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D’Amore: «Siamo nel pieno di una pandemia, non abbassiamo la guardia»

Il direttore generale dell’Asl Napoli 2 Nord parla a Il Golfo di tamponi, risultati, covid hotel lancia un monito: «Gli sforzi dei mesi precedenti non possono essere resi inutili dai comportamenti di pochi che possono mettere a repentaglio tutta la sicurezza sanitaria sull’isola»

Ha guidato l’Asl Napoli 2 Nord dal 2015 per un anno da commissario straordinario. Il buon lavoro l’ha premiato ed è stato confermato, dal 2016, come direttore generale. Si tratta di Antonio D’Amore, 58 anni, di Aversa. Dirige una tra le più grandi Asl della Campania per numero di abitanti e del suo territorio fanno parte Comuni importanti come Giugliano, Acerra, Pozzuoli, Frattamaggiore, Casoria, nonché i sei comuni dell’isola di Ischia e Procida. Lo raggiungiamo al telefono e ci concede un’intervista in un momento di pausa di una delle tante lunghe e complicate giornate in tempo di Covid.

Dottore, qual è la situazione epidemiologica attuale nel territorio dell’Asl Napoli 2 Nord ed in particolare dell’isola di Ischia?

«La situazione registrata nell’Asl Napoli 2 Nord così come quella sull’isola di Ischia è come quella nel resto delle città della Campania dove c’è un contagio diffuso. Ci sono tante persone che hanno preso già la malattia e sono perlopiù curate presso il proprio domicilio e non manifestano una sintomatologia tale da richiedere il ricovero».

A proposito di ricovero. Il Rizzoli è pronto e attrezzato per fronteggiare al meglio la seconda ondata del Coronavirus?

A Ischia Ponte ci sono voluti i volontari della Protezione Civile ed i vigili urbani a dover “ricordare” agli avventori che sono obbligatori i dispositivi di protezione individuale, in primis la mascherina che in molti casi è un optional o quasi. E a Forio preoccupano gli aperitivi mattutini sempre più presi d’assalto in particolare dei giovani

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«Da un mesetto circa il reparto Covid all’interno dell’ospedale ‘Anna Rizzoli’ è nuovamente in funzione e nelle ultime settimane sono stati registrati 7 ricoveri».

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Finalmente ci si è stabilizzati gli esiti di tamponi fatti al casello esterno al Rizzoli arrivano in 24 ore. Un dato importante e che in altre zone della Regione non è così

«L’80% dei tamponi in tutta la Regione Campania viene processato nel corso delle successive 24 ore e ciò non accade solo sull’isola. È chiaro che il numero di esami effettuati è alto e potrebbero esserci delle eccezioni e delle criticità. Con numeri altissimi e quotidiani può succedere che in alcuni casi i tempi possano essere un po’ più lunghi. Ma nella maggior parte dei casi, ovvero nell’80% di essi, il tampone viene processato nelle successive 24 ore».

Perché si fa fatica a rendere noti i dati dei contagi quotidiani legati ai singoli comuni? I sindaci recriminano scarsa comunicazione a riguardo

«Non è così. C’è anche un accordo con l’Anci – associazione nazionale dei Comuni d’Italia – avvenuto nell’unità di crisi che prevede la trasmissione dei dati dei contagi sia ai sindaci che alla Protezione Civile».

Un covid hotel sull’isola per evitare i cluster familiari. L’Asl ci aveva pensato ma non si è chiuso il cerchio. Possibile riprovare?

«Ci dobbiamo preparare a ciò che potrebbe accedere e proviamo a prevedere gli eventi. Allo stato non c’è necessità del Covid hotel perché i ricoveri registrati sull’isola non solo altissimi. Prossimamente valutiamo nuovamente questa opportunità anche perché valutiamo le situazioni giorno per giorno. Ciò che non cambia, però, e lo dico con amarezza, sono alcuni atteggiamenti. C’è gente che se ne strafrega. Le immagini degli ultimi giorni dimostrano che c’è troppa gente per strada. Le immagini diffuse dai media e pubblicate sui social relative al lungomare di Napoli, ad esempio, dimostrano che, evidentemente, non è ancora chiaro a tutti ciò che sta succedendo. Mi auguro che sull’isola non ci siano stati e non ci siamo questi assembramenti. So che i sindaci sono molto attenti. Chiedo di innalzare sorveglianza e di emanare eventuali ordinanze che possano essere più restrittive rispetto a persone che sono tutt’altro che attente rispetto alla propria salute ed a quella dei propri cari».

Qual è il messaggio che vuole mandare agli isolani?

«Bisogna tenere alta l’attenzione. Oggi siamo a quattro volte i contagi rispetto a quelli registrati a marzo nella prima fase della pandemia. La sanità è sempre presente ma occorre rispettare le norme anche quelle di buonsenso. Dopo la prima fase, che è stata una fase davvero complicata, nel periodo estivo grazie ai protocolli attuati abbiamo fatto sì che per l’isola di Ischia fosse una buona estate. Tutti questi sforzi non possono essere resi inutili dai comportamenti dei pochi che possono mettere a repentaglio tutta la sicurezza sanitaria sull’isola. Il richiamo che faccio a tutti è questo: bisogna rispettare i protocolli e non dobbiamo dimenticare che siamo nel pieno di una pandemia. Il mondo non era pronto. Noi stiamo rispondendo bene ma l’attenzione non deve mai calare».

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