Accreditamento diretto, Paolo Esposito audito in Regione: “Valorizzare il ruolo dei Fisioterapisti”
L’istanza avviata da tempo dall’Ordine Interprovinciale dei Fisioterapisti di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta presieduto dal Dott. Paolo Esposito affinché nell’ambito dell’attivazione delle cure domiciliari sia data ai Fisioterapisti la giusta considerazione anche attraverso la possibilità di un accreditamento diretto ampiamente previsto dalle norme, è stata messa al centro dell’agenda politica del Consiglio regionale della Campania.
Infatti dopo un’incessante azione di confronto, e di lobbyng, successivamente al “Question Time” promosso ad inizio anno dall’On. Tommaso Pellegrino, nei giorni scorsi la questione è stata riproposta con una mozione dello stesso in Consiglio regionale che dopo un ampio dibattito e prima che si passasse al voto, è stata ritirata per dare la possibilità ai componenti del Consiglio e della Giunta regionale di approfondire la tematica ascoltando anche i rappresentanti dei professionisti sanitari.
Di qui la convocazione della V Commissione Permanete Sanità e Sicurezza Sociale presieduta dall’On. Vincenzo Alaia durante la quale, tra gli altri, è stato ascoltato anche Paolo Esposito, Presidente dell’OFI Napoli, Avellino, Benevento e Caserta, il quale nel suo intervento ha rimarcato quali vantaggi deriverebbero a costo zero per il Servizio Sanitario Nazionale con la possibilità dell’accreditamento diretto dei professionisti della riabilitazione. In questo modo, infatti, si amplierebbero i servizi sanitari, si abbatterebbero le lunghissime liste di attesa, si accorcerebbero di gran lunga i tempi di intervento sui pazienti per cui ci sarebbe una rapida presa in carico, si eliminerebbe la piaga dell’abusivismo professionale e di conseguenza ci sarebbero maggiori garanzie per i cittadini. Il tutto a costo zero per il sistema sanitario. “Siamo intervenuti – ha spiegato Paolo Esposito – presso la Commissione sanità della regione su tematiche che ci riguardano e che sono al centro dell’azione politica del nostro Ordine come la valorizzazione del fisioterapista anche nell’ambito delle cure domiciliari con l’accreditamento diretto e il contrasto all’abusivismo professionale. Abbiamo sottolineato con forza che il sistema attuale non garantisce adeguato rispetto del professionista e dunque abbiamo chiesto maggiore attenzione all’aspetto di tutela e rispetto del lavoro professionale. Le risposte ricevute e la lettura parziale della norma data dalla giunta regionale tramite l’intervento dell’assessore On. Ettore Cinque – ha proseguito Esposito – sono sommarie e non soddisfacenti. Però nell’occasione abbiamo avuto modo di allargare il confronto con la rappresentanza politica presente in commissione affinché in merito si aprano ulteriori tavoli di dibattito. E questo per affrontare e risolvere le annose problematiche che riguardano i professionisti sanitari, tra cui i fisioterapisti, e dare loro la giusta considerazione. Nella prospettiva di migliorare nella sanità i servizi offerti ai cittadini, portando le cure riabilitative sin dentro le loro case e abbattendo, al tempo stesso, le lunghissime liste di attesa per potersi curare”.
Sulla stessa lunghezza d’onda di Esposito è stato l’intervento dell’On. Tommaso Pellegrino il quale oltre a sottolineare l’assurdità delle lunghe liste di attesa, ha rimarcato la necessità di consentire quanto prima l’accreditamento diretto dei professionisti della riabilitazione. “E’ stata un’audizione importante quella che si è tenuta in commissione sanità – ha commentato l’On. Pellegrino – perché oggi uno dei grandi temi e le criticità che ci sono per quanto riguarda l’assistenza domiciliare e per quanto concerne il comparto della riabilitazione. C’è bisogno di intervenire su queste criticità e io oggi voglio ringraziare in particolare i Presidenti degli Ordini che sono intervenuti in audizione, il Presidente Esposito, il Presidente Calabrese e il presente Ascolese perché hanno anche dato un contributo determinante facendo una fotografia reale di quello che accade sui territori. L’esercizio abusivo della professione, le lunghe liste di attesa, la qualità delle prestazioni, il rapporto del professionista con la Asl o anche il rapporto del professionista con il paziente che molte volte non è continuativo, mentre nella riabilitazione è indispensabile che ci sia la continuità della cura e tante altre più criticità. E’ chiaro che rispetto a questo noi oggi dobbiamo cercare di trovare delle soluzioni a cominciare dalla motivazione e dal coinvolgimento degli operatori e dei professionisti che sono accreditati dal fatto che hanno sostenuto un percorso formativo ufficiale. Oggi nessuno può contestare che ci siano dei professionisti che hanno fatto un corso formativo e che sono iscritti ad un Albo. Mettere in discussione questa evidenza lo ritengo abbastanza sbagliato. Quindi con l’audizione di oggi certamente abbiamo acceso un faro importante su quello che è il mondo della riabilitazione. Personalmente continuerò a parlarne, perché ritengo che dobbiamo ampliare il discorso anche alle strutture convenzionate sulla riabilitazione. E’ inaccettabile che bisogna fare aspettare un paziente che necessita della riabilitazione anche un anno o addirittura di più. È inaccettabile perché il principio della riabilitazione è quello di intervenire il prima possibile, perché altrimenti abbiamo una problematica che rischiamo di far diventare cronica. In questo modo non risolviamo le criticità, ma anzi andiamo ad accentuare. Ecco perché sulla riabilitazione il tempo è un elemento determinante per fare una sanità di qualità. E poiché col Presidente De Luca stiamo facendo un lavoro importante e significativo per avere una sanità di qualità nella nostra regione, e devo dire che tanti sono i segnali che vanno in questa direzione nonostante i dieci anni di commissariamento e nonostante le difficoltà avute negli anni passati, beh, ovviamente laddove ci vengono evidenziate delle criticità soprattutto da parte degli Ordini e da parte di chi vive quotidianamente determinate problematiche, noi abbiamo il dovere di intervenire.
E questo perché alla base di tutto c’è sempre il bisogno del paziente e del cittadino che in questo caso necessita di una riabilitazione anche in tempi rapidi”.
L’On. Valeria Ciarambino, che da tempo aveva chiesto sul tema la convocazione della V Commissione, dal canto suo ha lanciato in merito un’ulteriore proposta per coinvolgere sin da subito i professionisti della riabilitazione nella diretta presa in carico dei pazienti. “E’ stata un’audizione importante – ha esordito la Ciarambino – su un tema, come quello dell’accreditamento diretto del professionista, che è rivoluzionario e in quanto tale forse ha bisogno di tempo per venire assorbito. Però l’importante è che se ne parli e se ne discuta come accaduto oggi. Io ho lanciato una proposta ulteriore, forse immediatamente attuabile, che è quella nell’ambito dell’offerta pubblica dell’assistenza domiciliare di reclutare nell’ambito appunto di progettualità professionisti sanitari e fisioterapisti a partita IVA o Co.Co.Pro in maniera tale da riequilibrare l’offerta pubblico privata oggi troppo slanciata sul privato”.