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Un mondo senza nucleare, ad Ischia “Senzatomica”

ISCHIA. Il 6 Agosto del 1946, un bombardiere dell’aviazione degli Stati Uniti d’America, sganciò sulla città di Hiroshima una bomba ad uranio. L’effetto dell’esplosione fu pari a quello delle tredicimila bombe impiegate durante la seconda guerra mondiale. La bomba distrusse, infatti, qualsiasi cosa nel raggio di 2 Km: il 90% del
palazzi della città furono distrutti e circa 90.000 persone morirono all’instante, mentre molte altre persero la vita, in seguito, per gli effetti delle radiazioni. Tre giorni dopo, l’8 agosto dello stesso anno, una seconda bomba venne sganciata su Nagasaki. Uccise all’istante circa 70.000 persone. Cifre e date queste di due episodi che sono rimasti indelebili nella storia del mondo. Proprio come lo e’ stato l’olocausto delle migliaia di ebrei che vennero deportati nei campi di concentramento durante il secondo conflitto mondiale. E mentre in
queste ore sono state commemorate, come di consuetudine, le vittime delle guerre mondiali del 900, c’è chi, però, non può fare a meno di pensare ai pericoli che ancora oggi giorno il mondo corre, specie se si pensa proprio al nucleare.Ci sono, attualmente, infatti, circa 23 mila armi nucleari, in possesso di diversi paesi del mondo. Un grande paradosso del nostro millennio se si pensa che, mentre i governi internazionali, da una parte, parlano di intenzioni pacifiche, continuando a commemorare le vittime della seconda guerra mondiale, affinché simili atti contro l’umanità non accadano più, di anno in anno, dall’altra, continuano la propria corsa agli armamenti nucleari. Sono ben nove,infatti, i paesi che hanno dichiarato di essere in possesso di tali armi: Russia, Francia, Stati Uniti, Cina, Regno Unito, Israele, Pakistan, India e Corea del Nord. Questi almeno
quelli che risultano al livello ufficiale, dal momento che il numero esatto delle testate nucleari a disposizione di
ciascuno Stato è un segreto nazionale ed esistono, quindi, solo delle stime approssimative a riguardo. Ed è proprio su questa scia di considerazioni che è nato “Senz’Atomica” la campagna  promossa dall’istituto
buddista italiano Soka Gakkai, nata allo scopo di creare un movimento di opinione per l’elaborazione
e l’adozione di una convenzione internazionale sulle armi nucleari. Una campagna che quest’anno, approderà
a Napoli e che verrà presentata nelle prossime ore anche qui ad Ischia. Il prossimo Venerdì, infatti, presso le scuole medie Giovanni Scotti di Ischia, a partire dalle ore 16.00 si terrà l’evento “ Trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari-proposte per l’educazione alla pace”. Un seminario rivolto al personale della scuola, ma anche a tutti quei cittadini isolani che siano interessati alla tematica . Il seminario sarà tenuto da Maria Laura Chiacchio e Silvana Marano del Comitato di Napoli di “Senz’Atomica”che, in tale occasione, quindi, presenteranno la manifestazione che si terrà il prossimo 1 Marzo sul suolo partenopeo e che vedrà, a quanto pare, l’installazione di una mostra, promossa proprio
dall’istituto Soka Gakkai per informare e far riflettere le persone sulla realtà delle armi nucleari. Una tematica questa quanto mai di attualità e di interesse globale.

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