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Accordo Regione-Inps: la Naspi agli isolani sarà pagata entro fine ottobre

“Oggi pomeriggio (ieri per chi legge, ndr) si è tenuto presso la sede dell’INPS Metropolitana il monitoraggio sulle cessazioni dei rapporti di lavoro a causa del sisma del 21 agosto. La riunione, strettamente operativa, con il direttore metropolitano Inps Roberto Bafundi e la Responsabile della sede INPS di Ischia Benedetta Dito ha prodotto 2 importantissimo risultati: mantenere attiva la task force operatori, dedicata al monitoraggio quotidiano delle istanze relative alle richieste di NASPI, collegata in tempo reale al l’assessorato al lavoro; e aver ottenuto dall’INPS la Garanzia del pagamento di tutte le indennità di NASPI dei lavoratori licenziati a seguito del sisma, entro il mese di ottobre”. A renderlo noto, l’ufficio stampa dell’assessore al lavoro della Regione Campania, Sonia Palmeri. “Mi complimento con l’INPS – ha sottolineato – per aver condiviso con la Giunta De Luca la condizione di eccezionalità da fronteggiare e lo spirito di solidarietà verso i lavoratori dell’isola, duramente colpiti nel pieno della stagione estiva. Attraverso azioni di sussidiarietà fra sedi INPS regionali ed interregionali, si moltiplicheranno gli operatori impegnati al disbrigo delle pratiche, in modo da assicurare la più celere risposta ai lavoratori coinvolti”.

La notizia, indubbiamente, non può che essere accolta positivamente e con soddisfazione sulla nostra isola – soprattutto se alle promesse seguiranno i fatti, ovviamente – per tutta una serie di motivi. In primo luogo ad Ischia sono centinaia i lavoratori rimasti senza occupazione a causa dell’inagibilità di diversi alberghi o della crisi turistica che ha indotto molte strutture a ridurre drasticamente le proprie unità di personale. Non solo, è chiaro che un periodo come quello invernale da dover sopportare con due mensilità non maturate in meno diventa un’impresa decisamente ardua. Ecco perché riuscire ad ottenere la liquidazione dell’indennità di disoccupazione entro la fine di ottobre rappresenterebbe una boccata d’ossigeno tutt’altro che irrilevante. Soprattutto se si considera che spesso la stessa viene erogata in primavera inoltrata, una scadenza che quest’anno – in virtù degli eventi congiunturalmente negativi che si sono succeduti – tanti padri di famiglia non avrebbero potuto assolutamente attendere. Ma adesso la promessa fatta va mantenuta, pensare soltanto di poter speculare e fare politica sulla pelle della gente sarebbe un fatto davvero indegno. E noi non vogliamo assolutamente credere che si possa arrivare a tanto.

Corrado Roveda

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