo già detto, questa volta il comune di Lacco Ameno è totalmente escluso dal ruolo di protagonista. Chissà, forse è la volta buona che fanno qualcosa di buono. Già, fatta fare dagli altri. Che è un po’ la storia di questi due mandati del sindaco Pascale: gli altri hanno fatto e deciso per i lacchesi. Loro si sono limitati a gestire qualche amicizia particolare, qualche pratica diretta e qualche altra vicenda imbarazzante che per dignità e pace sociale evitiamo di mettere in pubblico. Cari amici, siamo costretti ad assistere a tutto questo sapendo che prima o poi finirà questa sceneggiata e Lacco Ameno tornerà ad essere il paese che tutti abbiamo vissuto e conosciuto”.

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