CULTURA & SOCIETA'

A Portosalvo novena festa con la splendida Icona di Madre Teresa di Calcutta

Ricorrenza domenica 5 settembre col battesimo di Francesco a Mola di Bari

Meritevole e doverosa attenzione quella riservata a una grande Santa come Madre Teresa di Calcutta, la cui bellissima, materna Statua attira le attenzioni dei fedeli alla novena di preghiera e festa il 5 settembre: esemplare merito a chi ebbe l’idea di collocarla alla venerazione all’interno del tempio dedicato a S. Maria di Portosalvo (tela maestosa di Vincenzo De Angelis) con in testa la SS. Trinità e sotto -da notare- il porto d’Ischia appena aperto ove dal 1903 si erge grandio il Cristo Redentore. A sinistra della navata centrale dal 1886 è presente la magnifica, solenne cristalliere con l’immagine di “Maria SS. Rifugio dei peccatori”, che ne ha caratterizzato la devozione mariana, adesso con l’aggiunta della stupenda Santa Madre Teresa di Calcutta (fotoreporter Sion Baldino), filantropa col S. Rosario da cui traeva energia. A destra della navata centrale un dipinto di Battista Santoro raffigura S. Francesco di Paola (1854), che insieme ad altri monaci sono posati su un mantello mentre attraversano lo stretto di Messina. Da notare, nell’angolo in basso a sinistra della tela, la figura di un fanciullo: è il ritratto di Francesco II, napoletano, ultimo re di Napoli. Un’altra cristalliera col Simulacro di San Giuseppe Moscati che sostò in preghiera a Piedimonte (Barano d’Ischia) nella Cappella del palazzo della famiglia Scotti.; il plastico e realistico gran Crocifisso e due lapidi all’ingresso: una del grande Vescovo mons. Antonio Cece (consacrò la diocesi al Cuore Immacolato di Maria nel 1959) e un’altra del 13 ottobre 2017 del grande Vescovo mons. Pietro Lagnese (oggi Prèsule a Caserta) che rinnovò l’Atto di Consacrazione della diocesi al Cuore Immacolato di Maria NS di Fatima in questa affollatissima e storica Chiesa, appunto nel Centenario di Fatima!

La Chiesa di S. Maria di Portosalvo è stata edificata dai Borboni (hanno fatto tanto Bene!): iniziata nel 1854 su progetto dell’ing. Quaranta, con la posa della prima pietra presieduta dal Vescovo d’Ischia mons. Felice Romano e dal re Ferdinando II, fu completata nel 1856 e questa celebrazione seguì pochi giorni dopo l’inaugurazione del porto il 17 settembre 1854, dopo il taglio e l’apertura dell’istmo del laghetto vulcanico. La Chiesa fu costituita “Rettorìa Reale” abbracciando il territorio anche delle attuali parrocchie di S. Maria delle Grazie e San Ciro. Dunque una Sede significativa dal punto di vista storico e religioso: Madre Teresa di Calcutta (Skopie 26 agosto 1910 – Calcutta 5 settembre 1997), premio Nobel per la Pace nel 1979, ispirata a San Francesco, da ricco a Poverello d’Assisi, con una divisa di un semplice sari bianco a strisce azzurre, cioè economico e soprattutto con i colori della casta degli intoccabili, i pària, la più povera dell’India: “piccola matita nelle mani di Dio” condannò l’aborto, la contraccezione, il divorzio. Sulla sua candida tomba presso la Cappella della sua Fondazione “Missionarie della Carità”(diffuse in tutto il mondo, anche a Napoli) è inciso un verso del Vangelo: “Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi”(Gv 15,12). Il Segretario delle Nazioni Unite al suo funerale a 87 anni, disse: “Lei è le Nazioni Unite. Lei è la pace nel mondo”. Uno dei tanti significativi episodi raccontato dall’eminente Card. Angelo Comastri: – Mi guardò con due occhi limpidi e penetranti. Poi mi chiese: “Quante ore preghi ogni giorno ?”, Rimasi sorpreso da una simile domanda e provai a difendermi dicendo: “Madre, da lei mi aspettavo un richiamo alla carità, un invito ad amare di più i poveri. Perché mi chiede quante ore prego ?”. Madre Teresa mi prese le mani e le strinse tra le sue quasi per trasmettermi ciò che aveva nel cuore; poi mi confidò: “Figlio mio, senza Dio siamo troppo poveri per poter aiutare i poveri ! Ricordati: io sono soltanto una povera donna che prega. Pregando, Dio mi mette il Suo Amore nel cuore e così posso amare i poveri. Pregando !” -. La Preghiera di Madre Teresa e Suore era sempre il S. Rosario e l’Adorazione Eucaristica, da cui traeva la trasfusione dell’Amore onnipotente di Dio, per mezzo di Maria SS. E alla domanda cosa possiamo fare per promuovere la pace mondiale?”, rispose: “Andate a casa e amate le vostre famiglie…il più grande distruttore di pace è l’aborto”. Nel giorno della sua Solennità -domenica 5 settembre- il bel biondino FRANCESCO Rizzi (nato nella significativa clinica “Mater Dei” di Bari il 23 luglio scorso, Santa Brigida Compatrona d’Europa), figlio di Vito e mia figlia Noemi Maria, riceve il primo Sacramento, quello del Battesimo in Puglia, a Mola di Bari, nella storica Chiesa Matrice (e Duomo) dedicata al culto di San Nicola di Bari, nel centro storico della città, per le mani del buon Parroco don Domenico Moro. Nella cripta dell’importante edificio, tra l’altro considerato un po’ la Chiesa di San Nicola di Bari in miniatura, conserva un frammento ligneo della Croce di Gesù Cristo e opere dell’artista pittore Paolo De Matteis, presente con opere anche nella nostra Chiesa elettiva dello Spirito Santo a Ischia Ponte. Tutte affascinanti coincidenze! Madre Teresa raccomandava sempre: “Ognuno cerchi la sua Calcutta !”. (continua)

*Pasquale Baldino – Responsabile diocesano Cenacoli Mariani MSM; docente Liceo; poeta; emerito ANC-Ass Naz Carabinieri (e-mail: prof.pasqualebaldino@libero.it)

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