A tavola senza il festeggiato
Procida diserta incredibilmente il summit con le amministrazioni isolane voluto da Giacomo Pascale. Sull’isola di Arturo non è piaciuto il fatto che l’incontro con viceministro e onorevoli fosse stato indetto in “trasferta”. Ma in molti hanno storto il naso ritenendo quella del “Barone” una sterile passerella per fare pubbliche relazioni con la corrente grillina, a lui sempre più vicina
Il sospetto, ad essere sinceri, c’era venuto sin dal primo momento. E per tutta una serie di motivi che proveremo anche ad elencare e che riconducevano dritti a quel motto secondo il quale più indizi fanno una prova. Una visita istituzionale che francamente di istituzionale aveva ben poco e che più di ogni altra cosa, verosimilmente, non aveva neppure un filo logico. Un viceministro della Repubblica (Laura Castelli) sull’isola insieme al vicepresidente della giunta regionale della Campania, ad un deputato, un senatore e al commissario per la ricostruzione Carlo Schilardi. La cui “venuta”, più volte auspicata, e mai concretizzatasi, avviene paradossalmente proprio nel settimo giorno, quello dedicato al riposo. E converrete con chi scrive che una tale “batteria” di ospiti di domenica è un qualcosa che se non vanta precedenti davvero ci manca poco. Sulle tappe nelle zone ammalorate dal sisma ci soffermeremo a breve, intanto però è il caso di soffermarci su quanto accaduto domenica pomeriggio alle 15, forse sfuggito ai più ma non certo a chi è dotato di un minimo di attenzione.
Presso la sala consiliare del municipio di Lacco Ameno è in programma un incontro dedicato alle iniziative da intraprendere in vista del 2022, quando Procida vestirà i panni di capitale della cultura. Appuntamento tra sindaci o loro delegati delle due isole alle ore 15: nel giorno peggiore della settimana e anche nell’orario meno indicato, ma bisogna piegarsi alla ragion di Stato visto che la Castelli alle 17 deve prendere il volo e tornare in terraferma. Ma la vera sorpresa è che all’appuntamento non si presenta… Procida. Avete capito bene, l’isola di Arturo – protagonista dell’incontro – era totalmente assente. Non c’era il sindaco Dino Ambrosino, non c’era un assessore, non c’era un consigliere comunale. A dirla tutta in sala consiliare non c’è nemmeno un soggetto residente nella vicina isoletta. Una roba francamente da lasciare allibiti. Ovviamente abbiamo sondato il terreno con i “cugini” e la risposta che ci è stata fornita è stata diplomatica ma non troppo. “Abbiamo avuto problemi organizzativi, per noi le trasferte sono complesse”, riferisce al cronista un autorevole esponente dell’amministrazione procidana. Ma è chiaro che si tratta di una provocazione o di un messaggio in codice, visto che da Procida a Ischia si può arrivare anche in canoa, se non addirittura a nuoto. E anche per far comprendere che se la capitale della cultura è Procida, è lì che bisognava svolgere l’incontro e non certo a Lacco Ameno. Per il resto a tenere compagnia agli illustri ospiti dell’isola c’erano i vicesindaci di Ischia e Forio Luigi Di Vaia e Mario Savio, l’assessore casamicciolese Fenina Senese, mentre le amministrazioni di Barano e Serrara Fontana (quest’ultima con l’attenuante di essere commissariata) non avevano alcun rappresentante presente.
Insomma, se si considera il parterre politico sbarcato a Ischia, si può senza dubbio parlare di risposta tiepida. Ma l’impressione è che un po’ ovunque – partendo proprio da Procida – si è avuta chiara e netta l’impressione che l’organizzazione di questo evento domenicale sia stato partorito da Giacomo Pascale per regalarsi una bella passerella. «La sua vicinanza con i grillini è ormai chiara e marcata, parliamo di un binomio indissolubile – ha spiegato un noto esponente politico ischitano – il “Barone” ha voluto fare sfoggio delle sue conoscenze in area grillina e noi avremmo dovuto corrergli dietro. L’assenza di Procida? In virtù di quanto ti ho appena esposto, non mi ha meravigliato affatto». Insomma, che si trattasse più di una giornata in cui celebrare “public relations” che altro lo si era intuito anche dalle modalità degli incontri in programma. Difficile, tanto per dirne una, parlare diffusamente di problemi legati al post terremoto mentre si visita una basilica o un osservatorio o si passeggia per strade ammalorate. Insomma, non è proprio la cosa più semplice di questo mondo. Ma purtroppo la politica è diventata anche questo, forse dalle nostre parti soprattutto questo. Tra un sindaco che a un certo punto si affaccia anche dal balcone di Piazza Santa Restituta per soddisfare il proprio “ego” e chi invece decide di non fare nemmeno un salto dalla vicina Procida.. Eccolo il paradosso, sedersi a tavola senza il festeggiato. Peppino de Filippo l’avrebbe chiusa così: “E ho detto tutto…”.
P.S. A proposito, molti dei convenuti la sera hanno partecipato a un evento mondano, e non manca chi pensa che il motivo della presenza sull’isola fosse proprio quello…