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Accattonaggio, i problemi Comune per Comune

QUI ISCHIA
A poche settimane dall’inizio della stagione turistica, il corso principale in questi ultimi giorni è stato letteralmente preso d’assalto da mendicanti e ambulanti.  I commercianti chiedono il “pugno di ferro” contro i “professionisti dell’elemosina”, il più delle volte irregolari, spesso di etnìe tradizionalmente nomadi. Quasi sempre il “team” è costituto dalla madre con un neonato in braccio, mentre il figlio di 7-10 anni che chiede l’elemosina. Non si può rimanere indifferenti di fronte alle condizioni inenarrabili in cui vengono tenuti poveri bimbi di pochissimi mesi, messi a dormire (non si sa come) in terra, esposti a sporcizia e intemperie, pur di far leva sul naturale senso di pietà dei passanti. Un ignobile e inumano sfruttamento dei minori a scopo di accattonaggio.
QUI SERRARA FONTANA
È cronaca recente,quella dell’episodio accaduto nella serata dello scorso 13 febbraio, quando i carabinieri della Compagnia di Ischia, guidati dal capitano Andrea Centrella, hanno denunciato in stato di libertà all’autorità giudiziaria una ventottenne rumena, domiciliata proprio nel Comune di Serrara Fontana. La donna, ritenuta responsabile di impiego di minori nell’accattonaggio, era stata fermata intorno alle 19 a Ischia, dove il figlio minore di 14 anni – a pochi metri di distanza – si stava dando all’accattonaggio. Da qui l’inevitabile
deferimento all’autorità giudiziaria e al tribunale dei minori per le successive valutazioni.
QUI CASAMICCIOLA
«Accattoni molesti e petulanti e il più delle volte sono minorenni», spiega infuriato un commerciante di Piazza Marina. Oramai non si può parlare di mendicanti o situazioni isolate: «Qui si parla di “accattonaggio organizzato” proveniente da Napoli ogni mattina. Le forze dell’ordine dovrebbero chiedere alle compagnie di non permettere l’imbarco di questi soggetti. La capitaneria ai porti dovrebbe avere anche un ruolo di controllo e rispedire a casa questi personaggi».
QUI FORIO
Stessa musica anche nel versante del Torrione. Anche il corso principale di Forio durante tutto il giorno
si popola di mendicanti, in gran parte di etnìa zingara. La presenza costante di questi soggetti ha trasformato quello che inizialmente costituiva un problema occasionale in una questione di sicurezza, ma anche di decoro urbano, ove si pensi alla crescente espansione su tutto il territorio comunale della prostituzione per le strade.

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