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A pasqua vieni a Ischia, è quasi gratis

Piove sul bagnato per il turismo low cost di casa nostra, lanciata l’ennesima offerta choc in occasione della festività pasquale e anche per il 25 aprile: addirittura 10,50 euro a persona per regalarsi una vacanza sull’isola verde. E lo slogan coniato per l’iniziativa è davvero “imbarazzante”

Lo diciamo in premessa, non è nostra intenzione colpevolizzare nessuno, perché da che mondo è mondo ognuno fa il suo lavoro e d’altronde quando il mercato è libero lo fa nella maniera più opportuno. E poi non puntiamo l’indice accusatore perché probabilmente ci siamo imbattuti in qualcosa che sul web è tutt’altro che casuale ma anzi molto diffuso, perché dimostra come la nostra isola stia scivolando sempre più verso un inarrestabile baratro. Va bene, la vediamo in tv con Alberto Angela, poi su La 7 con il fantastico racconto di Licia Colò, poi finiamo addirittura (sia pure per il tramite di un redazionale, quindi non è che ci sarebbero da fare chissà quali salti di gioia, ma è comunque un veicolo promozionale di eccezionale rilevanza) sul magazine on line della CNN. Tutto questo però è nella forma, perché poi la sostanza dice altro. Racconta cioè che Ischia non soltanto non riesce a diventare una località turistica esclusivamente elitaria (e questo sarebbe anche comprensibile, considerato il numero di posti letto presenti sul territorio che impedisce una politica di stampo altamente “selettivo”, tutt’altro) ma che per tirare a campare e sbarcare il lunario abbassa sempre di più la propria offerta e le proprie tariffe, rischiando davvero di sfociare nel ridicolo se non addirittura nel patetico. E attenzione, contrariamente ad un passato anche recente, lo fa pure in un periodo che dovrebbe essere di alta stagione.

Il riferimento temporale, giusto per intenderci, è al periodo pasquale, che a Ischia storicamente è sempre stato caratterizzato da grandi numeri e molto spesso da sold out oltre che rappresentare simbolicamente l’inizio di una nuova stagione turistica. Ebbene sul sito internet piratinviaggio.com compare una promozione a dir poco allucinante il cui titolo non può che balzare immediatamente agli occhi e richiamare l’attenzione del turista. Si legge testualmente: “Soggiorno ad Ischia quasi gratis, anche a Pasqua e 25 aprile”. Avete capito bene, quasi gratis, roba che i 30 euro al giorno a pensione completa spesso pubblicizzati sono quasi voler vendere il prodotto Ischia a peso d’oro. Sul sito c’è anche l’avviso e l’appello destinato a chi abitualmente si serve del portale per scegliere una vacanza: “Cari Pirati, oggi vi proponiamo un soggiorno di puro relax nella meravigliosa isola di Ischia, all’insegna anche del risparmio assoluto! Per farvi trascorre un soggiorno davvero economico ma senza rinunciare alla qualità, abbiamo selezionato un hotel a conduzione familiare, che vanta tariffe davvero eccezionali! Ci sono tante opzioni disponibili last minute e sino a primavera inoltrata, anche per Pasqua, Pasquetta, 25 Aprile e Primo Maggio! Non aspettate che le disponibilità si esauriscano, concedetevi questa vacanza quasi regalata a tariffe super sia per coppie che gruppi o famiglie”.

Ovviamente incuriositi da cotanto “canto delle sirene”, abbiamo deciso di approfondire la nostra ricerca. Nello specifico viene mostrato un piccolo residence foriano nel quale oggettivamente anche nei periodi che vi abbiamo indicato il costo pro capite per il pernottamento è di euro 10.50 per persona. Insomma, in due nel periodo pasquale in vacanza a Ischia per 21 euro al giorno, un affare di quelli imperdibili. Lo stesso sito rimanda poi anche al portale booking dove ci sono offerte comunque assolutamente eccezionali se si considera il periodo in questione ma perlomeno non si arriva mai a livelli così “infimi”. Resta il fatto, però, di come un annuncio del genere poi – soprattutto se bene indicizzato – faccia in fretta a diffondersi sui motori di ricerca regalando di Ischia una pessima immagine. E non a caso appare a chiunque recandosi su google clicca la keyword Ischia. Destinata a rimanere, evidentemente per la dabbenaggine di pochi, un’isola dove si può sbarcare anche senza il becco di un euro. Ma oggi più che mai, alla luce della recente normativa varata dalla Regione Campania, viene da porsi un interrogativo: ma alla classificazione delle stelle alberghiere non dovrebbero fare da contraltare tariffe minime? E allora l’impressione è che finché non si metterà mano a questo delicato settore, le cose resteranno come adesso. Anzi, forse andranno sempre peggio. Perché al peggio, in fondo, non c’è mai fine.

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